Dune (Parte Uno e Parte Due)

Un mesetto fa, in vista dell'uscita del secondo capitolo, ho recuperato "Dune - Parte Uno", per poter poi vedere la seconda parte al Cinema. E ne è valsa la pena.

Le due opere di Denis Villeneuve sono (per il momento) un unico, enorme film di più di 5 ore. La storia, ovviamente, è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Frank Herbert, e ci porta molto, molto lontano, sia nel tempo che nello spazio. Il pianeta desertico Arrakis, noto anche come Dune, è un posticino decisamente importante nel panorama galattico, visto che tra le sue sabbie si cela la cosa più preziosa dell'universo, la "Spezia", una sostanza psichedelica in forma di polvere scintillante che conferisce enormi capacità mentali e rende possibile l'utilizzo delle macchine per il viaggio interstellare. Ecco allora che la scelta dell'Imperatore di affidare il controllo del pianeta alla famiglia Atreides scatenerà conseguenze devastanti...

Mea culpa: non ho mai letto il romanzo di Frank Herbert (ma sto recuperando), anche se sono stato sempre affascinato da questo mondo fin dalla prima visione del "Dune" di David Lynch. Un film odiato dal regista stesso, ma che tra un passaggio televisivo e l'altro credo di aver visto almeno tre volte.

Qui, c'è da ammetterlo, siamo a un livello decisamente superiore a quello di Lynch (sento già qualcuno pensare ridacchiando: "Non che ci volesse poi tanto"). Se la storia in sé non si presta a ritmi serrati, l'ambientazione in un'opera del genere è tutto: è infatti il pianeta Arrakis l'assoluto protagonista dei due film di Villeneuve. E il regista ce lo mostra, ce lo fa vivere magistralmente. Alcune sequenze sono davvero pazzesche, da stropicciarsi gli occhi. E se da una parte c'è da dire che su Arrakis, in fondo, non ci sia poi tanto da vedere a parte la sabbia (e i Vermoni), dall'altra è chiaro che se tutto ciò è così affascinante e coinvolgente il merito è tutto del regista. 

Non avendo letto il romanzo, ammetto di aver fatto un po' fatica inizialmente a orientarmi tra i vari nomi e i vari personaggi. Nessuna fatica, invece, nel ritrovarmi rapito dal mondo, o dai mondi, (ri)creati da Herbert e messi in scena da Villeneuve. Tanto che, azzardo di brutto, penso che non sia stato in fondo proprio un male aver cominciato a calarmi veramente in questo mondo prima visivamente, con i film, e poi mentalmente, con il libro che sto leggendo in questo momento. Ma questo lo capirò davvero solo a romanzo ultimato.

E a proposito di ultimare: i film vanno visti entrambi, in sequenza e, se possibile, in maratona. Non fate passare troppo tempo dalla visione del primo dal secondo; anche perché la fine del primo non è la fine di una vera e propria parte 1, ma, piuttosto, di un vero e proprio primo tempo, in cui nulla è chiuso, neanche lontanamente. 

E il finale della seconda parte? Devo ammettere che un po' di delusione c'è stata. Ma non vi dirò altro. 
Davvero bella e di grande effetto, come c'era da aspettarsi, la colonna sonora di Hans Zimmer.

Buona visione, allora, e non esagerate con la Spezia.

VOTO (da 1 a 5): 🍿🍿🍿🍿 - Una Spezia per Domarli