martedì 21 aprile 2020

The Descent - Discesa nelle Tenebre (2005)

Dei tanti film Horror che ho visto in vita mia, "The Descent" è uno dei miei preferiti in assoluto. Il film di Neil Marshall, infatti, inquieta davvero, e per me è stata una fortuna guardarlo dopo l'escursione che ho fatto una quindicina di anni fa nelle Grotte di Sant'Angelo, in Calabria, con tanto di funi, moschettoni, caschetto e passaggi in cunicoli stretti e claustrofobici, perché se fosse avvenuto il contrario... beh, avrei avuto qualche difficoltà in più ad accettare, anzi, come ci tiene a sottolineare ancora distanza di anni mia moglie, a proporre io stesso quell'escursione "privata" (eravamo solo noi quattro amici, più la Guida) in quel posto buio e profondo; un buio che, in assenza di una qualsiasi fonte di luce, così come ci fece provare la Guida, facendoci spegnere torce, caschi, facendoci nascondere orologi e cellulari, dopo pochi minuti stordisce, smarrisce, facendoti completamente perdere il senso dell'orientamento.
E un posto buio e profondo è anche quello in cui capitano le sei ragazze protagoniste di questa agghiacciante storia.
L'inizio del film ci porta però a un anno prima, alla tragedia che vede protagonista una delle sei, Sarah, che in un incidente stradale perde suo marito e la sua piccola figlia. Un anno dopo, ecco che Sarah si ritrova con altre cinque amiche (di cui una "nuova") per una discesa nelle cave di Boreham, sugli Appalachi, perché la vita, in un modo o nell'altro, deve andare avanti. E allora che avventura sia.
Ma là sotto, nel buio davvero buio, le sei esperte, tutt'altro che sprovvedute amiche, scopriranno ben presto di non essere sole. E allora, signori, eccolo, l'inferno.
In una situazione del genere, io probabilmente mi sarei impiccato con una delle corde in dotazione ben prima della scoperta dell'allegra compagnia sotterranea, ovvero nel momento in cui una delle ragazze svela alle altre un piccolo particolare dopo un primo, piccolo incidente. E a guardare il resto del film... avrei fatto benissimo.
Un film claustrofobico, angosciante come pochi, in un crescendo di tensione che ci coinvolgerà nella spirale di orrore di cui saranno vittime le protagoniste. Il finale, poi, rende questo film ancora più bello, rendendo onore a un genere troppe volte maltrattato.
(VOTO: 9 - Un tranquillo Weekend d'Orrore)

3 commenti:

  1. L'avevo visto a suo tempo, ma perché non lo ricordo del tutto?
    So chi sono i nemici, forse non mi colpì molto la questione... boh...

    Moz-

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  2. Strano... perché a mio parere nel suo genere è un vero e proprio gioiello!

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