Diciamo subito che all'inizio il titolo di questo film mi ha spaventato parecchio: ok, sono abituato a film dell'orrore, anche estremi, ma un film sulla Trap come genere musicale mi avrebbe devastato. E il fatto che a dirigerlo fosse M. Night Shyamalan non è che mi avesse poi tranquillizzato chissà quanto, visto che notoriamente il regista indoamericano è capace di alternare grandi opere a cagate pazzesche. Poi, stando bene attento a non guardare trailer di nessun genere, ho capito finalmente, con un sospiro di sollievo, che la musica (vabbè) trap non c'entrava nulla, e allora eccoci qua, signor giudice...
"Trap", accettate alcune condizioni, è un buon thriller, un film in cui Shyamalan abbandona qualsiasi velleità sovrannaturale raccontandoci la semplice storia di un padre che accompagna la sua figliola adolescente a un concerto di un'artista per adolescenti (interpretata dalla figlia di Shyamalan stesso), e durante il quale... succede qualcosa. Qualcosa che sconvolgerà completamente i piani e le vite dei protagonisti in campo...