Ho visto tutti e tre i film di Ari Aster, e (so di andare controcorrente, con buona pace dei critici visto che io critico non sono e di cinema non capisco nulla) per me è stato un crescendo: un mediocre "Hereditary" (no, non è piaciuto), un più che buono "Midsommar", e adesso un ottimo "Beau ha paura". Il film ci accompagna nel viaggio surreale e complicato del povero Beau, un uomo (ancora una volta un grande Joaquin Phoenix) che, come ci dice a chiare lettere il titolo, ha paura. Sì, ha paura di tante cose, il buon Beau, paranoico, insicuro, immaturo, e che, come se non bastasse, dovrà fare i conti con una tragedia familiare che lo farà sprofondare ancor di più nella paranoia...
Ottimo film, dicevo, anche se c'è da sottolineare un grande, enorme difetto che farà la differenza tra chi lo amerà e chi lo odierà: la lunghezza. Dai... tre ore sono obiettivamente troppe per un film già non facile di suo (qualcuno l'ha detto che non è per tutti?). Molto buona la prima parte, che ci presenta e ci fa capire il protagonista (che oscurerà tutti gli altri), prigioniero di una città difficile da inquadrare (volutamente) anche per noi semplici spettatori.
Arriva poi una parte centrale che, seppur per certi versi interessante, appesantisce tutto il film, che poi si riprende nella parte finale, anche grazie a un vero e proprio colpo di scena.
Parlavo prima della differenza di critiche che questo film provocherà tra gli spettatori: amore e odio. Chi lo odierà di sicuro, però, sarà quella parte di pubblico che si approccerà a quest'opera con l'idea malsana dettata da alcune "schede", non capisco in base a quale assurda logica, che questo sia un film horror. Ok, io di solito rompo parecchio le palle su questa cosa, perché credo di avere una soglia dell'orrore parecchio alta; qui però siamo alla follia più totale. Che il catalogatore di turno l'abbia etichettato come horror perché nel titolo c'è la parolina "paura"? Oh, tutto è possibile nel magico mondo del Cinema...
Dunque, miei cari, se avete intenzione di guardarvi un horror, questo semplicemente non lo è. Per niente.
Ottima la fotografia, locandina forse un po' fuorviante (e ci piace così), a me questo surreale viaggio nel disagio di Beau è piaciuto parecchio!
VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿🍿 - Forza Beau!
Interessantissimo e originale, ma non l'ho apprezzato come avrei voluto, forse anche a causa di quella pesantissima parte centrale che nomini.
RispondiEliminaSì, davvero un peccato... sarebbe bastato poco!
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