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domenica 26 marzo 2023

Sanremo 2023: Le Pagelle Ignorantissime (Parte II)

Con ritardo abissale, ecco la seconda parte delle Pagelle Ignorantissime dell'ultimo Sanremo. Anche se, a pensarci bene, se avessi aspettato ancora un po' avrei potuto approfittarne e farle insieme a quelle dell'Eurovision...
No, non è vero: quelle dell'Eurovision non le farò perché al confronto trovo più interessante l'europeo di Curling.
Detto ciò, ripartiamo subito (si fa per dire) cominciando come promesso con un gruppo che mi ero scordato di inserire nella prima parte, visto che mi ero ripromesso di seguire l'ordine di uscita degli artisti nell'ultima serata; oh, che volete... sono rincoglionito e non lo nascondo.

domenica 19 febbraio 2023

Sanremo 2023: Le Pagelle Ignorantissime (Parte I)

Anche quest'anno, in ritardissimo e divise in due parti (sia per mancanza di tempo sia per un motivo decisamente più pertinente), non potevano mancare le mie Pagelle più che ignoranti riguardo il Festival di Sanremo 2023, perché io di Musica non capisco nulla, sono un boomer e non gioco manco al Fanta-Sanremo bro'
Stavolta però, al contrario delle Pagelle delle Edizioni Venti-Ventuno e Venti-Ventidue (mi hanno detto che pronunciando così gli anni magari perdo qualche punto in fatto di boomeragine, fra'!), il Contratto  Matrimoniale non c'entra nulla: grazie al piccolo teppista in casa, mia moglie era più stanca del sottoscritto, e avrei potuto tranquillamente vedermi la Lazio che le prendeva a Roma dall'Atalanta (ma gli aquilotti, dopo la partita contro il Milan, non dovevano essere i nuovi Anti-Napoli?!). Ma io ci tengo ai miei lettori, che già che da una settimana, ormai, si chiedono disperati il perché di questa mia mancanza. Insomma, sono giorni che si stanno chiedendo, distrutti: "Ma quando arriveranno le Pagelle Ignorantissime di Guido?"
Bene! Smettetela di refreshare la pagina, ragazzi, eccole qui! Divise però in due parti: la prima è fin dove sono riuscito a reggere (ho 42 anni e una peste in casa, abbiate pietà). La seconda arriverà quando avrò la forza (e il coraggio) di andarle a recuperare su RaiPlay; e se lo farò, poi non venite a dirmi che non vi voglio bene!
Ma che post di Pagelle Ignorantissime sarebbe senza prima una bella premessa?

domenica 6 febbraio 2022

Sanremo 2022: Le Pagelle Ignorantissime

Dopo quelle dello scorso anno, non potevano mancare le Pagelle Ignorantissime di Sanremo 2022, che, per chi non l'avesse ancora capito, si può pronunciare soltanto Sanremo Venti-Ventidue; vero Amadeus?
Al contrario dell'anno scorso, però, stavolta mi sono messo davanti alla TV fin dall'inizio, anche perché, come accennavo per l'edizione 2021, oltre al Contratto Matrimoniale che prevede la visione della Serata Finale Sanremese, quest'anno c'è anche il Contratto Genitoriale, che prevede lo stravaccarsi sul divano a fine giornata perché sfiniti. Ergo... va bene tutto. Anzi no. A "C'è posta per te" resisto comunque. E sarei disposto anche a far uso di medicinali per potermi alzare dal divano e cambiare ambiente se in quell'ambiente sta andando in scena il teatrino della De Filippi.
Ma torniamo a Sanremo e alle mie Pagelle Ignorantissime, attese da Trieste in giù, direbbe la mitica Raffaella; no, a Udine e Bolzano sembrano non essere interessati. 
Comincio con una premessa, che sembra inutile ma per chi conosce il magico mondo del webbe inutile non lo è affatto: non sono un critico musicale, anzi, probabilmente di musica non capisco nulla, e per questo se dico che la canzone di Mahmood & Blanco fa cagare, è perché fa cagare me e soltanto me, ok? Chi non è d'accordo è libero (povero lui) di spararsela nelle orecchie h24. E no, non sono un "boomer" che non capisce la nuova musica fra'!, perché ho sì 41 anni, ma se uno canta alla cazzo di cane come un gatto in calore, potrei averne anche 20 o 95, di anni, ma quello sempre alla cazzo di cane come un gatto in calore canterebbe. 
Bene. Possiamo quindi partire, così come nell'edizione Venti-Ventuno (la chiamava così anche quella, il buon Ama?!) in rigoroso ordine d'uscita...

