sabato 13 maggio 2023

🟩⬜🟥 HA VINTO IL NAPOLI 🟩⬜🟥

Avevo poco meno di 10 anni quando il Napoli conquistò il suo secondo Scudetto. Del primo, quando di anni ne avevo poco meno di 6, ricordo pochissimo: una sfilata in macchina per una strada del paese. Sì, ricordo solo quella strada, quel punto preciso. Un ricordo sfumato, confuso, ma pur sempre un ricordo del carosello del primo Scudetto del Napoli in quel preciso punto del paese. E ancora oggi, quando mi capita di passarci tutte le volte che torno a Roccamonfina, il pensiero va sempre, immancabilmente a quell'istante...
Del secondo invece ricordo decisamente di più, ma una cosa su tutte: il senso di inevitabilità. Quel giorno, il 29 aprile del 1990, anche se ci sarebbe bastato un pareggio, contro la Lazio, ne ero sicuro, avremmo vinto, punto. Per me lo Scudetto l'avevamo già vinto, perché altri risultati oltre la vittoria non erano per me immaginabili. Soltanto qualche anno dopo, forse meno, sarebbe arrivata l'ansia pregara, la paura che qualcosa potesse andare storto anche contro tutti i pronostici, che, in fondo, nulla era scritto, e che, in fondo, la mia squadra era una squadra come tutte le altre, che poteva vincere, sì, ma anche pareggiare e perdere; del resto avevamo perso uno Scudetto quasi già vinto appena due anni prima. Ma quell'anno ero nel pieno del mio innamoramento calcistico, noi avevamo Diego Armando Maradona, eravamo i più forti, io avevo la fortuna di tifare la squadra più forte, anzi, le squadre più forti, perché poco tempo dopo, ne ero altrettanto sicuro, avremmo vinto anche il mondiale. Cosa che, in barba ai pronostici e al senso di inevitabilità ancora presente in me dopo la vittoria dello Scudetto, non successe. E forse proprio lì, quella sera d'estate del 1990 dopo l'ultimo rigore di Italia-Argentina, tornai con i piedi per terra.
Ci sono voluti quindi ben 33 anni prima di vedere di nuovo il Napoli trionfare in Serie A. Da quel bimbo di nove anni e mezzo, felice e festante, eccomi oggi di nuovo felice e festante, ma con 33 anni in più e tante, tante delusioni calcistiche alle spalle.
Ma oggi non si parla di delusioni. Oggi si parla di vittoria...

DALLA C ALLO SCUDETTO
Parlavo di delusioni calcistiche. Davvero tante. Da quel secondo Scudetto il declino è stato inesorabile, dalla sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Vicenza, alla retrocessione in B con soltanto 14 punti(!) nella stagione 1997/98, dopo una permanenza continua in Serie A di... indovinate un po' quanti anni? Sì, 33
Da quella retrocessione cominciò un periodo nero, nerissimo, che ci vide in Serie A soltanto un altro anno prima del fallimento del 2004. Arrivò quindi Aurelio De Laurentiis, con il mio Napoli che ripartì dalla C col nome di Napoli Soccer. Ma mai, mai ho abbandonato gli azzurri. Le partite del Napoli venivano comunque trasmesse da Sky, e addirittura dalla piattaforma streaming di Alice Telecom che ti faceva pagare le partite singolarmente in bolletta; che tempi!
Si partì con Napoli-Cittadella 3-3: inizia l'era del Napoli di De Laurentiis nel Girone B della Serie C1. 
Si è arrivati a Udinese-Napoli 1-1: il Napoli è per la terza volta Campione d'Italia!

