mercoledì 12 maggio 2021

Dylan Dog 416 - Il Detenuto

L'albo di Dylan Dog che festeggia l'80° anniversario della Sergio Bonelli Editore è il primo di una storia in due atti. Stiamo parlando de "Il Detenuto", il numero 416 della Serie Regolare del nostro Old Boy. E per festeggiare l'evento, troviamo subito due novità: la copertina, in uno stile particolare che si va a uniformare, soltanto per questo mese, a tutte quelle degli altri Fumetti della SBE; e una medaglia celebrativa con la bella faccia di Dylan Dog da una parte, e il logo della Bonelli Editore subito sotto un bell'80 dall'altra parte:


A dire il vero ci sarebbe anche un'altra novità, ma questa non ha niente a che fare con l'anniversario: un aumento di prezzo importante, che passa infatti dai 3,90€ ai 4,40€. Piccola consolazione: aumentata la grammatura della copertina, che è dunque più spessa e a prova di tempo.
Ma veniamo alla storia, ovviamente come sempre senza spoiler...

Dopo una serata a cena con Ilary, conclusa con un vero tiramisù italiano, il nostro eroe prova a evitarsi un finale a base di film romanticone (tra l'altro, i film citati da Dylan sono tutti titoli che ho visto e apprezzato) proposto dalla ragazza, che dopo avergli pagato la cena, sembra avere tutta l'intenzione di far valere questa gentilezza per la scelta del film. Una volta fuori dal locale, però, i due si imbattono in quello che sembra essere un abuso di potere da parte di due agenti nei confronti di un barbone. Da questo semplice episodio, e dal fatto che Dylan sia sprovvisto di documenti, dimenticati nella sua casa a quattro passi dal luogo dell'incontro con gli agenti, si scateneranno una serie di eventi che in breve tempo porteranno l'Indagatore dell'Incubo... in prigione. Dylan faticherà non poco a capacitarsi di come ci sia finito, là dentro, e in breve si troverà vittima di una spirale di buio e orrore onirico all'apparenza senza via d'uscita...
I disegni di Arturo Lauria funzionano davvero alla grande con la storia e la sceneggiatura di Mauro Uzzeo, e ci regalano uno degli albi più cupi e bui degli ultimi tempi; in tutti i sensi. La predominanza del nero, infatti, ci accompagnerà nell'oscurità tra le pagine fino al finale, con un bel cliffhanger che ci farà aspettare il prossimo albo con trepidazione. 
C'è da dire però che questa nuova storia (disegni compresi) potrebbe non piacere a tutti. Non siamo infatti di fronte a un soggetto semplice, ma a qualcosa di molto, molto introspettivo. Le atmosfere però sono quelle care ai tanti affezionati dell'Old Boy, e questa è una cosa che ho apprezzato moltissimo. Come ho apprezzato la storia in generale, anche se, com'è ovvio, aspetto di leggere la seconda e conclusiva parte per tirare davvero le somme. 
Brutta, invece, la Copertina di Gigi Cavenago: vada per la scelta editoriale che va, come detto, a uniformare per un mese tutte le copertine dei Fumetti della Bonelli, ma nel disegno e nella posa di Dylan si poteva fare decisamente meglio.
Occhio allora al nuovo numero, "L'ora del Giudizio", che sarà accompagnato da un'altra medaglia celebrativa: quella di Groucho.
(VOTO: 7,5 - Dylan... dentro)

4 commenti:

  1. L'ho preso ma devo ancora leggerlo. Ovviamente ho anche io la medaglia (medaglia, medaglia, come diceva Mutley). Mi spiace che abbiamo alzato il prezzo, mi spiace che sia per una crisi, a quanto dicono e che non pensavo. Nella crisi generale, mi pareva di vedere un fiorire di storie e personaggi, anche sul web molto attivi durante la pandemia ... e invece. Io ho preso anche Julia da qualche numero a questa parte, per vedere come è, e mi sta piacendo (in quel caso, hanno ridotto il numero di pagine, lasciando invariato il prezzo, che mi sembra meglio). Però, tra il tempo che mi manca, e pure i soldi, dovrò decidermi a tagliare qualche fumetto.

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    1. Sì, un vero peccato, per tutti. Sai che pure io avevo pensato di provare Julia? Ho letto del taglio delle pagine rispetto all'incremento del prezzo, e penso pure io che sia stata la scelta migliore.
      Tra tempo e soldi, poi, non ne parliamo... :(

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  2. Un voto buono ampiamente meritato.

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