lunedì 31 dicembre 2012

Doodle: Felice Anno Nuovo!

Il Doodle del "Felice Anno Nuovo" per augurare Buon Anno a tutti!
Nell'immagine celebrativa, le varie lettere che compongono la parola "Google" se ne stanno felici e chiacchieranti per una sala multidimensionale durante la festa di fine (e nuovo) anno.
Buon 2013 a tutti!

mercoledì 26 dicembre 2012

Uomini di Molta Fede

È Natale, siamo tutti più buoni e nell'aria si respira un clima di gioia e serenità. 
Non per tutti. Ne dà l'esempio il parroco di San Terenzo (SP), oggi diventato famoso per un Volantino affisso nella bacheca della sua chiesa, in cui, tra un delirio e un altro, don Pietro afferma praticamente che il femminicidio è colpa delle donne stesse, colpevoli di provocare i signori che poi le ammazzeranno di botte. Legittimamente, quindi, per quest'uomo di molta fede.
In un'intervista radiofonica, poi, prova addirittura a difendere l'indifendibile, arrivando persino a ipotizzare "frocio" un giornalista che non comprende un discorso così chiaro: se una donna è lì, nuda... è ovvio che poi la violenti e magari (che ne so), l'ammazzi perché alla fine non te la dà.
A parte il fatto che se fossi donna cercherei di stare a distanza di almeno una cinquantina di metri da quest'uomo in nero, fa davvero rabbrividire realizzare che uomini del genere abbiano la sfacciataggine e il coraggio di portare in giro la parola di Dio (quello del Vecchio Testamento probabilmente fulminerebbe all'istante gente simile), e abbia addirittura la facoltà di assolvere un mafioso pentito e rispedire al mittente un convivente o un divorziato. 
Insomma... questa è l'ennesima storia che mi fa provare un profondo senso di solidarietà e tenerezza per chi ancora crede in questa Istituzione sempre più lontana dai valori che dice di promuovere.

lunedì 24 dicembre 2012

Doodle: Buone Feste!

Un Doodle per augurare Buone Feste a tutti. Da oggi on line sulla pagina di Google la prima immagine colorata della Holiday Series 2012; tanti giocattoli in marcia, con la scritta "Google" in fondo con le lettere stampate tra un portapenne e qualche scatola.
Buone Feste a tutti anche da me!
E nel giorno di Natale, ecco la seconda:

venerdì 21 dicembre 2012

La Fine del Monti

Ok, oggi 21 dicembre 2012, qualcosa effettivamente è finito: il Governo Monti. Il professore si è dimesso. Certo... l'evento è indubbiamente meno spettacolare, importante e definitivo della temuta fine del mondo, ma non possiamo certo cantar vittoria. C'è un certo personaggio che minaccia l'Italia e l'Europa di essere indispensabile per l'una e ancora non si è capito cosa per l'altra. Una cosa è chiara: il redivivo plastificato è in profondo stato confusionale, e nei prossimi giorni, in piena campagna elettorale, potremmo divertirci parecchio...
Aspettiamo quindi i suoi sondaggi, che parleranno di vantaggi e vittorie scontate. Aspettiamo le sue barzellette, con qualche parolaccia e qualche bestemmia benedetta da Monsignor Fisichella. Aspettiamo le elezioni, e un verdetto che per Berlusconi mi sembra tanto scontato quanto pericolosamente in bilico; come i cattivi nei film horror... non muoiono mai, neanche dopo i titoli di coda.
Da domani saremo nella Nuova Era, ovvero la scusante dei finemondisti se il finemondo non è arrivato. Una Nuova Era con i soliti noti e la solita minaccia italiana: un Nano Sparlante a caccia di potere, un potere bramato fino alla follia. Speriamo, quindi, che la nuova data temuta non sia quella delle elezioni politiche italiane e dell'avvento di chi, lo sappiamo bene, si è impegnato davvero tantissimo per far sì che la fine arrivasse soltanto per alcuni abitanti del pianeta Terra: gli Italiani.

