mercoledì 31 luglio 2019

Ricerca materiale per un libro su Francesca Paolucci

Ricevo da Enrico Teodorani la richiesta di diffusione del suo post sulla ricerca di materiale riguardo i cortometraggi girati da sua moglie, Francesca Paolucci, e lo faccio volentieri. Il post potete trovarlo qui: https://enricoteodorani.blogspot.com/2019/07/un-libro-su-francesca-paolucci.html
Sperando di poter essere stato d'aiuto... che dire, in bocca al lupo e buon lavoro!

lunedì 29 luglio 2019

Midsommar - Il Villaggio dei Dannati (2019)

Dallo stesso regista di "Hereditary", Ari Aster, ecco "Midsommar". E se, per quanto riguarda il primo film, all'uscita dalla sala restai decisamente deluso, per fortuna non è accaduto dopo la visione di questa seconda opera del regista statunitense. In Hereditary a mio parere le aspettative non vennero mantenute, e tutto si rivelò come l'ennesimo film sui demoni/spiriti, che col passare dei minuti andava a incanalarsi in una storia senza senso, che avrebbe potuto terminare molto prima senza tutte le inutili peripezie di entità distratte e incapaci di fare ciò per cui, in teoria, "esistono". 
"Midsommar" è invece un film che racconta una storia concreta, forse un po' troppo allungata, ma coerente e a tratti inquietante. Il villaggio svedese in cui si svolge il film di certo non è qualcosa di mai visto, di originale, ma la descrizione e la messa in scena delle tradizioni di quella comunità è comunque affascinante e, come detto, molto inquietante. I giovani americani - portati lì da un loro amico originario della zona - che si ritrovano in quella nuova dimensione, tra sacro e profano (decisamente profano, direi), avranno infatti qualche difficoltà nel vivere con spensieratezza la Festa di Mezza Estate che si tiene nel villaggio ogni 90 anni. Tra la forte luce del Sole dell'estate nordeuropea, il film riesce a calare anche noi tra le ghirlande di fiori e i banchetti in onore della nostra Stella, e non ci lascerà certo indifferenti.
Unico piccolo difetto: la durata. Con qualche minuto in meno, il film sarebbe stato forse più godibile. Per il resto, un film assolutamente consigliato, che con la sua luce oscura del tutto (non che ci volesse tanto) il precedente Hereditary.
(VOTO: 7,5 - Che abbia inizio la Festa)

sabato 27 luglio 2019

La Percezione del Colore oggi in Italia

Cos'è il Colore? "Il colore è la percezione visiva delle varie radiazioni elettromagnetiche comprese nel cosiddetto spettro visibile", dice Wikipedia. Ma in Italia, da un po' di tempo a questa parte, il Colore è qualcosa di più di una semplice percezione visiva di radiazioni elettromagnetiche. Sì, perché succede che quando un povero disgraziato viene ammazzato senza pietà in una notte d'estate romana, ecco che per la gente di Capitan Porti Chiusi l'autore dell'omicidio, in barba a qualsiasi percezione visiva di una qualsiasi radiazione elettromagnetica del loro ristrettissimo e limitato spettro visibile, deve essere di un determinato colore. Tendente al Nero, ovviamente. E se le prime notizie sul presunto assassino fanno vacillare questa loro già in partenza compromessa percezione, ecco che magari buttano lì (giornali compresi) un "nordafricano con le meches", perché l'assassino biondo, nelle loro piccole e sottosviluppate testoline, non è concepibile. 
Le meches. Sì, hanno parlato persino di meches.
E adesso? Il Capitano parlerà comunque di lavori forzati? Chiederà a Trump di riprendersi queste risorse (di chi, stavolta?! E la Boldrini?!)? 
Sinceramente provo anche vergogna per me stesso. Non avrei voluto scrivere un post del genere, perché in tutto ciò l'unica cosa che ahimè conta davvero è la scomparsa di un Carabiniere, di un Uomo, di un Marito. E la rabbia che provo per quella bestia che si è macchiata di un simile delitto è la stessa che proverei se quella bestia fosse stato un asiatico, un italiano, un norvegese, un nordafricano con meches o senza, un alieno. Perché, a differenza di chi si nutre di odio razziale ogni giorno, chi per convenienza, chi per racimolare ogni più disperato e disparato voto, chi per semplice ignoranza, riesco a fare una sola differenza: quella tra Bene e Male. Senza colori.




