Arriva il primo Messaggio In Bottiglia sull'Isola: "Il Senso della Vita secondo Bersani".
Scrissi questa piccola storia per la partecipazione a un concorso indetto dalla rivista satirica "Il Male". Erano i giorni delle dimissioni di Berlusconi e dell'avvento di Monti. Oggi, visto le disavventure del povero Segretario del PD anche in Sicilia (guarda caso, un'Isola...), il piccolo racconto è arrivato su questa Isola, in una bottiglia di vetro color verde speranza.
Dai Pierluigi, non mollare... e continua a cercare il tuo Senso della Vita che, sappiamo, si avvicina più o meno a questo...
Il Senso della Vita secondo Bersani
Il
Segretario del PD, distrutto, ogni mattina si alza e, guardandosi allo
specchio, prova: “Monti shi deve
dimettere!”. Ma no, non è la stessa cosa. Il grigiore della sua pelle
diventa ancor più grigio, e il pensiero, il ricordo, va a lui... a Silvio:
“Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita immorale,
quando indennità splendea
nei capelli tuoi splendenti e fuggitivi,
e tu, lieto e penoso, il limitare
di dittatur salivi?”
Recita
Bersani, recita osservando il suo faccione allo specchio, quel suo sguardo
orfano ormai dei giorni passati al suo banco, lì, sempre con ardore a chiedere:
“Berlusconi shi deve dimettere!”.
Ecco,
questo, probabilmente, è il senso della vita. Il senso della vita secondo Pierluigi.
Quattro parole, quattro semplici parole che ti rendono vivo, attivo, militante.
Quattro parole che avrebbe voluto ripetere, con orgoglio, anche seduto sulla
poltrona della foto-intervista di Bonolis quando questo, dopo un secondo di silenzio, gli avrebbe chiesto:
“Bersani... qual è il suo senso della vita?”.
Ma quando quelle quattro parole
diventano realtà, in un sabato sera all’apparenza festivo, gioioso, il mondo
crolla. Cosa avrebbe fatto se, con tempismo diabolico, proprio in questi giorni
Bonolis l’avesse chiamato e gli avesse proposto una foto-intervista per la
prossima edizione del Senso della Vita?
Bersani,
sempre più disperato, si chiede, a quel punto, quale sia il suo nuovo senso
della vita: andare alle elezioni? Per carità di Dio... dovesse vincere non
saprebbe che fare! O forse sì... vediamo: “Bersani
shi deve dimettere!”. No, cazzo! Non funziona...
E
allora? Affidare la barca che affonda a Monti e, dopo un primo, timido
appoggio, provare a ritornare all’attacco: “Monti
shi deve dimettere!”. No... non funziona neanche questo. Troppo moscio,
troppo pacato, troppo... nonberlusconi!
Ma una
voce gli sussurra qualcosa, lì, dentro il suo testone lucido. Sembra la voce
gracchiante di Vespa in preda a un orgasmo da plastico avetriano: “E se quel Monti si deve dimettere funzionasse
e, sì, facesse in modo che lì al centro del Parlamento tornasse a sedersi lui,
l’unico, il solo... Silvio?!”
Bersani,
allo specchio, accenna un sorriso. “Monti
shi deve dimettere!”. Lo esclama con la forza di chi sa che quella non è
una semplice richiesta di dimissioni, ma un richiamo, un richiamo al ritorno di
quell’uomo, odiato e amato, quell’uomo che ha fatto sì che il suo Partito
avesse qualcosa contro cui combattere e, in definitiva, qualcosa che lo
aiutasse a tener compatto il gruppo.
E
allora che sia! “Monti shi deve
dimettere! Monti shi deve dimettere! Monti shi deve dimettere!”. E che si
torni presto, prestissimo al caro, vecchio e unico punto cruciale del programma
PD: “Berlusconi shi deve dimettere!”.
Insomma, il Senso della Vita secondo Bersani.
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