SCARAMANZIA
Il tifoso napoletano (ma non solo, possiamo affermarlo con una certa sicurezza) è notoriamente scaramantico. E io lo sono sempre stato. Fino all'anno scorso, neanche mi azzardavo a nominare quella parolina, neanche dopo la vittoria a Torino contro la Juventus del 2018 prima del grande furto. 
Quest'anno è stato diverso. Chiuso il mercato, sentivo che la squadra era forte, quadrata, compatta. Senza senatori e capetti (una delle vere svolte), sentivo davvero che avremmo potuto fare bene: anzi, sentivo che avremmo vinto lo Scudetto, anche se non riuscivo ancora a dirlo a voce forte. Poi è cominciato il campionato, e dopo poche giornate, in barba alla scaramanzia, quella parola ho cominciato a pronunciarla senza paura, a voce alta. E conservo ancora un mio messaggio vocale in un gruppo WhatsApp con una coppia di amici datato 19 ottobre 2022, il giorno del mio compleanno, in cui affermavo che quello era l'anno buono, con mia moglie che subito si affrettava a puntualizzare: "Guido si sta trasformando in suo padre (effettivamente spesso troppo ottimista), anche lui lo dice ogni anno, ma poi... Davide (presente nel gruppo) grattati anche tu va". Ma io, subito con un vocale, parole testuali: "No, no vabbè... io l'ho detto appena si è chiuso il mercato. Ho visto la squadra e ho detto: siamo i più forti, vinciamo lo Scudetto quest'anno. E lo riconfermo, che te devo dì! Poi ci proveranno in tutti i modi a fermarci, va bene... però: per me siamo i più forti [...] non ci sono ci sono cavoli".
Era il 19 ottobre del 2022, ben quasi 8 mesi prima della fine del campionato, e io ero sicuro che il Napoli avrebbe vinto lo Scudetto. Ma per vincerlo davvero, contro tutto e tutti, avrebbe dovuto farlo soltanto in un modo: stravincendolo, relegando a spettatori marginali i vari Orsato e compagnia bella.
E l'abbiamo fatto.

DUE CAMPIONATI
E l'abbiamo fatto praticamente già a gennaio. Non c'è stata storia. Dopo il Mondiale sarebbe cominciato un altro, un nuovo campionato, dicevano tutti. Bene: abbiamo stravinto anche quello.
Il campionato italiano fa cagare e le avversarie fanno pietà, dicono in molti. Allora mettetevi un po' d'accordo, perché quando gonfiate il petto dicendo che il calcio italiano non è più quello debole di un tempo visto che abbiamo portato 5 squadre nelle semifinali di tutte le competizioni europee, automaticamente non siete più credibili.

NOTTI MAGICHE
E in tutto ciò individuo 3 notti magiche che a mio parere ci hanno cucito sul petto i tre colori dello Scudetto...
Tre? Sì, tre... ma ne potrei aggiungere anche altre, perché, in barba ai detrattori, è la verità quando diciamo che questo Scudetto lo stiamo festeggiando da mesi! E si è goduto come non mai, ragazzi!
Ma torniamo alle mie 3 notti magiche:
La prima è stata quella contro l'Atalanta a Napoli, dopo la sconfitta contro la Lazio che aveva aizzato (o forse rianimato) giornalisti (si fa per dire) e antinapoli, facendogli addirittura sperare che il campionato si potesse riaprire. Il gol capolavoro di Khvicha Kvaratskhelia li ha rimessi tutti a posto, e ricordo poche volte di una mia esultanza così esagerata...

Altra esultanza esagerata, in cui credo di aver svegliato tutto il palazzo, è arrivata nella seconda notte magica di questo straordinario campionato, e cioè quella dopo aver visto Giacomino Jack Raspadori spedirla al volo in fondo alla rete in Juventus-Napoli 0-1 nei minuti di recupero. Con Quadrado che dopo il tuffo in area stava ancora aspettando di ricevere i voti dalla giuria di esperti, la goduria è stata doppia nel vedere Jack tutto solo coordinarsi e buttarla dentro proprio grazie all'assenza in quella zona del tuffatore olimpionico colombiano. Godimento allo stato puro...

