La prima volta che ho assistito al "Nomadincontro" avevo poco più di 18 anni. Partii da casa, dalla provincia di Caserta, insieme a quello che un tempo era un amico, un buon amico. Cambiammo treno a Roma, e incontrai quelli che poi sarebbero diventati due ottimi amici. Da lì quindi partimmo in quattro, destinazione... un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia chiamato Novellara, patria e cuore di un gruppo storico: i Nomadi.
All'epoca non era semplice seguire un gruppo come i Nomadi. Oltre al fatto che molti non riuscivano a capire come potessero piacere a un diciottenne, erano i tempi dei veri albori di internet, e trovare informazioni e altro per una band non certo amatissima dal circuito televisivo nazionale, non era affatto semplice (al massimo si vedevano a Help o al RobyBar di Red Ronnie).
Chi conosce davvero i Nomadi sa di che gruppo stiamo parlando. No, non si tratta di qualcosa di simile all'Equipe 84 o i Cugini di Campagna. Stiamo parlando di un gruppo che da sempre si è distinto, per la musica e i contenuti, da tutte le altre band nate nei magici anni '60.
Li scoprii per caso, in un pomeriggio d'autunno del '94, ascoltando una musicassetta (che nostalgia...) dal titolo che mi colpì subito: "Contro". Non ricordo bene quando e come l'acquistai... era di quelle pirata, delle mitiche "Mixed by Erry" che chi come me è cresciuto in Campania sicuramente conoscerà. Quando il nastro cominciò a girare, mi resi immediatamente conto che l'idea che mi ero fatto dei Nomadi (e che si erano fatti e si fanno ancora molti) era totalmente sbagliata: non stavo ascoltando un gruppo vecchio, che piazzava la parola amore almeno due, tre volte a strofa. Stavo ascoltando un gruppo che raccontava qualcosa, qualcosa di interessante: guerra, disagi personali, prese di posizione contro ciò che non va, droga... insomma, a poco più di 14 anni mi si aprì un mondo, un nuovo mondo di Musica.
Da allora iniziai ad amare sempre di più questo gruppo così controcorrente, così vicino alle mie idee, così segnato dalla sua storia da farla sembrare un romanzo, pieno di passione, avventure, tragedie, morti e rinascite. La storia dei Nomadi... che vi consiglio vivamente di scoprire, perché, ve lo assicuro, i Nomadi non sono "Io vagabondo" o "Un pugno di sabbia"; almeno non soltanto.
Un mio grande rammarico è stato quello di non aver conosciuto il leader e fondatore (insieme a Beppe Carletti, tutt'ora al timone del gruppo), il grande Augusto Daolio, scomparso nell'ottobre del 1992, pochi mesi dopo la scomparsa del giovane bassista del gruppo, Dante Pergreffi. Parlavo infatti di grandi tragedie e di morti... ma anche di rinascita, quella che il gruppo ha visto subito, nel 1993. Tutti li davano per finiti. Beppe è riuscito a compiere un vero e proprio miracolo. Il gruppo non soltanto non è finito, ma ha attirato ancora più pubblico, conquistando sempre di più giovani e giovanissimi, fino a raggiungere livelli di vero e proprio successo discografico (Nomadi 40 del 2003 ha venduto tantissimo, raggiungendo anche il primo posto in classifica).
Alla fine del 2011, i Nomadi affrontano un'altra perdita, per fortuna soltanto artistica, stavolta. Danilo Sacco, che è riuscito nell'impresa non facile di farsi amare dal pubblico Nomade dopo la scomparsa di un leader carismatico come Augusto, abbandona il gruppo per intraprendere una carriera solista.
Il mese di gennaio del 2012 è il mese dei provini per cercare il sostituto, che viene svelato soltanto durante il classico appuntamento annuale del Nomadincontro, che si è svolto lo scorso week-end. Stavolta (come l'anno scorso) per me il viaggio è stato molto più breve: Modena-Novellara. Con me la mia compagna, Angela, e il mio grande amico, Plinio; ad entrambi ho trasmesso io la passione per i Nomadi, nel modo più semplice e diretto: portandoli a un loro concerto. Non conosco persona, infatti, che dopo aver assistito a un concerto dei Nomadi non ne sia rimasta affascinata e che, da quel giorno, non abbia cominciato a seguirli.
Nomadincontro 2012, quindi, l'appuntamento annuale per tutti i fans del gruppo di tutta Italia, due giorni di manifestazioni, presentazioni, ricordi, incontri, e doppio concerto. Durante questo straordinario evento, ogni anno si assegna il Tributo ad Augusto (voglio ricordare l'Associazione "Augusto per la vita", che aiuta la ricerca sul cancro); quest'anno il Tributo, arrivato alla sua ventesima edizione, è stato assegnato al maestro Franco Battiato (peccato che non si sia esibito in qualche canzone...). Un Nomadincontro che segna una nuova rinascita per i Nomadi, con l'arrivo di una nuova voce, che va a sostituire quella di Danilo. Si tratta dell'ex cantante dei Madaleine, Cristiano Turato. Davvero buona l'impressione che mi ha fatto: splendida voce, ottima personalità perché, c'è da dire, che non è affatto semplice andare a sostituire uno come Danilo e farlo presentandosi per la prima volta proprio a Novellara, la terra dei Nomadi, davanti a migliaia di fans.
Ottimo esordio, quindi, per Cristiano.
Al concerto di domenica, poi, il caso ha voluto che mi ritrovassi di fianco a un ragazzo che faceva parte di un Gruppo di Amici Nomadi col quale avevo scambiato qualche tweet la sera prima (ci seguivamo a vicenda, senza conoscerci); ci chiedono di fargli una foto, ne fanno una a noi... e poi ci dicono che per la foto basta andare su internet e cercare "Abruzzo Nomade". Non mi serve cercarli... li "conoscevo" già.
Poi...
Poi noi, il solito giro per il paese, la crepes alla Nutella, il saluto ad Augusto, l'Irish Pub... piccoli riti che ci fanno sembrare che il tempo non sia passato mai.
Un altro fantastico week-end nomade passato insieme.
Da quel 1999, l'anno del mio primo Nomadincontro, sono passati ben 13 anni. Lo spirito dello scorso week-end è stato lo stesso.
Sempre Nomadi.
"Sangue al Cuore", l'esordio assoluto di Cristiano Turato come Voce dei Nomadi:
Nonostate sia la tua storia, nel leggerla provo una sorta di commozione... E non solo perché faccio parte anche io d'un angolino, ma perchè vedo passarmi davanti la storia d'un amico e di tanti ragazzi appassionati, d'un gruppo fantastico che sta vivendo una nuova rinascita, di una favola che fa parte della realtà che ci fa sentire vivi, descritta da una splendida persona.
RispondiEliminaMa che film la vita!!
A presto amico! ;-)
Eh no, così mi fai quasi commuovere, Tuostu! :-)
RispondiEliminaE certo che è anche la TUA storia, perché lo sai, vivere certe avventure con veri amici è tutta un'altra cosa! Anche il primo Novellara con te... chi lo scorda! Ci siamo anche scolati un intero frigobar ingenui ingenui... ahahahah
Grazie mille Pli, sei davvero un grande... e una splendida persona anche tu! E poi... che dire, in poche righe hai scritto davvero tutto!
A presto!
Il Viaggio Continua... ;-)