Doodle: Fine del Calendario Maya

Anche Google si diverte con la Profezia dei Maya, e ci regala un nuovo Doodle dedicato alla fine del Calendario Maya (speriamo di farcene una ragione...), subito dopo quello del giorno appena passato dedicato alle Fiabe dei Fratelli Grimm. Nel Doodle del famoso 21 dicembre 2012, troviamo il logo di Google "vestito a Maya", ovvero formato da simboli in pietra che ci ricordano quel popolo.
Niente profezia, niente fine del Mondo. Solo un Doodle...

giovedì 20 dicembre 2012

Doodle: I Fratelli Grimm (Le Fiabe)

Doodle bellissimo quello dedicato ai Fratelli Grimm, nel 200° anniversario delle loro Fiabe, ovvero dell'opera ''Le Fiabe del Focolare''. Il Doodle parte dalla scritta "Google" su di un'insegna di legno a forma di freccia, con al posto della prima "o" il disegno di Cappuccetto Rosso. E schiacciando il tasto "Play" indicato dalla freccia di legno, infatti, partiranno 21 altre bellissime immagini dedicate alla storia di Cappuccetto Rosso, dalla partenza della bimba alla messinscena del Lupo, fino all'arrivo del Cacciatore e al triste (e più simpatico rispetto all'originale) epilogo per il Lupo. Le vignette termineranno con la Nonnina sana e salva sulla sua sedia a dondolo, intenta a lavorare a maglia una lunga sciarpa che va a formare la scritta "Google":

martedì 18 dicembre 2012

The Umpteenth Countdown

Ridendo e scherzando, ormai ci siamo: sta per arrivare il fatidico giorno, quello che ha fatto arricchire scribacchini dalla scarsa fantasia e autori televisivi con l’originalità di un leone assopito in mezzo alla savana, e il rincoglionimento di migliaia e migliaia di persone che vedono nella fine del calendario Maya la terribile fine del nostro mondo. In queste ultime ore del loro mondo, non posso che provare un briciolo di solidarietà per queste povere vittime dell'ignoranza e della superstizione.
Provo anche solidarietà per tutti quelli che, credendo realmente nella fine del mondo, si ritrovano con un programma televisivo ("Mistero") che parla di tutto questo su Italia 1, ma... la sera del 21 dicembre 2012. Beh, per loro c’è da sperare che i Maya abbiano previsto l’epilogo più o meno quando da noi saranno le 23 o giù di lì (pubblicità permettendo), o addirittura saremo passati al 22. In quel caso, sai che delusione assistere alla fine del mondo con la t-shirt “21-12-2012” mentre sull'orologio ti ritrovi il 22...
In caso contrario, se i Maya avessero previsto la fine per le prime ore del 21... addio programma su Italia 1. E credo se ne faranno (e ce ne faremo) una ragione. Vuoi mettere la puntualità?
Dopo il temuto 2000, ecco allora il 2012. Sabato ci ritroveremo così ad assistere ai soliti servizi idioti sul pericolo passato (Studio Aperto ha già pronti servizi fiume sul non evento), e si penserà ovviamente alla prossima data della fine del mondo. Mi pare il 2036 per un banale asteroide (in attesa di qualche altra genialata più a effetto); se Berlusconi scoprisse il modo per rimandare i processi di decennio in decennio come i finedelmondisti, lo farebbe immediatamente suo.
Ovviamente prima del 21 dicembre... non si sa mai.

Doodle: Lo Schiaccianoci

Non un personaggio, non un'invenzione, non un evento storico, ma un... balletto. È proprio questo il protagonista del Doodle di oggi: Google festeggia infatti il 120° anniversario della "prima" del famosissimo balletto "Lo Schiaccianoci" di Čajkovskij.
Nel Doodle troviamo, al posto di ogni lettera della parola "Google", un frammento colorato della rappresentazione, tra soldatini, orsacchiotti, ballerini e Natale. Molto carina la seconda "g", ben rappresentata da un pacchetto regalo aperto con all'interno un orsacchiotto.

