venerdì 27 settembre 2013

Doodle: 15° Compleanno di Google

Google si autocelebra con un Doodle dedicato al suo 15° compleanno. Grande festa per le lettere del logo, che dopo la torta celebrativa si affidano alle nostre dita per giocare alla pignatta: il Doodle, infatti, è un giochino interattivo, e ci permetterà di raccogliere più dolci possibili colpendo la pentolaccia a forma di stella.
Buon Compleanno.

mercoledì 18 settembre 2013

Doodle: Léon Foucault

Il Doodle di oggi celebra il 194° anniversario dalla nascita del fisico francese Léon Foucault, l'inventore del pendolo terrestre, comunemente conosciuto proprio come il "Pendolo di Foucault". Il Doodle interattivo, molto bello, ci mostra il pendolo oscillare e seguire così la rotazione della nostra Terra. In più, ci è permesso addirittura di decidere il fuso orario, con relativo cambiamento dell'oscillazione del pendolo:

sabato 14 settembre 2013

La Notte in cui fu clonato il Presidente

In un periodo come questo fa un particolare effetto vedere pubblicata quest'antologia di racconti che parlano della clonazione di un certo personaggio politico. Quando all'interno del libro c'è anche un tuo racconto, l'effetto in parte diventa meno disturbante. 
È uscita da un paio di mesi, finalmente, "La Notte in cui fu clonato il Presidente", una delle antologie più tormentate in fase di pubblicazione della storia della piccola Editoria. Le polemiche di solito fanno bene, ma non so fino a che punto l'abbiano fatto stavolta. Il libro doveva essere pubblicato molto tempo prima, con un titolo diverso ("La notte in cui fu clonato Berlusconi"), e con contenuti leggermente diversi. Il mio racconto "Il Clone Coglione" (e tutti gli altri), per esempio, in fase di pubblicazione è stato modificato nei nomi, sostituendo, tra gli altri, Andreotti con Paperotti e Berlusconi con B. Un po' il racconto ne ha perso. Ma l'antologia, a cura di Claudio Comandini ed edita dalla Edizioni Noubs, a mio parere merita, perché è divertente nella sua macabra visione futuristica: un nuovo Berlusconi per un'Italia che sembra non poterne fare a meno.
Per quanto riguarda il presente, speriamo soltanto di essercelo levato dalle urne. Non sarebbe poco.

Correnti Nomadi, Nomadi Correnti

Non pensavo di perderci così tanto tempo, ma quando si leggono certe cose capita di venirne inevitabilmente attratti, un po' come quando vedi un povero animale schiacciato in strada; l'immagine è orribile, ma un'occhiata gliela butti. È capitata la stessa cosa riguardo una recensione di un concerto dei Nomadi, che potete trovare qui, sul sito del "San Potito News". Dopo il concerto del gruppo che da poco ha festeggiato i 50 anni di carriera, il buon autore del testo (non si può definire recensione) sputa la sua dose di veleno sulla nuova formazione che, è chiarissimo, non gli sta simpatica. Da tempo ormai nel "Mondo Nomade" si sono formate due correnti: una che continua a seguire il gruppo; un'altra che segue l'ex voce Danilo Sacco, nella sua nuova carriera da solista. La differenza netta tra le due correnti, oltre a quella prettamente musicale, è che la prima segue i Nomadi e continua a divertirsi e a incontrarsi in giro per l'Italia; la seconda, invece, segue Danilo ma allo stesso tempo si diverte (beati loro) a sputare veleno e a riversare insulti sull'ex gruppo del solista e sul suo nuovo cantante.
Veloce Quiz: A quale delle due correnti appartiene l'articolista di San Potito News?
Lo so, sembra uno di quei Quiz che passano in tv per farti fare l'abbonamento a un servizio che ti fregherà soldi col cellulare, tipo "Dove si trova Cagliari? In Sardegna o in Patagonia?", ma si può sempre sbagliare, magari facendolo apposta: io dico, infatti, che il gran recensore appartiene alla prima corrente.
Dopo il ridicolo compitino "Scrivi una recensione sul concerto dei Nomadi dal punto di vista di un Sacchino", la testata "San Potito News" risponde agli attacchi con un nuovo articolo, dal titolo "Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle". Signori di San Potito, non c'è stato alcun "ribaltamento" del principio di Voltaire. Quello che dovreste capire è semplicemente che, liberi di esprimere le vostre idee, allo stesso tempo gli altri sono liberi di esprimere le proprie. Ancora: se incontro un tizio che mi viene a dire che il sole è un pianeta su cui vivono degli esseri chiamati soliani, ok... al massimo mi batterò fino alla morte per fargli esprimere il concetto... ma poi dovrò per onestà intellettuale dirgli che sta dicendo delle grosse stronzate. Ci siamo intesi? Quindi, signor articolista e signori di San Potito News, il principio di Voltaire è più che valido, sempre. E questo vale per tutti. Ma allo stesso tempo questo non deve essere il pretesto per far passare delle grosse cazzate per opinioni rispettabili, perché io, per quanto mi riguarda, di fronte alle stronzate gratuite non riesco a tacere. Voi non siete d'accordo? Bene, accusatemi di dire a mia volta stronzate, non è un problema. Credo che nessuno al mondo, o nell'intero Universo, avrà mai la possibilità di trovarsi nelle condizioni di avere un pubblico completamente dalla sua parte. Quindi, ribadisco, io di fronte al tema del signor Moschella mi sono trovato in estremo imbarazzo, chiedendomi davvero fino a che punto una persona possa ritenersi nel giusto scrivendo una roba che, come già detto in un commento, non scriverebbe neanche un giornalista ultrà romanista nel commentare una partita della Lazio.
Per finire, care, povere vittime di questi "attacchi" alle vostre rispettabili idee... fatevene una ragione: di fronte al brutto c'è chi tace, chi cambia nome per lasciarsi un bel commento, chi da amico prova a rincuorare l'autore della bruttura, e chi, sempre rispettando il principio di Voltaire, esprime la sua idea affermando di trovarsi di fronte a qualcosa di brutto.
Intesi?