giovedì 25 luglio 2019

Blade Runner 2019

Nella Los Angeles distopica in cui è ambientato Blade Runner siamo nel 2019. È dunque il 2019 quando il Replicante Roy Batty muore davanti agli occhi di Rick Deckard, dopo un intenso monologo che entrerà nella storia del Cinema. E sarà il 2019, proprio il 2019, quando Rutger Hauer, l'attore che ha interpretato Roy Batty, ci lascerà.  
Il 2019 è stato il tempo di morire. Per la seconda volta.
«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.»

martedì 23 luglio 2019

Knights of the Zodiac: Saint Seiya (Parte I)

Insieme ai Simpson, "I Cavalieri dello Zodiaco" sono stati (e lo sono ancora) i miei "cartoni" preferiti. Ricordo ancora da bambino, quando andavano in onda sulle TV locali e, puntualmente, arrivati alla Quinta Casa, quella di Ioria di Leo, il giorno seguente tutto ricominciava da capo, non permettendomi così di vedere l'Armatura del mio Cavaliere d'Oro, quello del mio Segno... Libra! Era una vera e propria tortura. Ogni volta a rivedere puntate già viste e riviste, e poi... Quinta Casa, e... SBAM! Si ricominciava da capo! Quanti insulti a quella TV locale campana...
Poi, dopo non ricordo quanti mesi, forse anni, finalmente il giorno dopo quella che era diventata per me la puntata incubo, ecco che la storia andava avanti! La Sesta Casa, quella del divino Virgo, e poi eccola, la Settima, dove per la prima volta potei ammirare le Sacre Vestigia di Libra! Che emozione sentire la voce di Sirio (doppiaggio italiano meraviglioso!) descrivere il mio Cavaliere d'Oro: "Dalla notte dei tempi il Cavaliere d'Oro di Libra è stato l'ago della Bilancia nella lotta tra il Bene e il Male, la Chiave di Volta tra le Benigne Stelle e le Forze dell'Oscurità", dopo aver elencato le Dodici Armi di cui era composta l'Armatura. Erano bei tempi... tempi in cui si provavano brividi anche per cose come questa.

Bene, mettiamo da parte l'epicità e veniamo a oggi.

lunedì 22 luglio 2019

Le Canzoni della Sera (Volume 4)

E siamo a 100. Sono ben 100 sere che chiudo le mie giornate con una canzone. 
Dando un'occhiata a ciò che ho pubblicato finora, è chiaro che da un po' ascolto più musica internazionale che italiana. Ma tra queste ultime 25 canzoni di nostrano c'è roba molto interessante, come Caparezza e i Ministri, che seguo appena posso nei vari concerti, quelli che furono i Timoria (e che ci mancano), quelli che per fortuna sono ancora, i Subsonica, quelli che sono italiani ma alle orecchie di chi non li conosce non sembrano, i Lacuna Coil. E poi ci sono 3 cantautori italiani a cui sono molto legato: Fabrizio De André, Roberto Vecchioni e Pierangelo Bertoli. Tutti e tre hanno senza ombra di dubbio contribuito a formare il mio pensiero, e se per quanto riguarda De André e Bertoli mi sono dovuto accontentare di lezioni a distanza, cantate, con Roberto Vecchioni ho avuto la fortuna di essere per davvero un suo studente, per due anni, seguendo alla Sapienza i suoi Corsi di Scrittura. Grande, grandissimo personaggio il Prof Vecchioni, di una cultura immensa, e di una umanità fuori dal comune. Oggi, a distanza di anni, gli sono ancora grato, sia per quello che mi ha insegnato per quanto riguarda la Scrittura, sia, soprattutto, per ciò che mi ha saputo regalare a livello umano. Grazie Prof!

#076 Dropkick Murphys - I'm Shipping Up To Boston (07-giu-19)
#077 Ben Harper - Don't Give Up On Me Now (09-giu-19)
#078 Red Hot Chili Peppers - Otherside (10-giu-19)
#079 Roberto Vecchioni - Stranamore (11-giu-19)
#080 Radiohead - Karma Police (12-giu-19)
#081 Tool - Schism (13-giu-19)
#082 Fabrizio De André - Geordie (14-giu-19)
#083 Lynyrd Skynyrd - Free Bird (15-giu-19)
#084 The Cure - Lullaby (16-giu-19)
#085 Caparezza - Teste di Modì (17-giu-19)
#086 Peter Gabriel - Shock The Monkey (18-giu-19)
#087 Subsonica - Colpo Di Pistola (19-giu-19)
#088 Ramones - Pet Sematary (20-giu-19)
#089 Guano Apes - Open Your Eyes (21-giu-19)
#090 Megadeth - Tornado of Souls (22-giu-19)
#091 Timoria - Sole Spento (23-giu-19)
#092 Eric Clapton - Layla  (24-giu-19)
#093 Ministri - Diritto al Tetto (25-giu-19)
#094 The Police - Roxanne (27-giu-19)
#095 Lacuna Coil - I Like It (28-giu-19)
#096 AWOLNATION - Sail (29-giu-19)
#097 Pierangelo Bertoli - Rosso Colore (30-giu-19)
#098 Bad Religion - American Jesus (01-lug-19)
#099 Agnes Obel - Familiar (02-lug-19)
#100 Iron Maiden - The Rime of the Ancient Mariner (03-lug-19)

sabato 20 luglio 2019

Linea di Confine (Primo Sguardo)