domenica 16 dicembre 2012

No Italian, No Coffee

Mah... la pubblicità della Nespresso con Clooney, tutta in inglese e freddamente americanizzata, perdonatemi... ma a me tutto fa pensare tranne che a un buon Espresso Italiano. È un po' come se negli Stati Uniti per pubblicizzare la Root Beer mettessero come testimonial Benigni in un bar di Firenze che, tra un sorso e l'altro, dice all'amico: «Oh, ma sta Root Beer l'è proprio bona!».
Beh, scelte di marketing... ma a me, personalmente, una pubblicità del genere mi allontana dall'idea di buon Caffè Italiano, avvicinandomi a quella di un cattivo Caffè Americano. 
Cara Nespresso, parafrasando il buon Clooney (che, per carità, mi sta pure simpatico): No Italian, No Coffee...

sabato 15 dicembre 2012

Strumenti di Morte

Dopo il terrificante massacro del Connecticut in cui hanno perso la vita 27 persone (di cui ben 20 bambini) mi viene da fare qualche riflessione su uno dei Paesi con più contraddizioni al mondo: gli Stati Uniti.
Prima di tutto, l'assurda libertà in fatto di armi. Sinceramente trovo assolutamente spaventosa l'idea di vivere in un Paese dove le armi si comprano al chilo, vendute a chiunque e dovunque, in base a un Emendamento di più di duecento anni fa. Grazie a quale logica resta in vigore una regola nata e approvata in un periodo storico così lontano e, ovviamente, con esigenze e situazioni totalmente diverse da quelle attuali? Credo sia arrivato il momento di pensare alle armi non come strumento di difesa, ma come strumento di morte, strumento offensivo per eccellenza, non difensivo. D'altro canto troviamo le lobby delle armi che, di fronte a una strage del genere, gridano all'orrore non per il massacro in sé, ma per il mancato possesso di pistole da parte del personale scolastico. Insomma... storie davvero tristi e profondamente squallide, disarmanti, direi disumane. Soltanto quando le armi verranno bandite del tutto, forse, potremmo vedere e vivere un mondo diverso.
Altra considerazione: la Pena di Morte. L'inutilità e la bestialità di questa pratica sono ormai discusse da anni. La strage del Connecticut, comunque, ci fa riflettere ancora di più sull'argomento. Parlando in generale, al di là degli Stati in cui la pena vige ancora, in quanti, anche in Italia, di fronte al killer della scuola elementare avrebbero gridato alla pena di morte? "Uno così merita la pena di morte!". Ok... ma il giovane killer ha fatto tutto da sé: si è ammazzato, si è tolto la vita, si è autoinflitto la pena di morte. E allora? Siamo felici? Soddisfatti? Stiamo meglio? I genitori dei bambini ammazzati stanno meglio? 
Direi di no. L'orrore resta, la morte resta. Bandiamo le armi, la pena di morte e qualsiasi altro atto o strumento di morte. Soltanto a questo possiamo aspirare e sperare.

giovedì 13 dicembre 2012

Neuropeista

A me fa pena. Sempre più solo, oramai non riesce nemmeno più a mentire in maniera semiconvincente a se stesso e agli italiani. La mattina silura Monti; la sera stessa lo nomina come possibile nuovo premier in caso di candidatura. Si chiederebbe, in casi come questi, l'aiuto di qualcuno, qualcuno che possa in qualche maniera conciliare il povero Silvio a se stesso (e si spera mai più agli italiani). Dopo i cedimenti fisici sempre più evidenti, ormai siamo a quelli interiori, devastanti. Autoelettosi leader di un Partito Moderato dai contorni nebbiosi, resta ancorato soltanto a questo, come un bimbo al suo giocattolo preferito, isolato dai centristi e persino dai leghisti. Ci si comincia a chiedere, se alle prossime elezioni dovesse scendere in campo (e chi lo sa?), con chi possa correre per trovarsi nella Maggioranza: PD, Grillini, Sinistra, UDC, Centristi, Lega di certo no. E allora? Chi rimane per il povero Silvio? I suoi scagnozzi. E a cosa punta, dunque, il Cavaliere?
I misteri che avvolgono il pensiero e le strategie di quest'uomo sono allo stesso tempo inquietanti e divertenti. Intanto, godiamoci tutte le sue prossime uscite e le successive bacchettate di tutta Europa e mezzo Mondo. Ci sarà da divertirsi...
O no?

