Ogni volta che arriva il giorno di San Giuseppe ricordo con dolce nostalgia le notti dei falò del mio paese, Roccamonfina. E da un po' di tempo avevo intenzione di scriverci una storia, un racconto, che mi riportasse a quelle magiche notti di fuochi e chiacchiere, di folclore e sacralità.
E alla fine un racconto è venuto fuori, e, com'è già capitato con le notti di Halloween, ho deciso di pubblicarlo qui sul blog.
È una versione leggermente più breve rispetto all'originale (che pubblicherò più in là in una raccolta), ma che non perde un minimo della sua natura.
Ed è una natura ovviamente nera, oscura, perché a me le storie a lieto fine annoiano, e le ho sempre ritenute di una banalità disarmante. Dunque eccovi "La Notte dei Falò", che porterà anche voi, come il sottoscritto, in una notte di marzo di molti, molti anni fa, in un piccolo paese di provincia tra i fuochi dei falò della festa di San Giuseppe.
E sarà una notte che non farà sconti di nessun tipo. A nessuno.
Ah, il solito avviso: se cercate una bella storia di buoni sentimenti, positiva e che vi faccia sorridere, fermatevi qui.
Altrimenti... fatelo pure ardere, quel maledetto fuoco.