Di Racconti che hanno la Luna come protagonista ne ho scritti tanti. Amo la Luna, amo il suo fascino, amo la sua presenza nel cielo nelle calde notti d'estate e la amo ancor di più in quelle fredde d'inverno. 
Oggi, in occasione del 50° Anniversario di quel primo passo umano sul nostro Satellite, voglio contribuire anch'io pubblicando su questo blog un mio Racconto di qualche anno fa (2011), inserito nella mia seconda Raccolta "Ignoti Messaggi in Bottiglia", sperando che lassù, negli anni a venire, tutto resti così com'è. Giorni di Primo Sguardo compresi.


LINEA DI CONFINE
(PRIMO SGUARDO)

venerdì 19 luglio 2019

L'Arcobaleno

Cominciamo: ti prendi un giorno di permesso, ti viene revocato il giorno prima, e quindi vai a lavorare sperando di fare il prima possibile. Ci riesci, ma devi correre in un'altra Sede per coprire un collega che ha avuto un problema e che, ti assicurano, arriverà comunque a darti il cambio. Arriva.
Metà giornata è andata, così come la gita sul Lago di Garda che avevi in programma con tua moglie prima del concerto della sera. Ma corri comunque a casa, ti prepari, sotto un cielo talmente grigio da non sembrare grigio ma nero. Tuoni, fulmini, pioggia. Con tua moglie passi dalla Decathlon a prendere un poncho, una mantella, qualsiasi cosa che possa proteggerti dalla pioggia che tutte le varie App, i vari Meteo Televisivi, i vari esperti annunciano a secchiate in serata, proprio lì, proprio sull'Anfiteatro del Vittoriale dove è in programma quel concerto che aspettavi da tanto. Ed eccola, la pioggia a secchiate, durante tutto il viaggio verso Gardone Riviera e il suo splendido Anfiteatro. Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Una giornata nata male che sta continuando male e che, scommetti, finirà anche peggio. Ma cosa vuoi che sia un concerto sotto la pioggia alle soglie dei quarant'anni? Nulla, proprio nulla; è solo che ti scoccia decisamente assistere a un concerto sotto un diluvio, con o senza postumi. Ma arrivato a Gardone Riviera almeno una cosa ti va bene: un parcheggio proprio di fianco all'Anfiteatro: 2 euro e ti basta attraversare la strada. Bene. Anzi, quasi bene... perché continua a piovere, e tanto. Dunque aspetti, continuando a guardare le varie App Meteo che... niente, non ti lasciano scampo: icona con nuvola nera, pioggia e un bel fulmine giallo, proprio tra le 20 e le 23, quasi come per sbeffeggiarti. Ma almeno hai il poncho, e mentre tua moglie lo indossa già, tu sfidi la pioggia e, in fondo, ma proprio in fondo, speri che gli esperti si siano sbagliati.
E allora passa il tempo. Il Tempo che passa è l'unica cosa certa in questa parte di Universo. Come la morte, certo, ma anch'essa strettamente legata al Tempo. La pioggia cala d'intensità, e ne approfitti per farti un giro e per goderti un panorama fantastico...
Un panorama che ti mostra sprazzi di sereno inaspettati e che sembrano voler sfidare ogni previsione. E arrivano le 20:15, con l'apertura dei cancelli. E ti metti in fila, senza poncho e senza ombrello, perché da qualche minuto la pioggia ha smesso. Il cielo sopra la tua testa è grigio, ancora grigio, ma intorno qualcosa sembra stia cambiando. Passi i controlli, ti staccano il biglietto, ti avvii verso l'Anfiteatro e...

giovedì 18 luglio 2019

Soviet Simpson

Noi amanti dei Simpson ne abbiamo viste di sigle iniziali, ma questa, ve lo assicuro, le batte tutte. Bella, inquietante, degradante, depressiva, affascinante, post-apocalittica... e potrei continuare. La clip di Lenivko Kvadratjić (meglio noto come Lazy Square) è un capolavoro assoluto. Dall'inizio alla fine.