E arriviamo alla terza, scontatissima notte magica: il 4 maggio 2023, Udinese-Napoli 1-1. Il Napoli è matematicamente CAMPIONE D'ITALIA con 5 giornate d'anticipo(!) grazie al gol di Victor Osimhen, uno che alla domanda di quale fosse il gol più bello fatto fino a quel momento aveva sempre risposto: quello che regalerà lo Scudetto al Napoli. Ed è arrivato. Grazie Victor!
Ed è arrivato in una notte di quasi luna piena, a illuminare i festeggiamenti di tutta Napoli e di tutti noi tifosi sparsi per l'Italia e per il mondo. Una notte indimenticabile, sveglio fin quasi all'alba nonostante la sveglia puntata e il giorno di lavoro alle porte. Ma non esistono stanchezza e sonno quando si festeggia una simile impresa...

PS. Un pensiero va ai tifosi della Salernitana: potevano in qualche modo entrare nella storia, venendo ricordati come la squadra contro cui il Napoli ha conquistato il suo terzo Scudetto (spetterà all'Udinese). Hanno invece festeggiato il nulla cosmico. Tra qualche tempo torneranno in Serie B, e la maggior parte di loro tornerà a tifare per Juventus, Milan, Inter e... sì, anche Napoli. Nulla contro la Salernitana come squadra, che a Napoli ha giocato come doveva, non rubando nulla e addirittura sprecando un'occasione d'oro per vincerla. Nulla contro i tifosi che hanno gioito del punto salvezza conquistato contro i Campioni d'Italia. Tutto, tutto contro quei disagiati che hanno sfilato, sparato botti, urlato e sbraitato per averci rovinato la festa. Ma rovinato cosa? Ma avete visto il dopo Napoli-Fiorentina? Uno spettacolo del genere è stato possibile metterlo su in quel modo anche grazie al gol di Dia...
Quindi, sì... grazie anche a voi.
E vogliamo ricordarvi così:

FESTEGGIAMENTI
Esagerati? Sì! e ancora ! Quello che si è visto dopo la partita contro la Fiorentina resterà nella storia. Una splendida vetrina non soltanto per Napoli, ma per l'Italia intera. Dopo le quattro bandiere in croce dei tifosi juventini durante i loro ultimi Scudetti, vedere finalmente festeggiare come si deve la vittoria di uno Scudetto è stato un vero e proprio spettacolo!

E a proposito di rosiconi e invidia da vera festa Scudetto:


Poteva mai mancare la genialità nella risposta dei napoletani?


E chest'è!

VINCERE AL SUD

Sulla vittoria del Napoli come riscatto sociale di una città, c'è da dire che ovviamente, rispetto agli anni '80 e '90, le cose sono cambiate. Molto. Napoli ormai è una città che non ha bisogno di alcun riscatto. Semmai ci sarebbe da valorizzare ancor di più una delle città più belle e vive del mondo, e anche questo Scudetto contribuirà in qualche modo a farlo.
Una vittoria del Sud? Direi più che altro un'interruzione, una boccata d'aria, rispetto alle ormai noiose vittorie del Nord. Niente di più. Perché in fatto di solidarietà meridionale c'è poco da dire (vedi Salerno): a Lecce, come a Reggio Calabria o a Palermo (ma non a Catania! Vi aspettiamo in A!), poco importa se lo Scudetto lo vince il Napoli piuttosto che l'Inter. Anzi, sicuramente nelle città citate si troveranno più tifosi interisti, milanisti e juventini che napoletani. Ma una cosa è certa: vincere un campionato da Roma, anzi, da Firenze in giù, è davvero un'impresa titanica. E ce lo dimostra la storia....

PRO VERCELLI

Storia che ci dice anche la Pro Vercelli di Scudetti ne ha vinti 7, non come quegli stronzi del Napoli che ne hanno vinti soltanto 3! Il web è pieno di riferimenti a 'sti cazzo di 7 Scudetti della Pro Vercelli nel campionato delle risaie con le mondine capoultrà (questo non lo dite, eh?!), e questo fa capire il grado di frustrazione che uno Scudetto al Napoli può provocare in certi soggetti. Insomma, io immagino verosimilmente che questi tizi, mentre stanno lì a pubblicare un qualsiasi meme riferito ai "7Scudetti della Pro Vercelli!!!! Voi SOLO3!!!!!!!!! Mutii AHAHAHAH", si diranno tra loro cose del tipo: "Eh, ma vuoi mettere essere un tifoso della Pro Vercelli? Cazzo, hanno vinto 7 Scudetti! Fossi tifoso della Pro Vercelli di certo non mi sognerei neanche lontanamente di invidiare un tifoso del Napoli! Oh, di Scudetti ne hanno vinti solo 3! Solo 3! Sì, sì... mille volte meglio essere tifoso della Pro Vercelli! Poveri napoletani!".


