Un vero e proprio inno all'amore per la Lettura. In
"Come un romanzo" il Professor
Pennac ci parla dell'amore per la Lettura, il suo, quello dei suoi allievi, quello nostro. Lo fa in un modo straordinariamente semplice, senza guardare dall'alto in basso chi, magari, ancora non lo ha scoperto; ci sono vari modi per avvicinarsi alla Lettura, ma molti altri per allontanarsi. La Scuola insegna a leggere, non certo ad
amare leggere.
Sarebbe bello se questo libro fosse consigliato dai professori ai loro alunni, perché sono certo che potrebbe aiutare, aprire la mente ai tanti e tanti ragazzi che vedono nei libri degli oggetti complicati, noiosi, imposti. Sì, l'imposizione non è mai una bella cosa. Come ci dice lo stesso Pennac, all'inizio del libro, "Il verbo leggere non sopporta l'imperativo". Ed è vero, verissimo. Ecco allora che il "Leggete questo" sentito a Scuola, di certo non aiuta i ragazzi ad avvicinarsi alla Lettura, ancor meno se quell'imperativo è riferito a testi lontani anni luce dai nostri gusti. E con questo, sia chiaro, non voglio attaccare alcuni Classici, ma soltanto il modo sbagliato con cui ci vengono presentati e fatti (dis)conoscere.
"Come un romanzo" non aiuterà tutti. Non è un testo magico o una medicina contro il male della non-lettura, anche perché, come ci dice il libro, si ha anche il diritto imprescindibile di "NON LEGGERE". Ma sono certo che aiuterà qualcuno. E non è poco.
Avessi già letto questo libro quando - anch'io come Pennac! - alle medie mi avventurai in "Guerra e Pace", forse sarei riuscito a finirlo, appellandomi al secondo dei Dieci Diritti Imprescindibili del Lettore riportati nel testo: Il Diritto di Saltare le Pagine. Ma saltare le pagine era un peccato, un peccato dal quale la mia professoressa non mi avrebbe mai assolto. E allora, peccato mortale per peccato mortale, meglio rinunciare del tutto al "mattone" di Tolstoj, rifacendomi al terzo diritto del lettore: non finire un libro.
In definitiva, "Come un romanzo" non è un romanzo, ma un interessante e utile saggio sulla Lettura, che sicuramente proverò a consigliare a qualche conoscente allergico ai libri, sperando che questi, senza torto, non si appellino al primo diritto imprescindibile del lettore: non leggere.
I diritti imprescindibili del lettore:
I. Il diritto di non leggere
II Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere
(VOTO: 8 - Il diritto di amare un libro)