lunedì 31 agosto 2020

Le Canzoni della Sera (Volume 20)

Finite le Ferie, quest'anno a sprazzi, rieccoci alla routine. Ripartiamo allora con Le Canzoni della Sera, arrivate ormai al 20° Volume. Sono ben 500 sere, dunque, che chiudo le mie giornate con una canzone. Vediamo quali sono state le ultime fino a metà agosto.
Partiamo con la Musica Italiana: aprono i Litfiba, con la straordinaria "Apapaia", un pezzo che ho sempre amato, fin dal primo ascolto (com'è capitato con tante, tantissime canzoni del gruppo di Pelù e Renzulli). Arriva poi una New Entry, Alberto Fortis, con una canzone, "Milano e Vincenzo", molto... particolare. Passiamo allora a Samuele Bersani, un cantautore che amo molto, e che mi dispiace non vedere e sentire da un po'. Ricordo che doveva uscire un suo nuovo album a inizio anno, ma poi non ne ho saputo più niente. Dai Samuele, ci manchi! E intanto ascoltiamoci (riflettendo) la sua "Il Mostro". "Creuza de Ma" di Fabrizio De André, invece, arriva nel giorno dell'inaugurazione del nuovo Ponte di Genova. Evento passato è quello ricordato il 6 agosto con "Il Pilota di Hiroshima" dei mitici Nomadi, con la voce dell'indimenticabile Augusto Daolio che prova a farci immaginare le emozioni e i pensieri di quel pilota. Manifesto "indie" tutto italiano quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti con "Mai come voi", altra canzone (e gruppo) che amo tantissimo, e che va a chiudere il fronte delle canzoni tricolore.
Il 23 luglio di 9 anni fa ci lasciava Amy Winehouse, e allora ricordiamola con la sua splendida voce in "Back to Black". Qualche classico anche in questa nuova tracklist, come "Radio Nowhere" del Boss Springsteen, "New Gold Dream" dei Simple Minds ed "Help!" dei Beatles, canzone che mi ricorda la trasmissione di Red Ronnie di molti, molti anni fa su TMC2 (mi pare), grazie alla quale avevo la possibilità di ascoltare e conoscere tanta Musica, in tempi in cui Internet non c'era, e cominciavo da poco a far amicizia con i CD...
Parli di Beatles e non puoi non pensare anche agli Stones, che in questa lista rispondono presente con una canzone nuova, "Living In A Ghost Town"; sempre in forma Jagger & Co. E prima di lasciarvi scoprire da soli tutti gli altri pezzi presenti, qualche parola la spendo per "Only for the Weak" degli In Flames, in una versione decisamente più soft rispetto a quella grazie a cui ho conosciuto questo gruppo di Death Metal, nei miei mesi di Militare. Chiudiamo poi con la canzone Numero 500, che come da tradizione per le "doppio zero centenarie", appartiene agli Iron Maiden: "The Wicker Man", con il ritorno di Bruce Dickinson, e l'amore totale che mi travolse per questo meraviglioso gruppo. UP THE IRONS!
E Buona Musica a tutti.

#476 Marilyn Manson - Disposable Teens (22-lug-20)
#477 Amy Winehouse - Back To Black (23-lug-20)
#478 Litfiba - Apapaia (24-lug-20)
#479 Stratovarius - Destiny (25-lug-20)
#480 Joy Division - Love Will Tear Us Apart (26-lug-20)
#481 Five Finger Death Punch - A Little Bit Off (27-lug-20)
#482 Alberto Fortis - Milano e Vincenzo (28-lug-20)
#483 Snow Patrol - Don't Give In (29-lug-20)
#484 Bruce Springsteen - Radio Nowhere (30-lug-20)
#485 The Beatles - Help! (31-lug-20)
#486 Sam Fender - Saturday (01-ago-20)
#487 Samuele Bersani - Il Mostro (02-ago-20)
#488 Fabrizio De André - Creuza De Ma (03-ago-20)
#489 Beastie Boys - No Sleep Till Brooklyn (04-ago-20)
#490 The Cult - Rain (05-ago-20)
#491 Nomadi - Il Pilota di Hiroshima (06-ago-20)
#492 Sum 41 - Still Waiting (07-ago-20)
#493 Jamiroquai - Deeper Underground (08-ago-20)
#494 The Rolling Stones - Living In A Ghost Town (09-ago-20)
#495 Franz Ferdinand - Ulysses (10-ago-20)
#496 Tre Allegri Ragazzi Morti - Mai come voi (11-ago-20)
#497 The Cars - Just What I Needed (12-ago-20)
#498 In Flames - Only for the Weak (13-ago-20)
#499 Simple Minds - New Gold Dream (81/82/83/84) (16-ago-20)
#500 Iron Maiden - The Wicker Man (17-ago-20)

