- Il Quinto Passo: purtroppo nel secondo racconto la qualità cala di colpo, portandoci su una panchina dove un uomo in pensione intento a leggere il suo giornale fa la conoscenza di un tizio alle prese con un programma di recupero da dipendenza di alcol. Il problema del racconto, molto breve tra l'altro, è che la tensione sembra sì crescere, ma portare inevitabilmente verso un finale a mio parere già scritto. Nessun sussulto, nessuna sorpresa. Poca roba davvero.
- Willy lo Strambo: buono ma non memorabile il terzo racconto, dove esploreremo il rapporto particolare tra un nonno e suo nipote. Una storia breve che comunque regala passaggi interessanti e intensi.
- L'incubo di Danny Coughlin: e qui il livello si alza alle stelle. Arriva infatti uno dei racconti più lunghi (e belli) dell'antologia (quasi un romanzo breve). Dopo aver fatto un macabro incubo che sembra premonitore, Danny Coughlin avrà la sfortuna di cedere alla curiosità e testare fino a che punto quel terribile sogno ha connessioni con la realtà. Questo lo porterà dritto in un vero e proprio incubo, stavolta a occhi aperti, dal quale sembra essere davvero difficile uscirne puliti. Narrazione magistrale, si legge tutto d'un fiato nonostante la lunghezza. Tanta roba...
- Finn: alti e bassi. Con questo breve racconto si torna a scendere, anche se all'apparenza la storia sembra interessante e curiosa. Peccato che le sorti del povero (e sfigato) Finn si concludano in maniera quasi monca, senza particolari interessanti a completare il tutto, e che sembra quasi buttata lì. Peccato, perché credo che questo racconto aveva un grande potenziale...
- Lungo Slide Inn Road: buon racconto, senza particolari picchi, che ci porta dritti nella disavventura di una famiglia che ha la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Come ne uscirà?
- Lo Schermo Rosso: forse il racconto più brutto della raccolta. Insomma, la storia di un detective alle prese con un omicida che sembra raccontare la solita storia assurda per cercare di cavarsela, e che procede liscia come l'olio verso un finale davvero telefonato. È proprio il caso di dirlo...
- L'Esperto di Turbolenze: già pubblicato nella raccolta di autori vari "Odio Volare" di qualche tempo fa, questo breve racconto ci fa fare la conoscenza di un certo tipo di persone che, a quanto pare, sono decisamente importanti per noi semplici viaggiatori. Godibile ma niente di più. Forse in versione più lunga avrebbe potuto regalarci qualcosina di più.
- Laurie: il racconto forse più noto ai lettori di King tra quelli pubblicati nella raccolta, laddove era già disponibile in ebook (mi pare addirittura gratuito?) da un po' di tempo. Una bella storia, molto intensa, di un vedovo che riceve in dono (o in prova) dalla sorella una cagnolina di nome Laurie di cui dovrà prendersi cura per cercare di superare il lutto. Inizialmente Lloyd sembra non volerne proprio sapere di quella che vede come una vera e propria scocciatura. Come cambieranno le cose? C'è da sottolineare, a mio avviso, che il racconto, seppur carino, si conclude senza particolari svolte narrative.
- Serpenti a Sonagli: un vero e proprio seguito di "Cujo" (con riferimenti anche a "Duma Key"). In questo lungo racconto ritroviamo infatti Vic Trenton da anziano, che prova ad andare avanti dopo un lutto importante passando una sorta di vacanza nella casa del suo amico Greg Ackerman a Rattlesnake Key. Ciò che troverà in quel posto, però, sarà qualcosa di decisamente lontano dalla pace che si auspicava di ritrovare...
Ancora una volta King dà il meglio di sé nel racconto lungo.
- I Sognatori: grazie alle sua capacità da stenografo, un giovane ragazzo di ritorno dal Vietnam si ritrova a fare da aiutante a uno scienziato dedito ad esperimenti riguardanti il mondo dei sogni. E la ricerca del significato nascosto dietro quegli esperimenti non sarà per niente una passeggiata. Un buon racconto.
- L'Uomo delle Risposte: terzo racconto lungo (ma non troppo), e ancora una volta un'ottima storia. A chiudere l'antologia troviamo un tema classico con la più classica delle domande: ci conviene davvero conoscere il futuro? È il rischio che sembra voler correre il giovane Phil quando s'imbatte in uno strano personaggio che dice di conoscere le risposte a qualsiasi domanda...
Una buona raccolta di racconti questa You Like It Darker, con temi variegati e qualche picco davvero notevole, come quelli raggiunti dai tre racconti più lunghi (tutti inediti). Lo stile di scrittura, come sempre, è il punto forte della narrativa di King, capace di tenere incollato alle pagine il lettore anche durante la lettura di storie semplice e a volte banali.
Interessante la postfazione, assolutamente da leggere.
Ultimo appunto, ma qui King non c'entra nulla: odio le copertina (in questo caso la sovraccoperta) in soft touch (non so nemmeno se si chiamano così). Mi danno fastidio al tatto, non le sopporto, e spero sia una moda passeggera.
VOTO (da 1 a 5): 📕📕📕 - Il piacere di saltare nel Buio
Per quanto ti possa stare sulle palle Holly, il romanzo omonimo rappresenta gran ritorno ai livelli abituali di King, cosa che invece non posso proprio dire di questo You like it darker (e considera che adoro la sua narrativa breve).
RispondiEliminaConcordo invece su questo trend di nuove copertine che, sì, fanno schifo al tatto pure a me.. ahah
Dici? Ho letto parere discordanti. Molti dicono che sia un romanzetto con tanti, troppi richiami al Covid e tante, continue invettive come Trump, tanto da dar fastidio 😅
EliminaComunque niente... quel personaggio proprio non lo sopporto e quindi non perderò tempo a leggere una storia che non mi incuriosisce per niente.
Sulle copertine, sì... mamma mia che nervoso e che fastidio!
Pensa che invece io adoro Holly come personaggio!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la raccolta, condivido ogni tuo giudizio e aggiungo che il seguito di Cujo è l'unico racconto che è riuscito a mettermi davvero ansia.
O la si ama o la si odia 😅
EliminaSì, davvero ansiogeno Serpenti a Sonagli. E ora m'è venuta voglia di riprendere Cujo, visto che lo lessi tanto, tanto tempo fa...
Incredibile a dirsi, ma a me mancano entrambi.
RispondiEliminaPerò primo o poi conto di recuperarli.
Holly a me è abbastanza indifferente in realtà, anche se anch'io non capisco come mai ne ha fatto un personaggio così ricorrente.
Se n'è proprio innamorato, non ci sono cavoli 😅 Basta leggere come la descrive ogni volta. Sì, è amore... 🤣
EliminaLe raccolte di racconti le ho amate tutte. Non farti sfuggire questa 😉