DROGA E MONETINE
Altro tema molto caro ai partenofobici, in particolar modo a quelli juventini, è... "Gambionato Falzato!!!!!!"
Peccato che i 5 babà al Maradona glieli abbiamo confezionati e serviti con la crema e l'amarena prima della penalizzazione, e al di là dei punti in più o in meno che gli daranno, fossi juventino mi sentirei un miracolato nel ritrovarmi comunque lassù nonostante il (non) gioco espresso, ringraziando ogni santo giorno il culo di Acciughina. 
E dopo il Campionato Falsato vinto quest'anno (ma ci mancherebbe!), a questa gente piace sempre tirare in ballo anche altre storielle (e ci mancherebbe pure questo!) sugli altri 2 Scudetti vinti dal Napoli. Nell'ordine:
- Il primo: lo avete vinto grazie a un drogato!
- Il secondo: lo avete vinto grazie a una monetina!
Peccato che mi tocca sempre ricordare a questa gente due piccoli particolari. Nell'ordine:
- Il primo: se Maradona non si fosse drogato, di Scudetti ne avremmo vinti di più, perché la droga per Diego è sempre stata un limite, un handicap, e non un aiuto. Ma capisco che gente che arriva ad affermare cose del genere difficilmente riuscirà a capire il perché.
- Il secondo: il Napoli a Bergamo aveva pareggiato, quindi preso 1 punto. Uno. Ok? La vittoria a tavolino per 3-0 ha dunque regalato al Napoli un punto in più (la vittoria all'epoca valeva 2 punti). Uno in più. Ok? Il Napoli ha vinto poi il Campionato per 2 punti. Due. Sapete fare due conti? Che domande: probabilmente no. 

NAPUL3... I CAMPIONI SIAMO NOI
Uno dei post più lunghi del blog non potevo che dedicarlo allo Scudetto nel Napoli, a un evento tanto aspettato quanto goduto.
Sì, è stato bellissimo. Anzi, lo è tuttora... perché ancora non abbiamo finito!
FORZA NAPOLI SEMPRE!


E questa vittoria è dedicata a mio figlio Lorenzo, tra l'altro un vero e proprio portafortuna calcistico!
Quando era in pancia, un paio di mesi prima di nascere, abbiamo vinto l'Europeo. 
Ad 1 anno e 8 mesi (li ha compiti il 5 maggio!)... abbiamo vinto lo Scudetto!
Niente male Lorè!

3 commenti:

  1. Ebbi già occasione di raccontartelo.. a Roccamonfina andavamo a Settembre, da Scauri, a raccogliere castagne.. che ricordi!! ..comunque dai.. scudetto strameritato.. peccato poi perché un City - Napoli di Champions sarebbe stato più probante.. spero solo che Guardiola non la consideri già vinta però.. sarebbe imperdonabile.. ;)

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    1. Sì, me l'avevi detto infatti! 😊 Ora le cose sono un po' cambiate con le castagne, ma pian piano sembra che le cose si stiano sistemando...
      Beh, sinceramente con City-Napoli non ci sarebbe stata partita. Non siamo abituati a certi incontri. L'Inter non lo so... come dici anche tu, Guardiola farebbe molto bene a non sottovalutare l'impegno...

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  2. Scasa il ritardo ma essendomi rotto il polso sto pian piano recuperando!😅
    Sì, vittorie a dir poco fondamentali queste, e quella col Lecce è stata davvero soffertissima e probabilmente quella che ci ha fatto capire che ormai era davvero fatta! Forza Napoli Sempre!

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