martedì 25 agosto 2020

Dylan Dog OLDBOY #2

Se dopo il Primo Numero del "nuovo" Oldboy le mie sensazioni erano state positive, con questo Secondo Numero posso affermare con una certa soddisfazione di poter confermare tali sensazioni. Le due storie contenute in questo Secondo Volume, Cuore Cattivo e Green World, sono riuscite a farmi tornare alle atmosfere e alle storie di qualche anno fa. L'inquilino di Craven Road, qui e soltanto qui, sembra essere tornato finalmente a fare i conti con i veri Incubi a cui tutti noi eravamo affezionati. Sangue, splatter, violenza, paranormale, e storie autoconclusive che, una volta arrivate al fatidico "Fine dell'Episodio", non ci fanno restare lì a scervellarci su come interpretare questo o quello. Sì, il Secondo Numero di Oldboy mi ha convinto in pieno. 
Ma cominciamo subito dalla Copertina: una bella e frizzante rivisitazione dei fratelli Cestaro della prima, storica cover di "L'Alba dei Morti Viventi", che ritroviamo poi nel bel Poster allegato, che spazza via il brutto ricordo di quello allegato al Numero 394.

sabato 22 agosto 2020

Seanan McGuire - Middlegame

Non conoscevo Seanan McGuire, anche perché, se non erro, a parte "Middlegame" non esistono altri suoi libri tradotti in italiano. E dopo aver letto questa sua opera, mi viene da aggiungere un purtroppo.
La storia della McGuire ci parla di due fratelli, anzi due gemelli, Roger e Dodger. L'uno con un vero e proprio dono per le parole; l'altra, invece, per i numeri. Ma i due gemelli vivono separati, e ben presto scopriremo il perché. I due fratelli, infatti, sono esseri speciali. Tanto speciali. Talmente speciali da essere tenuti d'occhio da inquietanti personaggi che cercano di controllare il mondo attraverso l'antica arte dell'Alchimia. Reed su tutti, alchimista figlio di Asphodel Baker, la mitica Alchimista dall'eredità pesante. Ma qual è lo scopo di Reed? Cosa pensa di ottenere dai due gemelli?
In un libro che narra le vicende in una maniera che inizialmente potrebbe spiazzare (si parte dal "Libro 7 - La Fine", per poi ricominciare dal "Libro 0", con intermezzi di un'opera per bambini scritta dall'Alchimista Baker), ci troviamo ben presto catapultati in un mondo sì reale, ma in cui l'Arte Alchemica si aggira, anzi si insinua come un veleno pronta a stordire quel mondo per poi farlo proprio.

giovedì 20 agosto 2020

Il Rosso e il Bianco

In questi giorni il tempo per stare al PC è stato (fortunatamente) davvero poco. E visto che non amo particolarmente usare il cellulare per navigare, non ho avuto tempo nemmeno per farmi un giro nella blogosfera. Ma cinque minuti per lo sfogo precampionato legato alle nuove Maglie 2020/2021 del Napoli, appuntamento ormai fisso per quanto mi riguarda, dovevo trovarlo.
Dopo aver bestemmiato in tutte le lingue del mondo, ogni santo anno, appunto, per il toppone rosso del Main Sponsor Lete, quest'anno la notizia della fine dell'era dei topponi mi aveva inizialmente instillato un cauto ottimismo. Cauto perché conosco bene i miei polli. 
E infatti...
Vabbè ragazzi, io mi arrendo. Depongo ufficialmente le armi. Cari geni del Marketing della SSC Napoli... niente. Bravi. Bravissimi. Perché mai non mettere anche lo Sponsor principale in bianco? Un bel rosso su sfondo azzurro, poi... gran trovata. In pratica, previsione da semplice appassionato, credo proprio che il secondo Sponsor, l'MSC, avrà decisamente più resa visiva in campo e in TV. Ma i geni sono loro, e allora amen. 
Certo è che vedendo la scritta Lete in bianco come riportato (tra i tanti) dalla Pagina Twitter "A tutela della maglia del Napoli", la cosa mi fa ancora più incazzare:
Che poi, sia chiaro, io non sono nemmeno per la Crociata Anti-Lete: l'acqua la bevo soltanto liscia.
Delle altre Maglie, la Seconda e la Terza, preferisco non parlare.
Forza Napoli Sempre. Scritto in bianco.

