martedì 5 agosto 2025

Brick (2025)

C'è poco da fare: quando un film parte da una buona premessa, e getta dunque subito basi solide fondate sulla curiosità, quel film devo guardarlo. È stato anche il caso di "Brick", film originale Netflix disponibile da poco meno di un mese sulla piattaforma di streaming, che parte subito da un'idea che getta subito le basi di cui parlavo nei potenziali spettatori: una coppia, dopo aver subito un dramma familiare, sta provando a ripartire. A un certo punto, però, i due si risvegliano letteralmente murati in casa. Oltre la porta d'ingresso e le finestre, infatti, ecco una sorta di muro nero fatto di mattoni all'apparenza indistruttibili e... magnetici. Cos'è successo, dunque? Da dove arriva quel muro e, soprattutto, perché è lì? I due proveranno quindi a capirci qualcosa, a cercare una via di fuga anche con l'aiuto dei vicini che sono nelle loro stesse condizioni. A esser murato e isolato, quindi, è l'intero palazzo in cui abitano loro e le persone degli altri appartamenti.



La premessa è interessante, intrigante. La curiosità schizza alle stelle e anche noi, proprio come i protagonisti, ci chiediamo per buona parte del film cosa diavolo stia succedendo. Ci facciamo quindi le nostre belle ipotesi, così come se le fanno i protagonisti del film cercando di trovare un senso logico a quel muro all'apparenza impenetrabile.


Peccato, a mio parere, che i protagonisti siano forse un po' troppo stereotipati e quasi calzanti a pennello per una storia del genere; insomma, sembra fatto tutto apposta (per non parlare del rapporto della coppia che si rispecchia nella chiusura del muro bla bla bla). La tensione comunque resta abbastanza alta per buona parte del film, ma perde qualcosa nella parte finale. Per non parlare poi delle modalità con le quali si cerca di uscire, sfondare, aprire quel muro: va bene la sospensione dell'incredulità, ragazzi, ma qui forse si esagera un pochino, dai...


Alla fine il film rivela tutto ciò che c'è da rivelare senza troppi misteri in sospeso, e forse la soluzione finale risulta un po' troppo asciutta, insapore, come se dietro quel muro, alla fine, non si nascondesse nulla di davvero intrigante.
A mio parere merita comunque una visione.
VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿 - Tutti dentro

6 commenti:

  1. Visto con l'avanti veloce, una delle cose buone di Netflix..

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    1. Io ci ho provato, ma non riesco. Che poi, se arrivo a guardarmi qualcosa in modalità veloce, vuol dire proprio che non ne vale la pena e preferisco passare ad altro!

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    2. Ne ho visti diversi, ma solo con Netflix, perché riesci a renderti conto dell'avanzamento scenico e fermarti quando magari c'è una fase chiave di sceneggiatura..e ti assicuro che risparmi tempo che poi non rimpiangeresti a visione integrale. ;)

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    3. Credo sia fondamentale esser sicuri che il film in questione non valga. Altrimenti poi i rimpianti ci sarebbero al contrario... 😅

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    4. Qua mi ucciderai.. ieri, colto da delirio di onnipotenza, e in un solo pomeriggio (parliamo quindi di quattro cinque ore), mi sono visto 5 stagioni (diconsi cinque) di Better call Saul col famigerato metodo fast forward che - ripeto - ha senso solo su Netflix (inapplicabile su prodotti Prime). La sesta me la vedo integrale oggi.. ;)

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    5. Noooo ti sei rovinato quel capolavoro di Better Call Saul con il fast forward?! Dai, a questo punto come MINIMO devi guardarti l'ultima stagione centellinando ogni minuto. Grande stagione finale che si chiude magistralmente così come doveva essere. Goditela!

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