martedì 6 marzo 2012

MIB: Il Senso della Vita secondo Bersani

Arriva il primo Messaggio In Bottiglia sull'Isola: "Il Senso della Vita secondo Bersani".
Scrissi questa piccola storia per la partecipazione a un concorso indetto dalla rivista satirica "Il Male".  Erano i giorni delle dimissioni di Berlusconi e dell'avvento di Monti. Oggi, visto le disavventure del povero Segretario del PD anche in Sicilia (guarda caso, un'Isola...), il piccolo racconto è arrivato su questa Isola, in una bottiglia di vetro color verde speranza. 
Dai Pierluigi, non mollare... e continua a cercare il tuo Senso della Vita che, sappiamo, si avvicina più o meno a questo...
Il Senso della Vita secondo Bersani
Il Segretario del PD, distrutto, ogni mattina si alza e, guardandosi allo specchio, prova: “Monti shi deve dimettere!”. Ma no, non è la stessa cosa. Il grigiore della sua pelle diventa ancor più grigio, e il pensiero, il ricordo, va a lui... a Silvio:
“Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita immorale,
quando indennità splendea
nei capelli tuoi splendenti e fuggitivi,
e tu, lieto e penoso, il limitare
di dittatur salivi?”
Recita Bersani, recita osservando il suo faccione allo specchio, quel suo sguardo orfano ormai dei giorni passati al suo banco, lì, sempre con ardore a chiedere: “Berlusconi shi deve dimettere!”.
Ecco, questo, probabilmente, è il senso della vita. Il senso della vita secondo Pierluigi. Quattro parole, quattro semplici parole che ti rendono vivo, attivo, militante. Quattro parole che avrebbe voluto ripetere, con orgoglio, anche seduto sulla poltrona della foto-intervista di Bonolis quando questo, dopo un secondo di silenzio, gli avrebbe chiesto: “Bersani... qual è il suo senso della vita?”
Ma quando quelle quattro parole diventano realtà, in un sabato sera all’apparenza festivo, gioioso, il mondo crolla. Cosa avrebbe fatto se, con tempismo diabolico, proprio in questi giorni Bonolis l’avesse chiamato e gli avesse proposto una foto-intervista per la prossima edizione del Senso della Vita?
Bersani, sempre più disperato, si chiede, a quel punto, quale sia il suo nuovo senso della vita: andare alle elezioni? Per carità di Dio... dovesse vincere non saprebbe che fare! O forse sì... vediamo: “Bersani shi deve dimettere!”. No, cazzo! Non funziona...
E allora? Affidare la barca che affonda a Monti e, dopo un primo, timido appoggio, provare a ritornare all’attacco: “Monti shi deve dimettere!”. No... non funziona neanche questo. Troppo moscio, troppo pacato, troppo... nonberlusconi!
Ma una voce gli sussurra qualcosa, lì, dentro il suo testone lucido. Sembra la voce gracchiante di Vespa in preda a un orgasmo da plastico avetriano: “E se quel Monti si deve dimettere funzionasse e, sì, facesse in modo che lì al centro del Parlamento tornasse a sedersi lui, l’unico, il solo... Silvio?!”
Bersani, allo specchio, accenna un sorriso. “Monti shi deve dimettere!”. Lo esclama con la forza di chi sa che quella non è una semplice richiesta di dimissioni, ma un richiamo, un richiamo al ritorno di quell’uomo, odiato e amato, quell’uomo che ha fatto sì che il suo Partito avesse qualcosa contro cui combattere e, in definitiva, qualcosa che lo aiutasse a tener compatto il gruppo.
E allora che sia! “Monti shi deve dimettere! Monti shi deve dimettere! Monti shi deve dimettere!”. E che si torni presto, prestissimo al caro, vecchio e unico punto cruciale del programma PD: “Berlusconi shi deve dimettere!”
Insomma, il Senso della Vita secondo Bersani.

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