Eh sì, noi che... mentre ci godevamo gli ultimi anni di spensierata gioventù... ci arrivava una cavolo di cartolina che ti diceva CATEGORICAMENTE dove recarti un certo giorno a una certa ora. Un evento così shockante che ricordo ancora precisamente il giorno dell'arrivo della cartolina: 10 gennaio 2001. Mia Nonna poi... che me la porta pure piangendo... mentre stavo dormendo! No vabbè... scene da film drammatico senza speranza. Lì per lì credevo fosse una multa o qualcosa del genere. Poi vabbè... vedi il nome del Reggimento, della Caserma... e fine.

Il primo mese mi passò davvero male: sveglia alle 6.30 del mattino con un tizio che ti urlava nelle orecchie dopo che potenti luci ti si accendevano all'improvviso; farsi la barba davanti a uno dei cinque-sei specchi disponibili in bagno, con altri disperati come te che cercavano di scavalcarti da ogni parte; marce (marce? ma perché cazzo IO devo marciare?!) sotto la pioggia e la neve; file interminabili per fare qualsiasi cosa: dal farti prendere le misure per quella orribile divisa, al mettere qualcosa sotto i denti nella mensa della Caserma; essere costretto a dividere la stanza con altri 7-8 elementi dei quali almeno la metà ti stava sulle palle; imbracciare un fucile pesantissimo e con quello marciare e poi sparare pure qualche colpo; e infine la cosa peggiore: ritrovarsi a guardare l'Arno stremato, disperato, scoraggiato e impotente, e a riflettere, in quelle poche ore di libertà che ti concedevano la sera (che scene che sto ricordando...), sul fatto che avevi davanti a te altri 9 mesi e mezzo di quella vita...