Dopo aver apprezzato, e molto, i libri della Trilogia del Passato della Terra (o del Problema dei Tre Corpi), ero davvero curioso di vedere l'adattamento dell'opera di Liu Cixin nella nuova Serie TV targata Netflix. La storia di "Il Problema dei 3 Corpi" parte dalla Rivoluzione Culturale cinese per arrivare ai giorni nostri, raccontandoci del contatto tra noi terrestri e una razza aliena lontana circa 4 anni luce, e di tutti i risvolti scientifici, psicologici e sociali che questo contatto porterà. Una singola decisione di un singolo essere umano sembrerà dunque cambiare le sorti dell'umanità intera; e non solo.
Si partirà poi proprio dal problema citato nel titolo, che sarà in definitiva il vero evento scatenante di tutta la storia, un problema scientifico reale che mette in crisi da anni astronomi e fisici di tutto il mondo...
Siamo di fronte quindi a una storia di fantascienza di un certo livello. Se in questa prima stagione la narrazione è comunque alla portata di tutti, questo iniziale vantaggio a mio parere va poi a compromettere alcuni aspetti (molto importanti) della trilogia di Liu Cixin. Insomma, è ovvio e comprensibile che riportare fedelmente tutto ciò che ci è raccontato nei tre libri dello scrittore cinese sarebbe stato quasi impossibile, vista la complessità di alcuni (anche lunghi) passaggi; ma è altrettanto ovvio che semplificando il tutto, per adattarlo a una Serie TV fruibile dalla gran parte del pubblico, svilisce alcune grandi e geniali trovate, se non addirittura il senso di alcune scelte e alcuni passaggi che andremo a vedere nella Serie. Tutto potrebbe quindi sembrare, soprattutto agli occhi chi non ha letto i libri, troppo fantasioso e poco credibile, per non dire, a volte, del tutto incomprensibile. Ma tant'è.
La Serie TV va comunque vista perché è ben girata, fedele nel possibile (come appena detto) alla storia originale (anche se nel finale di stagione si anticipa di molto qualcosa), e molto interessante e intrigante anche agli occhi di chi non si è mai approcciato a questo tipo di storie. La domanda che mi sono posto alla fine di questa prima stagione, però, è soltanto una: come verrà adattata televisivamente la restante, corposa e ancora più complessa parte della storia? Senza fare alcuno spoiler, stiamo parlando di tanta, tanta roba ragazzi... e andremo decisamente oltre. Ma davvero oltre, sia nel tempo che nella complessità della storia in sé.
Sono quindi molto curioso di capire come verrà adattato il resto. E se avete voglia di sapere prima (non ho idea di quando arriverà la seconda ed eventualmente la terza stagione) di cosa sto parlando, non vi resta che recuperare la Trilogia di Liu Cixin, disponibile anche in un unico volume edito dalla Mondadori.
VOTO (da 1 a 5): 📺📺📺📺 - Il Cosmo è una Foresta Oscura
A me una serie che "svilisce alcune grandi e geniali trovate" "semplificando il tutto per adattarlo ad una serie tv" e nonostante questo "sembrare del tutto incompresibile" va da se che mi attira decisamente poco.. ;)
RispondiEliminaEh Franco... impossibile spiegare bene ciò che si mostra e si racconta in 8 episodi. La storia è davvero complessa. Ma se non si è letta la trilogia, devo dirti che in fin dei conti la serie risulta godibile se non stai lì a chiederti un po' di cose. Io devo ammettere di essere molto influenzato dai libri, perché come detto alcune cose lì sono spiegate bene, qui, per forza di cose, no...
EliminaMa non posso escludere che se non avessi letto i libri magari mi sarebbe piaciuta senza chissà quali riserve...
Ho letto la trilogia e visto la serie.
RispondiEliminaAl di là dell'oggettiva difficoltà nel mettere in Tv qualcosa di assolutamente geniale e incredibile come la trilogia di Cixin Liu, riconosco che - a grandi linee - è abbastanza riuscita (ma credo che si sarebbe potuto fare molto di meglio).
Per aver letto, come dicevo, la trilogia, devo però dire che molti risvolti non sono - nella serie - ben comprensibili e credo che alcune forzature e personaggi avrebbero potuto essere ben più aderenti al romanzo (e non sarebbe stato male).
Confesso che - a mio parere - il personaggio meglio riuscito è Wade, che appare com'è nel romanzo: lucido, a volte spietato, a volte elastico, ma senza mai perdere di vista l'obiettivo principale: la salvezza del genere umano. Potrebbe sembrare uno che fa la parte del cattivo, a volte perfino crudele, me i suoi atteggiamenti non sono mai - come nel romanzo - fini a se stessi o privi di scopo. sotto questo aspetto dico che il Wade della serie è proprio il Wade del romanzo.
Sotto l'aspetto visivo - visti i progressi nel settore - mi sarei aspettato di meglio, pur riconoscendo una sostanziale aderenza al romanzo.
diciamo che un 6 1/2 lo concedo volentieri.
Tutto sommato sono curioso di vedere il seguito, sperando che sia all'altezza dello scritto.
Ciao
Gabriele
Ciao Gabriele, mi trovi assolutamente d'accordo: come ho scritto, se si è letta la trilogia alcune cose riportate in questa serie sembrano buttate lì senza chissà quali basi...
EliminaSu Wade poco da aggiungere: personaggio riuscitissimo anche se, devo ammetterlo, mi è stato un po' difficile non pensare a Ser Davos ogni volta che lo vedevo 😅
Sul seguito... eh, lo vedo davvero complicato un adattamento fedele in certi passaggi. Vedremo!