martedì 16 luglio 2019

La Casa di Carta (Stagioni 1 e 2)

Come scritto nel post precedente, per salvare (personalmente) "The Leftovers" ci è voluta una grande, grandissima Terza Stagione finale. A pochi giorni dall'uscita di un'altra Terza Stagione, allora, mi chiedo: succederà lo stesso con "La Casa di Carta"?
No. Anticipo la risposta senza timor di smentita, stavolta. E lo dico perché le prime 2 Stagioni di "La Casa de Papel" non sono salvabili. Tutto resterà lì, sotto gli occhi di chi è riuscito a vedere la Serie per quello che è: un prodotto nato per la TV generalista spagnola, baciato da una fortuna sfacciata e perciò arrivata al grande pubblico. Un grande pubblico, a dire il vero, decisamente distratto. Forse dalle maschere, forse dal tifo per "l'impresa contro il Potere", forse dal culo di Tokyo; e qui ammetto di essermi distratto anch'io.
Tornando seri: quale credibilità poteva mai avere una Serie che partiva da un presupposto smentito subito, in partenza, senza alcun pudore? Insomma, voi, ladruncoli, derelitti, disgraziati, siete stati ingaggiati per portare a termine la rapina delle rapine (alla Zecca... sì, alla Zecca, e non credo ci voglia un Economista per capire cosa succederebbe se il colpo andasse effettivamente a segno) e per questo dovrete assumere altre identità, chiamarvi persino con nomi fittizi, di città, sì di città, e per questo siete parte di un gruppo al di là di ogni coinvolgimento sentimentale, familiare, politico, perché altrimenti sarebbe impossibile preservare il gruppo da problematiche che...
Ma aspettate. A me nel bel gruppetto di disgraziati mi sembra di vedere...


(POSSIBILI SPOILER)


sabato 13 luglio 2019

The Leftovers (Stagione Finale)

Tempo fa, proprio su questo Blog, spesi parole di fuoco sulla Prima Stagione di "The Leftovers". No, non mi era piaciuta per niente. Ciononostante, a distanza di qualche anno, recuperai la Seconda Stagione, che mi confermò le mie impressioni: una cagata pazzesca. Ma sono un tipo particolare, e le storie lasciate in sospeso non mi piacciono per niente. Ecco allora che, in barba ai miei gusti, al mio cervello, che continuava a insultare soggettisti e sceneggiatori a ogni cambio di scena, a ogni battuta, ho voluto guardare anche la Terza, conclusiva Stagione.
Allora, la domanda è questa: può una Stagione Finale ribaltare completamente l'opinione personale che si ha su una Serie TV? Possono, forse è meglio, un paio, massimo 3 Episodi stravolgere tutto? La risposta, per quanto mi riguarda, è .
Odio avere torto. Ne ho spesso, ci mancherebbe, ma mi dà fastidio. E, sinceramente, ho provato fastidio dopo aver terminato la visione di "The Leftovers", perché... sì, avevo torto. Ma il fastidio è durato poco, perché se da una parte è vero che, come detto, odio avere torto (ma chi non lo odia?!), dall'altra amo alla follia le belle sorprese, quelle che non ti aspetti (e chi non le ama?! Quanto sono banale!). E il Finale di Stagione (e anche qualche Episodio prima) è stato una gran bella sorpresa. Le 2 Stagioni precedenti hanno subito assunto una luce diversa. Tutto è cambiato. E allora, oggi, a distanza di anni da quel mio Post in cui definivo i Colpevoli Sopravvissuti coglioni, posso affermare che magari sono davvero dei coglioni, ma dei coglioni che alla fine possono starci nella storia, e che la storia è una gran storia. 
"The Leftovers", dunque, in barba a ciò che pensavo qualche anno fa, è una gran Serie TV, che andrebbe assolutamente riscoperta da chi, forse come me, l'aveva abbandonata. Riscopritela, riguardatela e tuffatevi nell'ultima Stagione. E tutto vi apparirà diverso. Perché alcune Serie TV, questo l'ho imparato con l'esperienza, sono davvero belle, dall'inizio alla fine; altre lo sono per quasi tutta la durata, carenti però nel finale; altre ancora fanno cagare e basta. Poi, altre, come "The Leftovers", hanno bisogno di una visione d'insieme, e di un Finale di Stagione che chiuda il cerchio così come poche Serie riescono a fare, così come, ad esempio, fece "Breaking Bad" (lontana, lontanissima comunque dalla Serie di cui stiamo parlando). Così come, ad esempio, ha fatto proprio "The Leftovers".
(VOTO: 8 - Dalle Stalle alle Stelle)