venerdì 6 novembre 2020

No (More) Time To Bond

Allora, cominciamo subito col dire che non sono un espertissimo dei film di James Bond. Ne ho visti la maggior parte, spesso mi hanno divertito, ma non sono un grande fan dello 007. Fatta questa premessa, mi fanno davvero sorridere le reazioni indignate sulla scelta del nuovo Agente nel post Daniel Craig: ironia sul nome, indignazioni varie su aspetto, colore della pelle, e chi più ne ha più ne metta...
Allora, cari indignati, un paio di cose: sono il primo a cui non piacciono scelte "politically correct" per assecondare questa o quella "minoranza", così come non mi piacciono gli stravolgimenti cinematografici di personaggi importanti di romanzi importanti. Da appassionato della Torre Nera di Stephen King, per esempio, ritrovarmi Roland, il pistolero dagli occhi di ghiaccio alla Clint Eastwood, interpretato da Idris Elba (che amo come attore) non mi ha convinto neanche un po'. Mettiamoci pure che uno dei personaggi della Saga soleva chiamare Roland "stinto cazzuto", e vi lascio immaginare la mia sorpresa nel ritrovarmelo tutt'altro che stinto...
Ecco, ma torniamo a Bond: è proprio questo il punto...

sabato 22 febbraio 2014

Defaillance da Cani

È classico di molti figli d'arte sfruttare il loro status per compiere dei veri e propri salti nell'enorme vuoto rappresentato dal Baraccone Spettacolo, dove tutto luccica effimero perché riflesso, e dove sempre meno brilla forte di luce propria. Alcune cadute di stile (se mai ci sia stato) a volte fanno rabbrividire, come questa di Naike Rivelli, in arte Nayked (e vabbè...), la figlia di Ornella Muti. Non una performance attoriale, quella della Rivelli, ma una musicale, sulla scia dei soliti videoclip scandalo a sfondo sessuale, che ormai hanno un po' stancato e che, più che scandalizzare, fanno sorridere e provare un po' di pena per chi riesce, nonostante tutto, a ridicolizzarsi senza provare la minima vergogna. 
Un po' c'è da invidiarli...
Nessuna invidia per la cagnolina, però, che meriterebbe un set e compagni di cast decisamente migliori:

domenica 10 novembre 2013

Paese del Sole a Catinelle

Finalmente torno ad aggiornare il blog, dopo un periodo molto impegnativo, con un trasloco sottovalutato che mi ha fatto dannare. Come mi ha fatto dannare il Cinema, ultimamente. Un film che volevo vedere me lo sono ritrovato dopo appena una settimana di programmazione relegato a notte fonda, con un solo spettacolo il sabato sera alle 00.50. Ma come mai? Film troppo complicato, troppo autoriale, troppo d'élite? Macché... semplicemente perché lo spettatore cinematografico italiano si è risvegliato dal torpore annuale grazie al solito Zalone, capace di monopolizzare Cinema Multisala interi, arrivando anche alla media di uno spettacolo ogni 15-20 minuti. Che mito lo spettatore cinematografico italiano. Un tempo si svegliava soltanto con il Cinepanettone, oggi con Zalone. A quanto pare è importante, per l'italiano, che il tormentone cinematografico finisca con "one". Ho visto vari trailer di "Sole a catinelle"; qualche battuta divertente, qualche altra banale. Basta così poco agli italiani per invadere i cinema della Penisola? Sì. Mettiamoci l'anima in pace. Altro che scendere in piazza per protestare contro il Governo, contro la disoccupazione, contro il carovita. L'italiano si mobilita in massa soltanto per film demenziali e per mettersi in fila agli store nel giorno dell'uscita dell'ultimo iPhone. 
Bel Paese.
Ultimo dato per riflettere sul sistema cinema italiano in genere. Ok, il film di Zalone può anche essere divertente, posso anche accettarlo. Ma possibile monopolizzare le sale in questa maniera? Ecco la situazione di oggi (prima di giovedì era peggio) nel più grande cinema di Modena. Sì, in effetti c'è l'imbarazzo della scelta. A che ora andiamo a vedere Zalone?