Questa che stiamo per vivere è la Notte delle Streghe, degli Spiriti, del Demonio. È una notte in cui tutto è possibile, perché le porte invisibili e sempre chiuse tra la vita terrena e quella ultraterrena si schiudono, permettendoci di dare uno sguardo verso l'aldilà, e permettendo a loro di dare uno sguardo verso l'aldiqua. Insomma... c'è da stare poco sereni, e il consiglio è quello di chiudersi in casa, accendere dei ceri e pregare, pregare e pregare... per far sì che alla nostra porta non bussino dei terribili e oscuri...
Bambini. Sì, dei bambini. Che al massimo ci chiederebbero dei dolcetti.
Ne ho lette di cose assurde su Halloween, di gente che si professa credente, servitore di Dio, di Gesù e della Madonna, e che non perde occasione, a ogni fine ottobre, per terrorizzare quei sempre più pochi (ormai) bambini assoggettati alla religione dei propri genitori. Che poi, parliamoci chiaro: tra una festa evidentemente folcloristica, festeggiata scherzosamente e gioiosamente da grandi e piccini di ogni parte del mondo, e altre feste, decisamente più solenni, onorate da gente che ci tiene a ricordare, a quanto pare, martirii, eccidi, flagellazioni, crocifissioni, interventi inseminatori di esseri invisibili ed eterei, e inquietanti ritorni dall'oltretomba... la scelta tra ciò che sarebbe adatto o meno a dei bambini non mi sembra poi tanto complicata...
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