domenica 2 agosto 2020

Snowpiercer (Stagione 1)

È passato un po' di tempo da quando guardai il film "Snowpiercer", quindi non starò qui a fare parallelismi tra la Serie TV e il film; anche perché la Serie è ambientata 8 anni prima delle vicende narrate nel lungometraggio di Bong Joon-ho. Posso però subito dire che il film mi piacque parecchio. La Serie TV decisamente meno. Proviamo allora a capire perché.
Innanzitutto ammetto di aver avuto molta difficoltà nella prima parte, tanto da essere stato più volte sul punto di mollarla. Una storia, quella col detective, davvero poco originale, banale, noiosa, e che ha rischiato seriamente di snaturare e svalutare tutto il senso che c'è dietro l'idea di Snowpiercer. Poi, resistendo, per fortuna sono arrivato alla seconda parte, e le cose sono migliorate un po', visto che si è virato finalmente verso il vero senso dell'opera originale, ovvero una lotta di classe all'interno di un Treno molto particolare: siamo infatti in un mondo in cui una Glaciazione ha estinto gran parte del genere umano, e dove i pochi sopravvissuti sono tutti a bordo di un treno super tecnologico, che autoalimentandosi grazie al suo continuo moto attraverso le lande gelate e desolate del pianeta Terra, fa sì che questa piccola parte del genere umano continui a vivere e prosperare; per quanto si possa farlo all'interno di un treno. A comandare il treno, e dunque l'intera razza umana, c'è il mitico Signor Wilford, creatore e gestore del convoglio lungo mille e una carrozza. E sarà proprio il Signor Wilford a chiamare dal fondo, ovvero dalle ultime carrozze dei passeggeri saliti a bordo senza biglietto, e che vivono in condizioni decisamente difficili, il detective Andre Layton, per risolvere un caso di omicidio; che culo trovarsi il detective migliore al mondo proprio sul treno, eh? Peccato però che ce lo si ritrovi tra i Fondai... ma poco male: Andre è fortissimo.
Facendo dunque ricorso a una buona dose di sospensione dell'incredulità, ci ritroviamo ad affrontare degli episodi iniziali davvero soporiferi, con il protagonista, Andre, che affronta l'élite del treno e il suo caso da risolvere con la classica aria da simpaticone a ogni costo e in ogni situazione, che se il "Signor Wilford" fossi stato io, sarebbe finito con i dread congelati alla seconda battuta o alla seconda alzata di sopracciglio, e che si fosse fottuto il caso d'omicidio irrisolto. Ma gli autori hanno scelto come protagonista 'sto tizio, e allora ce lo si tiene. Per fortuna, dall'altra parte, abbiamo un personaggio molto più in interessante e credibile, Melanie Cavill, interpretata dalla bravissima Jennifer Connelly. Melanie è una sorta di portavoce del Signor Wilford, anche se ben presto verremo a scoprire (e non è certo uno Spoiler, visto che si scopre già nel primo episodio) che si tratta di molto, molto di più.
Ma, primi 4/5 episodi a parte (che non è comunque poca roba), cos'è che proprio non mi ha convinto in questa Prima Stagione "Snowpiercer"? Innanzitutto la mancanza di altri personaggio all'altezza di Melanie: a parte lei, e, ahimè, il detective rasta, all'interno del treno c'è il vuoto assoluto. Non riesce a colpirci, infatti, neanche il ragazzino arrivato dal fondo (ma perché, poi?!) destinato a un grande futuro. E che dire di una messa in scena che, leggo, ha colpito molti, ma non me? La struttura del treno, infatti, non mi è ancora del tutto chiara: ambienti enormi da una parte, carrozze strette dall'altra, in cui ci si ritrova a guardare i finestroni del treno a destra e a sinistra a pochi metri l'uno dall'altro. E ancora la "lotta di classe", che si sviluppa in maniera davvero grossolana e con buchi enormi pieni di punti di domande. Si arriva poi a un finale che sembra regalarci un cliffhanger notevole, ma che in realtà non lo è. Insomma... cosa potremmo mai aspettarci da una storia che parla di un treno che viaggia solitario per il mondo (ormai ghiacciato) con a bordo gli ultimi esseri umani? Quale potrebbe essere l'unica nota di interesse che possa spingere uno spettatore a continuare la visione di questa Serie TV anche nella Seconda Stagione già confermata? Da aggiungerci, poi, che non mi ha esaltato granché nemmeno come si è presentato (in tutti i sensi), il "colpo di scena" finale.
Non tutto da buttare, sia certo, ma questa Prima Stagione non mi ha entusiasmato per niente.
(VOTO: 5,5 - Troppi "perché" a bordo)

9 commenti:

  1. Il film mi fece discretamente cagare, all'epoca. Una serie di balle spaziali quasi tutte da ridere.. (https://www.filmtv.it/film/57164/snowpiercer/recensioni/762280/#rfr:film-57164)
    Alla serie mi sono ripromesso di offrire qualche chances.. così giusto per vedere cosa si inventano.. ;)

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  2. A me invece il film è piaciuto, dall'idea allo sviluppo, anche se di balle spaziale, come hai detto tu, ce ne sono state. Ma fa parte, come mi pare di averti scritto in un altro commento al tuo blog, proprio di questo genere di film di matrice sudcoreana. Soltanto entrando in quell'ottica si può apprezzare davvero un film come Snowpiercer :D

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  3. Avendo visto il film, mi domandavo se fosse davvero necessaria una serie tv. Aspetto altre recensioni sulla serie di Snowpiercer. Di certo la tua sembra confermare i miei dubbi.

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  4. A mio parere, dopo il film, assolutamente evitabile. E con una prima parte davvero inutile. Ma pure il resto non mi ha convinto per nulla...

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  5. Quando si altera la realtà attraverso l'utopia o la distopia o sei un genio come Stanley Kubrick, oppure tutto finisce in burla.

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  6. Mi trovi totalmente d'accordo Gus...

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  7. Ero indeciso se vederla oppure no avendo amato il film come un po' tutto il lavoro di Bong Joon-ho. La mia paura sta nel fatto che il film penso abbia detto tutto sulla storia e che un prequel diluito in una serie poteva risultare senza sapore. Cosa che mi pare sia proprio avvenuta

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  8. Il film mi hai invogliato a vederlo..l'idea è davvero interessante. Poi come sempre bisogna vedere dove arriva la sospensione dell'incredibile :D

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  9. @Mick: la tua paura è più che fondata... ma se ti è piaciuto il film, un'occhiata puoi dargliela. Certo, ti toccherà superare la prima parte...

    @Riky: il film è da vedere. C'è anche lì qualche forzatura, ma a mio parere, nel complesso, e conoscendo molto bene il regista, ci sta assolutamente.

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