Visto che, come già detto, la mia modesta dimora si sta riempiendo inesorabilmente di libri e a breve non saprò davvero più dove ficcarli, la condanna all'ebook (quanto non mi piacciono) stavolta è toccata a questo volume.
Presentato come il thriller più originale e inquietante dell'anno, "Teddy", di Jason Rekulak, è effettivamente un libro originale, arricchito da disegni e illustrazioni che ci accompagneranno lungo tutta l'evoluzione della storia; anche se a mio parere è un'originalità che poi paga caramente nel finale. Che sia però definito il thriller più inquietante dell'anno... beh, insomma: diciamo che il marketing è pur sempre marketing.
Ma di cosa parla (senza spoiler) questo libro che mi sento di promuovere a metà (forse pure 2/3)? La giovane Mallory, nel suo importante cammino di recupero (è un'ex tossicodipendente) ha l'opportunità di essere ingaggiata come babysitter da una facoltosa famiglia per il loro piccolo Teddy. La scelta di una ragazza con una storia come la sua per un lavoro così delicato è ovviamente giustificata dalla conoscenza del suo sponsor da parte della famiglia del bimbo. Ma i problemi che arriveranno con calma (nella prima parte l'autore se la prende comoda) in questo nuovo rapporto lavorativo non avranno niente a che fare con i suoi problemi passati: disegni sempre più inquietanti, infatti, arrivano dal piccolo Teddy, che sembrano però giustificati dall'esistenza di una sorta di amica immaginaria: Anya. Ma sarà proprio così?