lunedì 10 dicembre 2012

Doodle: Ada Lovelace

Il Doodle di oggi è dedicato al 197° anniversario della nascita di Augusta Ada Byron, meglio conosciuta come Ada Lovelace. La Lovelace, unica figlia legittima del poeta George Gordon Byron, è stata una studiosa di matematica nota per il suo lavoro alla Macchina Analitica di Charles Babbage. I suoi appunti includono quello che è considerato come il primo algoritmo inteso per essere elaborato da una macchina. Proprio per questo, è identificata come la prima programmatrice di computer al mondo.
Nel Doodle troviamo la Lovelace alla scrivania al lavoro con i suoi algoritmi, con la scritta "Google" che si forma grazie alla pergamena sulla quale scrive, con sopra l'evoluzione tecnologica, dalla Macchina Analitica fino al PC, al Notenook e infine al Tablet.

domenica 9 dicembre 2012

I Buchi Neri (1995)

Un film grottesco, surreale, uno dei film italiani più strani e curiosi che abbia visto. Nel film si riconoscono universalmente accenni ad atmosfere pasoliniane e felliniane, negli ambienti e nei personaggi, tutti molto particolari e caratteristici. 
Il ritorno di Adamo nel paese della sua infanzia, lo strano rapporto quasi d'amore tra lui e Angela (bravissima Iaia Forte), una prostituta "a capo" di altre quattro colleghe tutte con problemi più o meno assurdi, un omicidio, qualche accenno alla Fantascienza e una Gallina capace chissà perché di terrorizzare la povera Angela, sono alcuni punti fondamentali di questo film di Pappi Corsicato, totalmente fuori dalla normalità. 
Il finale, surreale e metaforico (ma è difficile comprendere vere e proprie metafore in questo film), chiude un'opera interessante e originale, ricca di eventi surreali, visioni forti e personaggi tanto finti quanto, paradossalmente, veri.
Un film da riscoprire.
(VOTO: 6,5 - Uovo o Gallina?)

Oceani di Tè

Col paesaggio innevato, oggi pomeriggio un bel tè caldo ci stava proprio bene. Ed ecco che mi è tornato alla mente il "Tè della mia infanzia", un incubo bollente che per anni mi ha tenuto lontano dalla bevanda.
Ricordo mia madre preparare il tè più o meno in questa maniera:
Enorme pentola colma di acqua, portata fino all'ebollizione. A quel punto, una miriade di bustine di "Tè Star" (era sempre quello!) all'interno. Appena il colore si faceva il più scuro possibile, via le bustine, ed ecco la mega tazza. Sì, ricordo benissimo la tazzona gigante di tè bollente, che quasi poteva fungere da termosifone per l'intera stanza. Quattro, cinque cucchiaini di zucchero non bastavano per addolcire il tutto. Di fronte a un oceano scuro e bollente di quella portata, mi arrendevo... e mi fermavo dopo qualche cucchiaino o, se proprio trovavo il giusto coraggio, qualche sorso, con conseguente ustione alla lingua.
Col tempo, quando temerariamente mi sono riavvicinato alla bevanda, ho scoperto che il tè viene servito in maniera leggermente diversa. E a quel punto, ricordando i pentoloni, il calore, e i tazzoni, mi sono chiesto perché mai a mia madre non sia venuta mai l'idea di usare quel "Servizio da tè" esposto lì in cristalliera, con tazze della giusta dimensione. Beh... sì, la risposta effettivamente sta proprio nella domanda. Immagino già mia madre fare cenno di no con la testa e dire: "E che ci fai con quelle 'tazzolelle'? Sono troppo piccole... che ti bevi?"
Tè, mamma... tè... :-)

venerdì 7 dicembre 2012

Farsa Italia

Ma qualcuno pensava davvero di esserselo levato dalla palle? No, siamo seri... stiamo parlando di un uomo che è credibile quanto Freddy Krueger al Vaticano. Qualche mese fa si parlava di un uomo politicamente (e non solo) finito. Ma in un Paese come l'Italia, uno come Berlusconi, abile nell'alimentarsi e ingigantirsi grazie a populismo e ignoranza, è difficile da pensionare. Ci pensò allora lui, a "uscire dal campo", con uno di quegli annunci che riescono incredibilmente ancora a sedurre qualcuno. Non certo me, che da mesi nella colonnina a destra del mio blog ho inserito "L'Allarme Generale" nell'Isola, con l'immagine del suo bel faccione da bambolo e la scritta "Rieccolo"
Sì, rieccolo. Sono i giorni dell'attesa della fine del mondo profetizzata (ma chi l'hai detto?!) dai Maya; ma mentre all'apocalisse del 21 dicembre a crederci sono rimasti sempre e solo i soliti stolti, all'apocalisse tutta italiana del ritorno di Berlusconi e del suo Partito (qualcuno davvero avrà il coraggio di votarlo?!) ahimè credo anch'io. Nessun pensiero all'Italia e agli italiani, alla crisi e al rilancio. Nessun pensiero alla credibilità (persa da tempo, forse mai avuta) che può dimostrare il suo Partito (dobbiamo ancora capire quale). Un solo, unico obiettivo: tornare a comandare. E sia chiaro: la sua campagna elettorale sarà ovviamente incentrata, come sempre, sulle promesse a effetto e impossibili, sugli annunci folcloristici e la lotta al Comunismo. Aspettiamoci dunque che in campagna elettorale annunci l'eliminazione dell'IMU ("Sì, avete capito bene..."), del Bollo (avrebbe dovuto già toglierlo, ma gli italiani sono di memoria corta), magari del Ticket e, perché no, anche di qualche bolletta tipo luce o gas (a caso, come gli verrà al momento guardando in telecamera). Ha capito, in pratica, che in un Paese dove la cultura politica tra gli "indecisi" è pressoché pari a quella di un Mulo, l'annuncio a effetto e impossibile, o possibile ma catastrofico (ci rendiamo conto di come ci hanno ridotto anni e anni di governo Berlusconi?!) funziona. 
Dunque, nonostante tutto, Berlusconi può davvero vincere?
Certo che sì. A meno che Bersani non prometta in campagna elettorale di eliminare sì l'IMU, il Bollo, il Ticket e qualche bolletta, ma prometta anche quattro o cinque milioni di posti di lavoro in più, una bottiglia di spumante e una colomba (se si vota sotto Pasqua).
Ecco, soltanto allora la lotta per la conquista dell'ultimo indeciso disponibile sarà finalmente alla pari.

mercoledì 5 dicembre 2012

Stephen King - La Leggenda del Vento

"La Leggenda del Vento" è sì un romanzo della straordinaria Saga de "La Torre Nera", ma è anche un vero e proprio romanzo a sé, che ha un duplice vantaggio per il lettore che non si è ancora avvicinato alla Serie: da una parte troviamo un assaggio di quello che è il Medio-Mondo, il Mondo in cui il Pistolero Roland di Gilead si muove, nella ricerca ossessiva della sua Torre. Dall'altra troviamo due storie a parte, una dentro l’altra, storie che possono essere raccontate a tutti, profani e non della Torre. Le due storie, infatti, sono raccontate dal Pistolero ai suoi compagni di viaggio, durante una notte in cui il terrificante Starkblast soffia i suoi venti gelidi distruggendo ogni cosa sul suo cammino. Diventiamo così anche noi compagni di Roland, e ci ritroviamo con lui, Eddie, Susannah, Jake e il bimbolo Oy davanti al fuoco del camino, a viaggiare con la mente indietro nel tempo di Roland, e ancora più indietro nella storia che a Roland veniva raccontata dalla madre Gabrielle. Prima di questo tempo sospeso in cui il Pistolero intratterrà la sua compagnia (della quale, appunto, faremo parte anche noi), c’era stata un’altra storia ambientata nel passato, quella raccontata ne “La Sfera del Buio”, quella dell’adolescenza di Roland e della sua Susan. Ma “La Sfera del Buio”, il quarto libro della Serie, al contrario di questo racconta anche una parte importante della storia dell’intera Saga. “La Leggenda del Vento”, invece, come detto vive di vita propria, avendo la Saga come sfondo. Alla fine delle due storie raccontate da Roland Deschain, il gruppo partirà alla volta di Calla Bryn Sturgis e dei suoi terrificanti Lupi, ovvero tutto ciò che troveremo nel quinto libro della Serie, “I Lupi del Calla”.
“La Leggenda del Vento”, quindi, riporta i fans della Torre a respirare nuovamente l’aria del Vettore, e i nuovi lettori (spero prossimi fedeli alla Torre e al Bianco) a provare un piccolo, piccolissimo ma gustoso assaggio di ciò che è raccontato in questa magnifica e fantastica (in tutti i sensi) Saga...
Ancora una volta, lunghi giorni e piacevoli notti a tutti. 
(VOTO: 8,5 - Storie di Gilead)

