sabato 16 novembre 2024

Philip K. Dick - Tempo Fuor di Sesto

Facendo un giro al Libraccio di Modena mi sono imbattuto nel romanzo di Philip K. Dick nell'edizione che cercavo: quella della Fanucci col titolo "Tempo fuor di sesto". Quest'edizione, infatti, è stata in pratica sostituita da quella della Mondadori che ha cambiato pure titolo: "Tempo fuori luogo". Insomma, seppur il nuovo titolo, per chi conosce e ha letto il romanzo, non credo sia alla fine sbagliato, io resto ancora legato al titolo con il quale conobbi il romanzo anni fa e che mi ero sempre ripromesso di leggere. Dunque, una volta uscito dalla libreria, subito mi sono tuffato nelle atmosfere degli anni '50 degli Stati Uniti, e ho accompagnato Ragle Gumm nelle sue fatiche quotidiane riguardo un concorso molto particolare del giornale locale. Il protagonista di questo romanzo, infatti, si dedica ogni giorno alla risoluzione di una sorta di enigma di un concorso di un giornale che gli frutta da vivere tanto, e ancor di più, come se fosse un vero e proprio lavoro; per non parlare della notorietà che ne guadagna. Ma pian piano, anche grazie a uno strano episodio che accade a suo cognato Vic, Ragle si accorge che forse nella sua vita c'è qualcosa che non quadra...

Il romanzo, nonostante alla fine sia tutt'altro che semplice, si legge in maniera molto scorrevole e in men che non si dica si arriva a capire tutto il contesto che circonda il protagonista e non solo. Una storia che risente molto del periodo storico in cui è stata scritta, ma che si spinge decisamente oltre. E senza fare spoiler, visto che ho letto io stesso quest'accostamento prima di leggere il libro, a questo romanzo devono molto opere cinematografiche anche importanti, e delle quali, ovviamente, non vi farò il nome; ci arriverete da soli leggendo il libro.
Come già accennato, nonostante la complessità di fondo della vicenda, Dick non si perde in descrizioni noiose e particolari (ma forse qualcosa in più non avrebbe guastato), ma rende la storia interessante per quello che riusciremo pian piano a scoprire e capire, dandoci poi pieno spazio per ampie riflessioni. 
Più che un romanzo di fantascienza classica, siamo di fronte a un racconto distopico (e il titolo ne è la bandiera) che avrà nel colpo di scena finale la vera forza e il senso di tutto.
Molto interessanti, in questa edizione, anche l'introduzione di Carlo Pagetti e la postfazione di Francesca Guidotti.
Imperdibile per ogni appassionato di sana e vecchia Science Fiction!
VOTO (da 1 a 5): 📓📓📓📓 - Altri Tempi
 

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