Effettivamente ne sentivamo la mancanza. La “International Figure of Shit” (come la tradurrebbe lui) a cui ci ha abituato il Berlusca torna prepotentemente. Nel giorno meno adatto, certo... ma se le cose devi farle male, le fai male... bene.
Nel Giorno della Memoria il “signor” Berlusconi ci ha tenuto a lodare un suo vecchio mito, un altro che l’appellativo “signore” lo merita virgolettato: il duce. A parer del Cavaliere, Mussolini ha fatto cose egregie, con magari quella piccola macchia delle Leggi Razziali. Insomma, piccolezze. Come tutte le altre schifezze che ha generosamente evitato di citare. Un po’ come fanno i fanatici o i nostalgici (fantastici quelli della mia età o addirittura più giovani) del Fascismo: parlano della costruzione di una strada e dell’avvio a questa o quella riforma, tralasciando grazie alla loro (spero voluta) ignoranza tinta di nero che il tutto avveniva in un periodo storico appena appena un po’ diverso da quello attuale. Ancora... non accennando (o minimizzando) alla mancanza di una delle naturali priorità del genere umano civilizzato: la Libertà. Libertà che distingue l’essere umano (umanizzato) dalle bestie (non animali, sia chiaro), schiave del loro odio, delle loro intolleranze, della loro inferiorità e della loro... bestialità, appunto.
I discorsi sulle simpatie riguardo uno dei periodi più neri (è il loro colore) della storia del nostro Paese, però, potrebbero benissimo affrontarsi in altri 364 giorni dell’anno. La persona stupida, invece, di solito non riflette su ciò che dice, agisce d’istinto (bestiale) e pronuncia frasi a vanvera nei classici posti sbagliati al momento sbagliato.