martedì 10 settembre 2013

Per Colpa di Chi?!

Rifacendomi a quello scritto un paio di giorni fa, mi chiedo per l'ennesima volta quale sia il limite di faccia tosta (usiamo questo termine per non offendere ulteriormente ciò che si offende da solo) di certi personaggi. Il signor Angelino Alfano, vicepremier, oggi dichiara: "Siamo esterrefatti. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese"
Eh no, signor Alfano. Le parole sono importanti, e vanno espresse con correttezza semantica e, soprattutto, morale. Quindi io, signor vicepremier, proverei a metterla così, facendomi portavoce degli italiani:
"Siamo esterrefatti. Pur di non mettere da parte un pregiudicato e, quindi, pur di non rispettare la legge, i signori del PdL preferiscono mettere in ginocchio il Paese".
Ok, così va molto meglio. Che ne dice?

domenica 8 settembre 2013

Decadenze Umane

Ad agosto ho lasciato il blog con la notizia della condanna definitiva a Silvio Berlusconi, che ne faceva così un pregiudicato e, di conseguenza, un elemento incompatibile con non soltanto la politica italiana, ma con quella dell'intero Universo. Insomma, il povero Silvio aveva soltanto da scegliere se dedicarsi alla pulizia delle strade o a passare qualche periodo più lungo chiuso in casa a cantare qualche canzone con Mariano Apicella.
Ma tutto ciò sarebbe avvenuto se ci trovassimo a parlare di un Partito, quello del Popolo della Libertà o di Forza Italia che dir si voglia (la puzza è la stessa), che pur di non rispettare la legge (oh... che novità!), gli italiani e quel poco di politica che è rimasta in Italia, farebbe di tutto, persino rivolgersi alla Corte di Strasburgo, quella per i Diritti Umani. Sì... proprio così. Questi personaggi avranno la faccia tosta di presentarsi davanti alla Corte di Strasburgo per chiedere... cosa? 
"Il nostro Leader è stato condannato a 4 anni di reclusione anche in terzo grado, e per questo, signori della Corte, vi chiediamo che Berlusconi continui a fare i suoi porci comodi e si ricandidi ancora una volta alla guida del nostro Paese!".
Sperando nell'intelligenza e nella naturale evoluzione delle cose, a quel punto ci si aspetterebbe una grande, grossa risata dei Giudici di Strasburgo, con un bel "Ma andate a cagare! E non fateci perdere tempo!" come appendice. La faccia tosta di questi signori non ha davvero limiti. A difesa del loro leader ripetono sempre la solita canzone: "Ma è stato eletto da milioni di italiani!". Ok, mi ripeterò... ma allora fatemi capire, geniali pidiellini, se domani il buon Silvio se ne andrà in giro a fare rapine in banca e a sfasciare auto parcheggiate... non dovremmo arrestarlo perché è stato eletto da milioni di italiani? Che poi... di questi milioni ne vogliamo parlare? No, meglio di no. Non ne vale la pena.
Negli ultimi post dedicati alla condanna di Silvio mi ero lasciato comunque un limite (ah, povera Italia!), parlando di un qualcosa di fantascientifico tirato fuori dai rispettabilissimi esponenti del Popolo della Libertà (anche per i pregiudicati). E così è stato. Incredibile...
In definitiva, ci troviamo immersi in una melma politica da cui è difficile uscirne. Un esponente politico viene condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione, e invece di prenderne atto e defilarsi, il pregiudicato e i suoi scagnozzi, senza alcuna vergogna, si appellano alla Corte dei Diritti Umani e a cavilli che parlano di retroattività o mancata tale nella decadenza da politico. E la decadenza dell'uomo, della sua dignità, del suo onore, dove la mettete? 
Sì, lo sappiamo bene. Fin troppo bene.
Lo scenario auspicabile.

venerdì 6 settembre 2013

Doodle: Leonidas da Silva

Un Doodle in rovesciata quello dedicato al 100° anniversario della nascita del calciatore brasiliano Leonidas da Silva, soprannominato "Diamante Nero" o "Uomo di Gomma". Famoso per le sue acrobazie in campo, nel Doodle vediamo proprio la sequenza di una rovesciata, sua specialità, sulle lettere del logo: