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martedì 5 agosto 2025

Brick (2025)

C'è poco da fare: quando un film parte da una buona premessa, e getta dunque subito basi solide fondate sulla curiosità, quel film devo guardarlo. È stato anche il caso di "Brick", film originale Netflix disponibile da poco meno di un mese sulla piattaforma di streaming, che parte subito da un'idea che getta subito le basi di cui parlavo nei potenziali spettatori: una coppia, dopo aver subito un dramma familiare, sta provando a ripartire. A un certo punto, però, i due si risvegliano letteralmente murati in casa. Oltre la porta d'ingresso e le finestre, infatti, ecco una sorta di muro nero fatto di mattoni all'apparenza indistruttibili e... magnetici. Cos'è successo, dunque? Da dove arriva quel muro e, soprattutto, perché è lì? I due proveranno quindi a capirci qualcosa, a cercare una via di fuga anche con l'aiuto dei vicini che sono nelle loro stesse condizioni. A esser murato e isolato, quindi, è l'intero palazzo in cui abitano loro e le persone degli altri appartamenti.

domenica 16 marzo 2025

Cassandra (Miniserie)

Tempo di Miniserie, ormai, e allora vai con "Cassandra", disponibile su Netflix in 6 episodi. E ancora una volta, come con "Das Signal", una Miniserie tedesca. E ancora una volta, perdonatemi, qualcosa di non particolarmente originale: siamo in Germania, ai giorni nostri, e una famiglia, dopo un evento tragico che ha scosso soprattutto Samira, la madre, si trasferisce in una nuova casa. Una casa che ha una particolarità: è la prima smart house tedesca, costruista negli anni '70, e governata interamente da una assistente virtuale di nome Cassandra. Quest'ultima, inattiva ormai da tempo, verrà però riattivata (o risvegliata, fate voi) da Fynn, il figlio di Samira. E ci sarà da divertirsi...

martedì 25 luglio 2023

Specchio, Specchio dei miei Selfie

Come diceva in una canzone di qualche anno fa il buon Michele Salvemini, in arte prima Mikimix e poi Caparezza, "Trovo molto interessante la mia parte intollerante". Ebbene, superati ormai da un pezzo i 40, direi che non mi faccio più particolari problemi ad ammettere che sì, sono un tipo piuttosto intollerante nei confronti di un bel po' di roba (e di persone). Ma tra le tante cose che non riesco a tollerare (e molti diranno "sti cazzi di ciò che non tolleri", e io gli risponderò "ma sti gran cazzi di quello che pensi su ciò che non tollero"), negli ultimi tempi ha scalato a grandi falcate la classifica una cosa di cui non riesco proprio a spiegarmi l'utilità: i selfie a specchio

lunedì 6 aprile 2020

Tales from the Loop (Stagione 1)

Da amante della Fantascienza, mi sono tuffato subito nella nuova Serie TV su Amazon Prime, "Tales from the Loop", e dopo un primo episodio molto interessante, ho dovuto fare i conti con quella che si è rivelata una Serie Antologica, con episodi/racconti fruibili anche singolarmente, ma tutti ambientati nello stesso posto, con gli stessi personaggi, e che alla fine s'incastrano (non tutti) nel grande quadro generale che ne viene fuori. Come sempre mi accade quando sono davvero interessato a qualcosa, non mi ero informato tanto su questa Serie TV, per evitare di rovinarmi eventuali sorprese. E la sorpresa principale, appunto, è stata quella di dover abbandonare la storia del primo episodio, un classico dilemma spazio/tempo, di quelli che tanto mi affascinano. Peccato...
Ma cominciamo innanzitutto a chiarire di cosa parla la Serie che, come detto, nonostante si possa vedere come una Serie TV Antologica, ci racconta le sue 8 singole storie ambientate in un unico posto con dei personaggi ricorrenti. Ma qual è questo posto? Ci troviamo in una cittadina che sorge nei pressi del Loop, una sorta di enorme laboratorio/macchina sotterraneo costruito per "svelare ed esplorare i misteri dell'Universo, rendendo possibili le cose precedentemente relegate alla fantascienza". So che forse non c'entra tantissimo, ma vedere le vicende di una cittadina del genere, dove accadono cose assurde e, appunto, fantascientifiche, mi ha fatto venire in mente una Serie TV di qualche anno fa, che mi piaceva un sacco: "Eureka". Qui però la questione è più seria, e gli esperimenti del Loop si ripercuotono inevitabilmente, e spesso drammaticamente, sulle vite degli abitanti in superficie. E se, come detto, superato il primo episodio ci ritroviamo, nel secondo, catapultati in un'altra storia, in un altro problema, in un'altra straordinaria caratteristiche di un posto del genere, alla fine, grazie a un episodio finale davvero niente male, tutto sembrerà tornare al suo posto.

lunedì 10 dicembre 2012

Doodle: Ada Lovelace

Il Doodle di oggi è dedicato al 197° anniversario della nascita di Augusta Ada Byron, meglio conosciuta come Ada Lovelace. La Lovelace, unica figlia legittima del poeta George Gordon Byron, è stata una studiosa di matematica nota per il suo lavoro alla Macchina Analitica di Charles Babbage. I suoi appunti includono quello che è considerato come il primo algoritmo inteso per essere elaborato da una macchina. Proprio per questo, è identificata come la prima programmatrice di computer al mondo.
Nel Doodle troviamo la Lovelace alla scrivania al lavoro con i suoi algoritmi, con la scritta "Google" che si forma grazie alla pergamena sulla quale scrive, con sopra l'evoluzione tecnologica, dalla Macchina Analitica fino al PC, al Notenook e infine al Tablet.

martedì 20 marzo 2012

Noi che... (ma anche no!): La Fotografia

Eh sì, noi che... con una macchina fotografica potevamo fare al massimo 36 foto con un rullino, e sperare con tutto il cuore che le foto uscissero bene, non sfocate, non tagliate o rovinate. Sì... che bei tempi eh?
Nel giorno del mio 10° compleanno mi fu regalata la mia prima macchina fotografica, una Yashica. Da allora la fotografia (amatoriale, sia chiaro, ed è questa l'oggetto del post) è stata sempre una delle mie grandi passioni. Quella stupenda macchina fotografica (dovrei ancora averla a casa dei miei, e appena torno giù devo assolutamente ritrovarla) me la sono portata in giro per tutta l'Italia, fino agli anni del militare e poco dopo. Già, le foto al militare... un capitolo a parte che andrà assolutamente affrontato!
Ma torniamo a parlare del passato e del rapporto che avevamo con le Macchine Fotografiche. Insomma, una delle altre cose che di certo non mi fanno provare nostalgia quando le ricordo, esclamando un mieloso "Noi che...". No... io che... avrei voluto tantissimo che negli anni della mia infanzia e adolescenza ci fossero state le digitali. Mi sono perso tantissimi momenti belli da immortalare, anche se, come detto, fortunatamente avevo spesso e volentieri la macchina fotografica (e non la fotocamera) a portata di mano. 
Il problema, comunque, non era tanto scattare la foto o averne la possibilità. Ti facevi una bella scorta di rullini, di pile, e via... le foto si facevano. I problemi erano altri. Tipo: