Vabbè, ci abbiamo provato.
Non posso non scrivere qualche riga per una delle mie grandi passioni: la Maglia Azzurra.
Il Napoli è fuori dalla Champions. Dopo aver superato un girone di ferro, eliminando i milionari del Manchester City e arrivando a soli due punti da quello che sembrava l'invincibile Bayern Monaco, ci siamo fermati a Londra, davanti all'ostacolo più abbordabile dei tre: il Chelsea. Vittoria per 3-1 all'andata; sconfitta per 3-1 al ritorno... ma si va ai supplementari. Ed ecco allora che arriva il quarto goal, quello che ti butta fuori. È il calcio.
Seguo il Napoli da sempre, da quando ascoltavo alla radio le partite con Maradona. Ricordo i festeggiamenti per il primo Scudetto, qualche partita al San Paolo con l'ultimo Diego. Anni di abbonamenti ai distinti allo stadio, dove io, mio padre e un paio di suoi amici andavamo ogni due domeniche, partendo da Roccamonfina con una Fiat Regata Diesel, facendoci chilometri e chilometri per seguire la nostra squadra. Lo stereo tolto dalla macchina e portato come una borsetta sugli spalti. I goal, le vittorie, le sconfitte. Le sconfitte che, col passare del tempo, si facevano sempre più frequenti, fino al terribile anno della retrocessione in Serie B. Sì, io c'ero... e dopo un Napoli-Parma 0-4 giurai a me stesso di non metter più piede allo Stadio, uno Stadio che vedevo per la prima volta nel suo aspetto più violento, messo a ferro e fuoco dai soliti noti. Ricordo ancora quando partimmo, quella domenica, per lasciare lo stadio. Uno sguardo dietro, dal lunotto: il fumo che si alzava dal San Paolo, le sirene delle ambulanze e della polizia. Ricordo perfettamente la frase di uno degli amici di mio padre, che dopo la visione di quel tetro spettacolo esclamò, all'improvviso: "Occia a ninna... a zoccola non s'addorme!". Conosco benissimo il dialetto del mio paese... ma non ho mai capito cosa volesse dire esattamente quella frase. Una frase ascoltata più volte esclamata anche dai miei nonni, in situazioni di sorpresa (ecco, il senso è quello: Sorpresa). Poi, quando arriva la domanda: "Ma cosa vuol dire sta frase?". La risposta è sempre la stessa: "Eh, che vuol dire... vuol dire Occia a ninna, a zoccola non s'addorme!". Ok...
Ma parlavamo del Napoli e del mio giuramento a non metter più piede al San Paolo: due domeniche dopo ero di nuovo sugli spalti. Arrivò la retrocessione. Poi un altro anno di B e finalmente la risalita. Ritorno in A con io che vengo spedito a fare il militare prima a Firenze, poi a Roma. E a fine campionato mi ritrovo sul monitor del computer della mia scrivania (ero Furiere e Autista) un foglietto con su scritto, in azzurro, "NAPOLI SERIE B". Gentilissimi due dei miei colleghi di Fureria... romanisti. Sì, si era tornati in B. E mentre a Roma si festeggiava lo Scudetto, io facevo i conti con la nuova retrocessione, una retrocessione che avrebbe portato il Napoli negli anni più bui della sua storia, culminati con il fallimento del 2004.
Ma dalle ceneri l'Araba Fenice Azzurra è risorta. Alla grande.
Il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis parte dalla C e, nel giro di pochi anni, porta il Napoli da Lanciano a Londra.
Ho sempre esultato per i goal del Napoli, dai primi dell'era di De Laurentiis contro il Cittadella a quello di stasera, a Londra, che ci ha dato la speranza e l'illusione di poter scrivere ancora un'altra grandissima pagina di storia.
Ma la Storia è fatta anche di sconfitte, e questa sera, dunque, un'altra pagina l'abbiamo comunque scritta. Una pagina amara, ma importante. Passa il Chelsea, passa l'esperienza e la forza fisica. Si ferma il Napoli, grinta e cuore.
Stasera non mi metterò a leggere i vari commenti in giro. Mi dà enormemente fastidio l'anti-sportività. Ancor di più la stupidità. Ieri ho tifato Inter come una settimana fa ho tifato Milan. Domani tiferò Udinese. In Europa tifo per le squadre italiane. Del resto... io ho sempre gioito per le vittorie della mia squadra (e delle squadre del mio Paese quando giocano in Europa). Chi gioisce per le sconfitte degli altri... credo si commenti da solo.
Concludo con un GRAZIE a questa straordinaria squadra, che nell'avventura della Champions mi ha fatto divertire ed esultare, e mi ha regalato emozioni indescrivibili...
È stato bellissimo...
Forza Napoli.
hai completamente ragione.
RispondiEliminacomunque grande Napoli lo stesso.
ciao ciao
emme
Ah beh, sempre Grande Napoli ;-)
RispondiEliminaCiao!