Questo libro mi fu consigliato da un certo Professor Vecchioni nel lontano 2006; seguivo il suo Corso di Scrittura Creativa e, parlando di stili di scrittura, ci consigliò questo particolarissimo testo di Raymond Queneau.
"Esercizi di Stile" parte da una storia semplice, semplicissima:
Il Narratore ci racconta di un tipo di circa ventisei anni con un cappello floscio, su un autobus, che si lamenta delle spinte di alcuni passeggeri. Appena nota un posto libero vi si butta, sedendosi. Il nostro Narratore lo incontrerà due ore più tardi, in strada. Il tizio stavolta è con un amico, che gli fa notare che al soprabito andrebbe aggiunto un bottone.
Sì, questa è la storia. Punto. E allora?
E allora ecco che partono ben 99 varianti di questo breve e banalissimo racconto di vita quotidiana. Troveremo quindi la versione "Arcobaleno", "Sogno", "Retrograda", "Lettera Ufficiale", "Comunicato Stampa", "Ingiurioso", "Gastronomico", "Zoologico"... e tante, tante altre.
L'idea è geniale, e una volta letto il libro verrà voglia anche a noi di provare a scrivere una breve storia in tante varianti. Tante come quelle contenute nel testo di Queneau, ma anche tante altre che potremmo benissimo inventarci noi...
Il testo originale è sempre presente nella pagina accanto alla traduzione - difficilissima, in questo caso - di Umberto Eco; se, infatti, in alcuni casi la traduzione del testo potrebbe sembrare semplice e diretta, in altri casi ciò non è potuto avvenire, costringendo addirittura Eco a eliminarne alcune a discapito di altre inventate da lui. Per anni, infatti, il libro dello scrittore francese era stato ritenuto intraducibile. Difficilissimo il compito di Eco, quindi, che ha ovviato in alcuni casi, come accennato, con invenzioni proprie: è accaduto, per esempio, nella versione "Volgare", in cui Eco ha tradotto il testo in... romanesco. E che dire della versione "Francesismi" che va a tradurre la "Italianismes" di Queneau? Spettacolare...
Il libro è davvero interessante e divertente (oltre alle già citate, riporto anche "Esclamazioni", "Dunque, cioè", "Vero?"), e a mio parere non può mancare nella biblioteca di chiunque ami leggere e, soprattutto, scrivere.
"Esercizi di Stile" parte da una storia semplice, semplicissima:
Il Narratore ci racconta di un tipo di circa ventisei anni con un cappello floscio, su un autobus, che si lamenta delle spinte di alcuni passeggeri. Appena nota un posto libero vi si butta, sedendosi. Il nostro Narratore lo incontrerà due ore più tardi, in strada. Il tizio stavolta è con un amico, che gli fa notare che al soprabito andrebbe aggiunto un bottone.
Sì, questa è la storia. Punto. E allora?
E allora ecco che partono ben 99 varianti di questo breve e banalissimo racconto di vita quotidiana. Troveremo quindi la versione "Arcobaleno", "Sogno", "Retrograda", "Lettera Ufficiale", "Comunicato Stampa", "Ingiurioso", "Gastronomico", "Zoologico"... e tante, tante altre.
L'idea è geniale, e una volta letto il libro verrà voglia anche a noi di provare a scrivere una breve storia in tante varianti. Tante come quelle contenute nel testo di Queneau, ma anche tante altre che potremmo benissimo inventarci noi...
Il testo originale è sempre presente nella pagina accanto alla traduzione - difficilissima, in questo caso - di Umberto Eco; se, infatti, in alcuni casi la traduzione del testo potrebbe sembrare semplice e diretta, in altri casi ciò non è potuto avvenire, costringendo addirittura Eco a eliminarne alcune a discapito di altre inventate da lui. Per anni, infatti, il libro dello scrittore francese era stato ritenuto intraducibile. Difficilissimo il compito di Eco, quindi, che ha ovviato in alcuni casi, come accennato, con invenzioni proprie: è accaduto, per esempio, nella versione "Volgare", in cui Eco ha tradotto il testo in... romanesco. E che dire della versione "Francesismi" che va a tradurre la "Italianismes" di Queneau? Spettacolare...
Il libro è davvero interessante e divertente (oltre alle già citate, riporto anche "Esclamazioni", "Dunque, cioè", "Vero?"), e a mio parere non può mancare nella biblioteca di chiunque ami leggere e, soprattutto, scrivere.
Buoni Esercizi a tutti.
(VOTO: 9 - Geniale)
(VOTO: 9 - Geniale)
Eheh... ma lo sai che sto entrando in sintonia con questa Isola? :)
RispondiEliminaEsercizi di stile fu una delle mie primissime letture (e forse devo anche a Queneau il mio modo pirotecnico di giocare con le parole), consigliata da una molto più modesta, ma bravissima, professoressa di liceo...
Odio i corsi di scrittura creativa, ma se consigliano questi testi, beh, devo ammettere che almeno qualcosa di buono fanno... :D
Concordo col tuo giudizio (Geniale) e col tuo voto, 9. Anzi, gli darei persino un po' di più!
Il Corso di Scrittura faceva parte del "percorso" della mia Facoltà a Roma, e posso affermare che quando ti ritrovi un professore come Vecchioni... beh, tutto diventa meno scontato e fuori dagli schemi :-)
RispondiEliminaDavvero, un libro unico nel suo genere, e sì... magari venissero consigliati testi simili ai licei e a scuola in generale. Forse ci sarebbe qualche lettore in più :-)
Un salutone