sabato 28 febbraio 2015

Carnage (2011)

Vi siete persi "Carnage" di Roman Polanski al Cinema e volete al più presto porre rimedio al misfatto come il sottoscritto? Bene: invece di fare come me e trovare un'ottantina di minuti liberi, vi basterà perderne appena un minuto e mezzo guardando il Trailer a fondo post. Il film è tutto lì. Tutto.
Profondamente deluso per un film sì originale, ma che non riesce assolutamente a sfruttare in pieno quella sua originalità di partenza. 
Si legge nella presentazione sotto il Trailer: "È la storia di due coppie di genitori che si incontrano dopo che i rispettivi figli restano coinvolti in una rissa a scuola. L'incontro va disastrosamente male, ogni coppia attacca le capacità genitoriali degli altri per poi passare ad attaccare sul piano delle problematiche interne al matrimonio."
Perfetto. Ecco tutto il film. Non aspettatevi altro.
Quindi, in un'opera cinematografica del genere il punto di forza dovrebbero essere ovviamente i dialoghi. Ma i dialoghi a mio parere non sono all'altezza delle aspettative. Non a quelle di un film di Polanski. Anche gli escamotage per far sì che la storia resti nell'appartamento, che le due coppie continuino a discutere dell'incidente corso tra i loro figli non reggono, sembrano forzati.
Mettendo quindi da parte il fatto che si tratta di un film di un regista che non ha bisogno di conferme, a mio parere questo suo "Carnage" è deludente. Anche le prove degli attori, altro fondamentale punto di forza per un film del genere, non sono state all'altezza di ciò che mi aspettavo (a parte quella di Christoph Waltz).
Infine parliamo del Trailer: ormai sono sempre più tentato di non guardarne più. Mi capita sempre più spesso di vedere Trailer dopo aver visto il film (mi viene in mente quello di "Stoker") e chiedermi come sia possibile che in un video promozionale si mostri quasi tutto del film. In "Carnage", come detto, il film sta tutto lì... ci sono persino le ultime scene (cellulare e fiori).
Alla fine, felice di essermelo perso al Cinema. Un po' per tutto, anche per il Trailer Spoiler.
(VOTO: 5 - Vittime e Vittime)

Estremismi Fuori Campo

Sinceramente sono stufo di questi estremisti del “No-Calcio”. Sono ripetitivi e banali. Un gruppo di ubriaconi olandesi mette a ferro e fuoco Piazza di Spagna, e di cosa si lamentano? Del fatto che la partita si è giocata. Già, secondo queste teste dall’intelligenza superiore, la partita non si doveva giocare. Come sempre. Effettivamente non giocando una partita di calcio dopo eventuali incidenti, tutto si risolverebbe in un baleno. No, la colpa non è di chi non riesce a far fronte a quattro imbecilli ubriachi, lasciando loro il permesso di fare quello che gli pare, di usare Piazza di Spagna come una discarica (quanto vorrei vedere cos’accadrebbe in un’eventuale scena simile davanti a un Monumento Francese o Inglese!); la colpa è della partita di calcio. La partita di calcio, anzi, il “Calcio” in generale è il male assoluto. Anche perché loro, che non seguono il Calcio, sono esseri superiori, e vedono con disprezzo quei poveracci, esseri inferiori, che invece hanno il cattivo gusto di seguirlo. 
Chissà perché, poi, nelle loro testoline vuote o troppo piene per il troppo sapere di cui sono probabilmente assoluti custodi (sia chiaro che rientrano in quest’ampia schiera anche molti giornalisti), non è balzata mai l’idea, visti proprio i fatti di qualche giorno fa, di invocare la chiusura delle discoteche. Perché? Ma perché è fatto di cronaca l’assurda morte di un giovane laureato in Medicina dopo una lite iniziata in discoteca e finita fuori. Nessuna indignazione riguardo il luogo? Tra l’altro, nemmeno poi tanto nuovo, visto che risse, pestaggi e violenze sessuali capitano non spessissimo ma capitano dentro o poco fuori le discoteche. E allora? Ci scappa il morto prima della finale di Coppa Italia e si invoca addirittura alla sospensione dei Campionati; ci scappa il morto dopo la discoteca e... niente, lo Stadio di Calcio è l’inferno, la discoteca un luogo come un altro. Io, in tutta sincerità, porterei mio figlio mille volte a vedere una partita di calcio (dai 10 ai 18 anni andavo al San Paolo di Napoli – mio Dio! Il San Paolo di Napoli! – quasi ogni benedetta domenica, e mai, ripeto MAI mi è accaduto qualcosa di spiacevole) ma non un sabato sera in discoteca. E voi? Testoline dall’intelligenza superiore? No, non state lì a dirmi né da una parte né dall’altra, perché a quel punto vi inviterei a restarvene a casa ad aspettare i prossimi scontri fuori uno stadio per indignarvi e sì, così, sentirvi superiori. Come piace a voi.
Io intanto domani mi gusterò un'altra squallida e violenta domenica di calcio.

giovedì 12 febbraio 2015

Utopia (Stagione 2)

Utopia finisce qui, con la Seconda Stagione. Vedere la Terza, dunque, resterà per i fans della Serie... sì, un’utopia. Un vero peccato non vedere una vera e propria conclusione per una delle Serie TV più belle e originali degli ultimi anni. 
Dopo una grande, grandissima Prima Stagione, la Seconda si apre con un Episodio a mio parere straordinario, che da solo, collegato direttamente alla Prima Stagione, potrebbe bastare. Ecco, vediamo “Utopia” come una gran bella Serie TV di sette Episodi. Il resto della Seconda non è da buttar via, anzi. La tensione e l’interesse crescono puntata dopo puntata, ma come spesso capita è proprio il Finale di Stagione a deludere le aspettative. Negli ultimi due episodi succedono molte cose, alcune delle quali, però, vanno a compromettere seriamente il futuro della Serie. Appena finisce l’Episodio Finale, infatti, ci si immagina immediatamente una Terza, eventuale Stagione, e ci si rende conto che probabilmente non sarebbe più possibile aspettarsi le emozioni che in queste 2 Stagioni “Utopia” è stata in grado di offrire agli affezionati.
Comunque ci speravo. Odio le belle storie raccontate a metà. Sarebbe stato meglio, a questo punto, chiudere “Utopia” dopo la Prima Stagione (e il 1° Episodio della Seconda come extra!), così come dicevo qualche tempo fa. Ma tant’è...
Indubbiamente la Serie in questa Seconda Stagione ha perso mordente, ma anche qui ci sono stati momenti straordinari. La figura di Arby è senza dubbio quella che spicca di più, sviluppata in maniera più completa rispetto alla Prima Stagione. Jessica Hyde resta Jessica Hyde, anche se con qualche lacuna in più per quanto riguarda la sua vita. 

(SPOILER)