martedì 4 dicembre 2012

Il Grillo Twittante

C'è da chiedersi come si comporteranno i futuri e probabili parlamentari grillini; il Grande Capo permetterà loro di presentarsi in Parlamento? Permetterà loro di parlare a quei microfoni con le lucine rosse? Permetterà loro di rispondere a qualche (giusta, non crede signor Grillo?) domanda di qualche giornalista? Permetterà loro di respirare, almeno? Insomma, cosa permetterà il Grillo Twittante ai suoi adepti? Probabilmente starà studiando il modo per presentare semplicemente degli ologrammi al posto dei parlamentari in carne e ossa... che come idea generale, alla fine, non sarebbe neanche male; almeno non potremmo più accusarli di avere il culo incollato alla poltrona. 
A me, sinceramente, più che l’avanzare del nuovo, la politica grillina mi sa tanto di oscura onda qualunquista, digitalizzata e violenta (le vicende della Salsi stanno assumendo tinte nere, squallide e profondamente tristi). Qualche tempo fa intravedevo sprazzi di “setta”. Oggi quegli sprazzi sono diventati immagini abbastanza chiare.
Credo ci sia bisogno davvero di qualcosa di nuovo, di trasparente, di pacifico, di rispettoso e aperto.
Insomma, non di Grillo.

sabato 1 dicembre 2012

Non "c'è la" fatta

Nel mio precedente post parlavo di Alessandro Sallusti e della vicenda che lo sta portando alle cronache come povero giornalista perseguitato. Diciannove ore fa, sul suo profilo twitter, il grande giornalista scriveva un "c'è la faremo" da arresto immediato (probabile che sia stato proprio questo a far arrivare gli agenti in redazione). Subito sotto, perfettamente piazzato, un "giusto. Che mi portino in carcere", che quasi sa di risposta al suo precedente orrore grammaticale.
Sì, direi proprio che c'è la farò a stare senza un giornalista come Sallusti... 

Buoni e Cattivi

Credo che ci siano delle profonde differenze tra Giornalisti Buoni e Giornalisti Cattivi, Libertà di Stampa e d'Espressione e Libertà di Offesa e Diffamazione.
Il Buon Giornalista ha tutta la libertà di scrivere ciò che vuole. Se ne assume tutta la responsabilità e, nel momento in cui qualcuno gli facesse notare che ciò che ha scritto non corrisponde assolutamente al vero, quella verità ricercata che è una vera e propria missione per il Giornalista, questi prontamente si adopererà nel rettificare ciò che ha scritto. Se ci si aggiunge anche una scusa, tanto di guadagnato.
La rettifica, nel giornalismo, è un vero e proprio obbligo. Il giornalista è libero di scrivere in prima pagina che Tizio è un ladro, ma nel momento in cui Tizio non si rivelasse assolutamente un ladro, il Buon Giornalista è obbligato (e ci mancherebbe) a correggersi, dando lo stesso risalto della notizia falsa scritta in precedenza.
Il Cattivo Giornalista, invece, ha anch'egli la libertà di scrivere ciò che vuole, ma nel momento in cui qualcuno gli fa notare che ciò che ha scritto non solo non corrisponde al vero, ma è addirittura qualcosa di terribilmente offensivo e degno, probabilmente, del peggior estremista giustizialista del mondo (le invocazioni addirittura alla pena di morte si commentano da sole...), questi non provvede a nessuna rettifica, nonostante gli inviti della magistratura, e la richiesta da parte di questa di un risarcimento che andrebbe addirittura in beneficenza.
Ecco, sinceramente io non riesco a vedere come "Giornalista" qualcuno che si comporta in quest'ultima maniera.