mercoledì 12 agosto 2020

L'Attacco dei Giganti (Stagione 3)

In attesa della Quarta e ultima Stagione de "L'Attacco dei Giganti", e dopo aver parlato della Prima e della Seconda Stagione, qualche parola va spesa ovviamente anche per la Terza, disponibile (come le altre) su Netflix. Divisa in 2 parti, la Prima Parte è incentrata più che altro su vicende "umane", abbandonando un po' quelle che riguardano prettamente i Giganti, e in cui troviamo la comparsa di un personaggio che sembra interessante e molto importante. Certo è che questa parte, nonostante provi a far chiarezza su alcuni aspetti misteriosi dell'Anime, rischia di creare ulteriori misteri e confusione, in una storia che comincia a mostrare buchi di trama sempre più importanti, ma che nonostante tutto, con un po' di sforzo da parte dello spettatore, ancora regge; scricchiolando. 
Novità importanti su Historya, grazie alle quali scopriremo cose molto interessanti sul passato non soltanto suo, ma di tutta la storia del genere umano. Un passato che emergerà prepotentemente nella Seconda Parte, dove verso la fine si assisterà a scontri epici... e grandi sacrifici, grandi perdite, e salvataggi in extremis. Si arriverà quindi, finalmente, alla scoperta di un grande, grandissimo segreto. Per poi arrivare agli ultimi episodi, che saranno a dir poco illuminanti, e che finalmente getteranno luce su tutta la storia. 
Ma di fronte alla verità del finale, ecco la ricerca di un'altra, ultima verità, su cui si incentrerà la narrazione dell'ultima Stagione, e che dal Trailer già disponibile in rete sembra essere davvero tanta roba. Non ci resta che aspettare, dunque, visto che ancora non è stata annunciata alcuna data. Inoltre, dovrebbe essere uscito (si parlava del 17 luglio) il film riassuntivo delle 3 Stagioni finora trasmesse, "L'Attacco dei Giganti: Chronicle". Per il momento, però, non ne ho trovato ancora traccia. La ricerca, a quanto pare, non riguarda soltanto la squadra di Eren.
(VOTO: 7 - A un Passo Enorme dalla Verità)

sabato 8 agosto 2020

Japan Sinks 2020

Tratto dal romanzo di Fantascienza Apocalittica "Nihon chinbotsu" del 1973 di Sakyo Komatsu, l'Anime "Japan Sinks 2020" è disponibile su Netflix da ormai un mese. 
Ci troviamo a Tokyo, e siamo nel 2020. La città viene all'improvviso devastata da un terremoto violentissimo, che coinvolge l'intero Giappone. Ad aggiungersi all'immane tragedia, arriveranno ovviamente anche degli altrettanto devastanti tsunami. Le vittime sono tantissime, e il Giappone sembra che stia letteralmente sprofondando nel mare. Le vicende che seguiremo in questo scenario apocalittico, sono quelle della famiglia Mutou: la quattordicenne Ayumu, insieme al padre, alla madre, e al suo fratellino, proveranno allora a sopravvivere, a mettersi in salvo, insieme ad altri personaggi che via via si uniranno nella narrazione.

