martedì 28 febbraio 2012

Arrietty (2010)

Non ci troviamo di fronte a un'opera di Miyazaki (la sceneggiatura comunque è sua) ma probabilmente di un più che degno suo erede. 
Hiromasa Yonebayashi (già animatore di capolavori di Miyazaki come "Il castello errante di Howl" e "La città incanta") ci regala una storia semplice e poetica: Arrietty è una ragazzina piccola... piccola nel vero senso della parola: è alta, si fa per dire, circa 10 cm, e vive insieme alla sua famiglia sotto le assi del pavimento (il titolo completo è infatti Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento) di una grande villa in campagna. I componenti della piccola famiglia si autodefiniscono "Prendinprestito", visto che, grazie a spedizioni segrete e pericolose, prendono in prestito oggetti della casa per poter vivere meglio. 
Un giorno arriverà nella villa un giovane ragazzo, nipote della proprietaria. Il ragazzo è malato, prossimo a un'importante operazione, ma avrà la fortuna di scoprire la piccola Arrietty e di provare a instaurare un rapporto d'amicizia all'apparenza impossibile e pericoloso per la piccola famiglia.
Le vicende si svolgono velocemente, attraverso gli splendidi disegni curati nei minimi particolari. Una storia semplice, dicevo, ma profonda e con un finale che mi è piaciuto parecchio, forse il migliore col quale si poteva chiudere il film.
Bella anche la colonna sonora. Sui titoli di coda si potrà ascoltare anche la versione in italiano della canzone "Arrietty's Song", incisa anche in giapponese, inglese e francese.
Quando ci troviamo di fronte a simili film di animazione non si può certo parlare di "cartone animato", ma di vere e proprie opere d'arte da vedere e far proprie, diventando così anche noi dei prendimprestito... in questo caso di immagini. Bellissime immagini.
(VOTO: 8 - Piccola Perla)

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