domenica 11 maggio 2014

Italiani a piacere

Premesso che, da tifoso del Napoli e Italiano, condanno anch'io i fischi all'Inno Nazionale, mi viene da spendere qualche riga per tutti quelli che stanno gridando vergogna nei confronti della Curva Azzurra per aver fischiato l'Inno. Ok, ripeto, è sbagliato, ma mettiamoci d'accordo: i tifosi del Napoli sono italiani sempre o soltanto quando fischiano l'Inno di Mameli? Perché a me sembra che i supporters azzurri, ovunque vadano negli Stadi del Nord Italia (dove vivo anch'io), vengano accolti non proprio da "connazionali". I vari "Benvenuti in Italia", i canti dell'Inno schernendo i tifosi del Napoli accusati, appunto, di non essere italiani, i continui richiami al Vesuvio. Allora: di cosa stiamo parlando? I tifosi del Napoli devono essere considerati Italiani soltanto quando fischiano l'Inno?
Italioti razzisti, mettetevi l'anima in pace, perché c'è poco da indignarsi, in fondo: i tifosi del Napoli sabato sera con i loro fischi non avrebbero dovuto sorprendervi; dopotutto, non li considerati italiani per 364 giorni all'anno.

Doodle: Festa della Mamma 2014

Un disegno che ci mostra una mamma in bici con i suoi bambini, con sullo sfondo la scritta "Google" che sembra disegnata con acquerelli: è questo il Doodle che Google dedica alla Festa della Mamma.
Auguri a tutte le mamme del mondo, in particolar modo alla mia!

mercoledì 7 maggio 2014

L'Amore secondo Cecchi Paone

Dopo aver visto i 34 secondi dello spot elettorale di Alessandro Cecchi Paone resti in silenzio, interdetto, quasi shockato. Poi ti rendi conto che non si tratta proprio di shock, ma di qualcosa che si avvicina più al disgusto misto a compassione. Quest’uomo di Scienza, che così si definisce e così, lo ammetto, lo vedevo anch'io, si candida alle Europee per un partito, Forza Italia, che di scientifico non ha un bel nulla, dalla sua creazione alla sua morte alla sua rinascita. Il Partito di Berlusconi, comunque, non manca soltanto di basi logiche che possano in qualche maniera avvicinarlo a un Uomo di Scienza; manca anche di tante altre cose, piccole e grandi, che a un Uomo di Scienza come Cecchi Paone non dovrebbero assolutamente andar giù. Eppure vanno...
Cosa non si fa per una poltrona, per un voto in più (anche se qui conterei più quelli in meno, a dire il vero).
Mettendo da parte la scelta di Cecchi Paone di schierarsi tra le fila di Forza Italia (sì, stiamo parlando di questo, e non è una bufala), si precipita ancor di più nell'imbarazzo andando ad analizzare lo spot con cui l’ex divulgatore televisivo di scienza dà il via alla sua Campagna Elettorale: “Per Amore”. Insomma, dopo i tanti video su Youtube che ci mostrano le reazioni dei fans di fronte alle "Red Wedding" del nono episodio della Terza Stagione di "Games of Thrones", io proporrei di farne qualcuno anche sulle reazioni degli ex (ormai ex, poco ma sicuro) estimatori di Cecchi Paone di fronte al video “Per Amore”. E forse qui le reazioni sarebbero addirittura più traumatiche, perché mentre in “GOT” ci troviamo di fronte pur sempre a un’opera di fantasia, in quella di Cecchi Paone l’opera è reale (seppur mi riesca più facile credere all'esistenza di Approdo del Re che di quella di questo spot elettorale). 
Nel dettaglio, il buon Cecchi Paone nei terribili 34 secondi di video ci fa sapere che scende in campo soltanto per amore di qualcuno. Di chi? Eccoli nel dettaglio:

domenica 4 maggio 2014

Nelle mani di una Carogna

Ciò che è successo ieri all'Olimpico di Roma ha dell'incredibile. Lo Stato si è dimostrato ancora una volta totalmente in balia di squallidi personaggi che, conoscendo bene la situazione della Nazione nella quale si trovano, fanno tutto quello che gli pare, persino dare ordini alle Forze dell'Ordine. 
Succede anche che un "Ultrà" della Roma, una tale Gastone, lo stesso che anni fa fermò un derby (per avere potere in Italia bisogna sguazzare nell'illegalità e nell'ignoranza, ormai è noto) spara ad alcuni tifosi del Napoli, ferendone uno gravemente.
Succede che per decidere se giocare o meno una partita, ci si affida al portavoce di un'intera Curva, o meglio a quello che le Forze dell'Ordine promuovono incondizionatamente "Portavoce dei Supports del Napoli", un tale Genny 'a Carogna, con tanto di vergognosa maglietta con la scritta "Speziale Libero". Ora: in un Paese normale (quante volte mi trovo a dire e scrivere questa frase!) il signor SpezialeLibero se ne starebbe lì dove Speziale è tutt'ora. Al massimo ci sarebbe finito ieri, direttamente, senza sé e senza ma. Si sarebbe dato un annuncio all'intero Stadio sulla situazione dei feriti e dei fatti, e magari si sarebbe giocata la partita. Il tutto, appunto, senza far intendere al mondo intero che le nostre Forze dell'Ordine sono ai comandi di Genny 'a Carogna. Che figuraccia... l'ennesima.
Invece accade che il signor Genny, fatto il suo squallido spettacolino, impartito i suoi improbabili ordini, se ne torni in Curva a tifare e, successivamente, festeggiare.
No, signori, non venite a dirmi che il Calcio è malato mortalmente, che è uno sport da abolire, che i tifosi del Napoli o della Roma sono violenti. La realtà è che le malattie si curano, così come è successo in Inghilterra, dove Genny 'a Carogna sarebbe sbiancato di fronte alla furia degli Hoolingans. Si estirpa il male, lo si rinchiude o gli si impedisce di contaminare uno dei più belli spettacoli sportivi del mondo, e ci si gode la vita. Tutto questo in Italia non accade. E, ripeto, non è certo colpa di Genny 'a Carogna e  Gastone Signor-Fermo-Il-Derby-De-Roma, ma è colpa, tutta colpa di un Sistema che non riesce a evitare che simili personaggi sporchino qualsiasi cosa sana di questo Paese, arrivando persino a impartire ordini a chi dovrebbe garantire la sicurezza.
Sarebbe ora di guardare la Luna e non il dito; guardiamo l'Italia e il suo Stato debole e non Genny 'a Carogna o Gastone.
Senza parole...