martedì 4 agosto 2020

Dylan Dog 407 - L'Entità

Dopo il Ciclo 666, Dylan Dog riparte... proprio da dove era finito il 666. Stavolta però ritroviamo il nostro (nuovo) Old Boy in una storia autoconclusiva, che dopo la stancante maratona dei due Cicli da cui arrivavamo, non mi è dispiaciuta affatto. Un caso classico, per certi versi semplice, per il nuovo Indagatore dell'Incubo: a bussare alla sua porta, infatti, è la bella Berenice, che confessa a Dylan la sua impossibilità nel vivere una vita normale a causa di un Demone che, racconta, le impedisce di avere rapporti sentimentali, anzi intimi, con gli uomini di cui si innamora. Che l'Entità sia gelosa della ragazza? A tentare di scoprire la verità, ci penserà ovviamente il nostro Dylan (che inizialmente, però, sembrerà rifiutare il caso) insieme al suo nuovo, vecchio assistente Groucho
Una storia, quella di Barbara Baraldi, che, come capita spesso, regala anche molte citazioni: da Cannibal Holocaust a L'Esorcista, "L'Entità" è un albo in cui finalmente si comincia a (ri)vedere anche del sangue. Ottimi come sempre i disegni di Corrado Roi, così come la copertina di Gigi Cavenago; due conferme ormai quasi scontate, direi. Interessante, poi, il nuovo frontespizio, sempre di Cavenago, in cui è rielaborato, in chiave dylaniata all'interno di uno "scudetto", il dipinto "La libertà che guida il popolo" di Eugene Delacroix.
Una buona ripartenza, seppur non un capolavoro, che ci fa ben sperare per questo nuovo, ennesimo corso dell'Old Boy Nazionale.
(VOTO: 7 - Bentornato Groucho)

domenica 2 agosto 2020

Snowpiercer (Stagione 1)

È passato un po' di tempo da quando guardai il film "Snowpiercer", quindi non starò qui a fare parallelismi tra la Serie TV e il film; anche perché la Serie è ambientata 8 anni prima delle vicende narrate nel lungometraggio di Bong Joon-ho. Posso però subito dire che il film mi piacque parecchio. La Serie TV decisamente meno. Proviamo allora a capire perché.
Innanzitutto ammetto di aver avuto molta difficoltà nella prima parte, tanto da essere stato più volte sul punto di mollarla. Una storia, quella col detective, davvero poco originale, banale, noiosa, e che ha rischiato seriamente di snaturare e svalutare tutto il senso che c'è dietro l'idea di Snowpiercer. Poi, resistendo, per fortuna sono arrivato alla seconda parte, e le cose sono migliorate un po', visto che si è virato finalmente verso il vero senso dell'opera originale, ovvero una lotta di classe all'interno di un Treno molto particolare: siamo infatti in un mondo in cui una Glaciazione ha estinto gran parte del genere umano, e dove i pochi sopravvissuti sono tutti a bordo di un treno super tecnologico, che autoalimentandosi grazie al suo continuo moto attraverso le lande gelate e desolate del pianeta Terra, fa sì che questa piccola parte del genere umano continui a vivere e prosperare; per quanto si possa farlo all'interno di un treno. A comandare il treno, e dunque l'intera razza umana, c'è il mitico Signor Wilford, creatore e gestore del convoglio lungo mille e una carrozza. E sarà proprio il Signor Wilford a chiamare dal fondo, ovvero dalle ultime carrozze dei passeggeri saliti a bordo senza biglietto, e che vivono in condizioni decisamente difficili, il detective Andre Layton, per risolvere un caso di omicidio; che culo trovarsi il detective migliore al mondo proprio sul treno, eh? Peccato però che ce lo si ritrovi tra i Fondai... ma poco male: Andre è fortissimo.
Facendo dunque ricorso a una buona dose di sospensione dell'incredulità, ci ritroviamo ad affrontare degli episodi iniziali davvero soporiferi, con il protagonista, Andre, che affronta l'élite del treno e il suo caso da risolvere con la classica aria da simpaticone a ogni costo e in ogni situazione, che se il "Signor Wilford" fossi stato io, sarebbe finito con i dread congelati alla seconda battuta o alla seconda alzata di sopracciglio, e che si fosse fottuto il caso d'omicidio irrisolto. Ma gli autori hanno scelto come protagonista 'sto tizio, e allora ce lo si tiene. Per fortuna, dall'altra parte, abbiamo un personaggio molto più in interessante e credibile, Melanie Cavill, interpretata dalla bravissima Jennifer Connelly. Melanie è una sorta di portavoce del Signor Wilford, anche se ben presto verremo a scoprire (e non è certo uno Spoiler, visto che si scopre già nel primo episodio) che si tratta di molto, molto di più.