È sabato sera, quindi credo sia giusto riprendere il discorso sul nostro Manuale del Figo. Un aspetto molto importante, che non va assolutamente sottovalutato se si vuole aspirare ad alti livelli di figaggine mentre si passeggia fieri per le strade affollate del sabato sera, è l'Abbigliamento. Sì, dico proprio a te che hai la sfacciataggine di prendere un jeans e una t-shirt e uscire senza alcuna vergogna... prendi appunti:
Oggi come oggi per l'uomo è importante presentarsi alla Società in un certo modo. Il sabato sera, poi, lo è ancora di più, laddove si vuole sfoggiare un certo status (lo so, te povero sfigato la chiami "tamarraggine") nel presentarsi ai propri simili e a chi vorresti abbordare o ammiccare. L'importanza di un bel Rosario (quelli che si usavano in Chiesa e non so se si usano ancora... quelli con la croce e le palline) sfoggiato sul petto nudo e depilato in vista grazie alla camicia rigorosamente aperta è un must. Potremmo anche lasciar perdere la camicia, ma soltanto laddove venisse sostituita da una maglietta scollata, di quelle a V che permettono a tutti di vedere la depilazione e, appunto, il Rosario o la collanina con la Piastrina Militare. Ecco... diciamo che così, per quanto riguarda la parte di "sopra", ci siamo. Si è quasi fighi. Ma questo sarebbe nulla se sotto non si portasse un bel jeans ultra-firmato (pensa che c'è in giro gente con dei jeans dei quali ignora totalmente la marca... vero autore sfigato del blog?), ancor meglio di quelli larghi che lasciano intravedere i boxer altrettanto ultra-firmati. Perché, da quello che ho capito andando in giro, è importante che la gente sappia che tipo di mutande indossi; poi... più stoffa della mutanda si vede, più sei alla moda. Se magari ti si calano le braghe, credo che a quel punto potrebbe starci pure un applauso generale, perché più stoffa delle mutande di così...
Insomma... per un povero sfigato come me sembrerebbe un horror... ma per i fighi uno vestito così è figo e basta. Punto.
Insomma... per un povero sfigato come me sembrerebbe un horror... ma per i fighi uno vestito così è figo e basta. Punto.
Un'altra variante per il Maschietto Sabato-Serale potrebbe essere quella di presentarsi con camicia lucida di vari colori (oh... metti che ti trovi su una Statale, è importante farsi notare. Per non farsi buttar sotto... ovvio), con magari sopra un gilet impeccabile, super profumati come un Arbre Magique appena aperto.
Completano il quadro Scarpe ovviamente super-firmate, e vari oggetti particolari, come Occhiali da Sole anche a Mezzanotte e con nebbia fitta, cinture con fibbie imbarazzanti (no, fighe! Scusate...), bracciali, anelli, e iPhone sempre in vista.
Note: d'Inverno, anche col ghiaccio a terra e una temperatura siberiana, è importante sfoggiare il solito look. Quindi sia chiaro: il giubbino resta in macchina. E quando tu, povero sfigato imbacuccato, li vedi rigidi e dritti camminare con sicurezza per le strade della città, sappi che quell'espressione glaciale sui loro volti per una volta non significa "guardate quanto sono figo", ma "il freddo non esiste... il freddo non esiste... il freddo non esiste...".
- Abbigliamento Femminile
Per quello femminile, paradossalmente, è tutto più semplice. La cosa fondamentale è il Tacco. Anche se sai di dover andare in un posto che ha come pavimento una graticola o sabbie mobili, il Tacco va messo, e non uno qualsiasi... ma un minimo 10. E se da un lato ci sono donne che li indossano con una certa naturalezza - essendo votate al dolore per una scelta di vita (e di figaggine) - altre si trascinano con passo incerto, barcollanti, doloranti, che quasi ti verrebbe voglia di andarle in soccorso, di sorreggerle, di metterle a sedere e chiederle: ma chi cazzo te lo fa fare?
Ma lei è figa (barcollante, ma figa), e con un sorriso ti fulminerà, aggiustandosi la minigonna inguinale che indossa anche con quindici gradi sotto zero. Sì, perché quando la figa di turno, in tacchi vertiginosi e minigonna (si chiamano anche fasce coprifiga o copriculo; dipende da dove le guardi) si siede, oltre a dover tenere per forza le gambe accavallate, vive il dramma dell'abbassa l'inabbassabile. Le tentano tutte pur di abbassare il più possibile quella strisciolina di stoffa pagata otto volte più di una gonna con quindici volte stoffa in più (i misteri del commercio...). Ci provano con nonchalance, facendo finta che quel gesto sia un gesto naturale, una sorta di autoerotismo pubblico con le proprie cosce e i propri fianchi. Ma non c'è niente da fare... la fascia non si abbassa, e alle fighe non resta che stare a cosce rigorosamente incollate per il resto della serata, che fermerà l'afflusso del sangue alle gambe e le renderà così, una volta di nuovo in piedi, ancora più barcollanti: insomma, arrivano le zombie. Aggiungendo anche il dolore ai piedi per le camminate sui trampoli... che dire, per certi versi queste ragazze hanno tutta la mia stima e affetto.
Completano l'opera trucchi e parrucchi di vario tipo, borsette microscopiche che riuscirebbero a contenere al massimo una chiave di casa (un mazzo di chiavi sarebbe già un problema...), e iPhone e simili pronti a fotografare qualsiasi cosa in movimento. L'effetto Arbre Magique appena aperto è presente anche nelle fighe, come i loro pari maschi.
Bene, direi che per quanto riguarda una prima infarinatura dell'Abbigliamento ci siamo. La chiamo infarinatura perché io, non essendo ancora un figo (siamo soltanto alla seconda lezione da autodidatta...), avrò sicuramente tralasciato tanti altri piccoli particolari.
Già... esame andato male anche stavolta: bocciato!
Resto ancora uno sfigato.
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