Com'è che si dice? "Da che pulpito vien la predica".
Ok, l'errore degli operai addetti alla segnaletica orizzontale è grave, gravissimo: scrivere BOLOGNIA, con l'aggiunta di quella "i" di troppo, forse vuol dire qualcosa di più di essere semplicemente ignoranti. Ma trovo altrettanto grave che un articolo di un giornale come "Il Resto del Carlino", che sottolinea appunto un errore come questo, contenga anch'esso un errore che ormai troppe volte ci ritroviamo a leggere: SI al posto di un SÌ. Signori giornalisti... vada per l'amico che ci scrive un messaggio su WhatsApp e che, per giustificarsi, se la prende col correttore automatico (e a volte è proprio così!), ma almeno voi dovreste conoscere bene la differenza tra un "si" e un "sì". L'accento è importante, come la virgola, il punto, l'apostrofo, la "h". Un accento mancante o di troppo a un "si" spesso cambia radicalmente il senso di una frase, e, se pescato in un articolo che mette in evidenza un errore ortografico, tra l'altro in maniera molto ironica (e ci starebbe) nei confronti dei poveri autori dell'errore... diventa un epico autogol.
"Dopo la riforma della Buona Scuola, il prossimo esecutivo potrebbe valutare una legge della Buona Segnaletica", scrive il giornalista nell'articolo. E dopo la riforma della Buona Segnaletica, aggiungerei io, l'esecutivo successivo potrebbe valutare una legge del Buon Giornalismo.
Sì, avete letto bene.
Di seguito il link dell'articolo, datato 4 ottobre 2017: chissà, forse prima o poi l'autore dell'articolo aggiungerà quella ì accentata, come un piccolo tratto di penna rossa sul quaderno di uno scolaro un po’ asino.
Che idioti, ben fatto.
RispondiEliminaE non sai quanti altri errori ci sono in questo ambito.
Moz-
Già... ne siamo pieni. Ed è un po' lo specchio di questa nuova "era dell'informazione" piena zeppa di analfebeti funzionali -_-
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