Ad agosto ho lasciato il blog con la notizia della condanna definitiva a Silvio Berlusconi, che ne faceva così un pregiudicato e, di conseguenza, un elemento incompatibile con non soltanto la politica italiana, ma con quella dell'intero Universo. Insomma, il povero Silvio aveva soltanto da scegliere se dedicarsi alla pulizia delle strade o a passare qualche periodo più lungo chiuso in casa a cantare qualche canzone con Mariano Apicella.
Ma tutto ciò sarebbe avvenuto se ci trovassimo a parlare di un Partito, quello del Popolo della Libertà o di Forza Italia che dir si voglia (la puzza è la stessa), che pur di non rispettare la legge (oh... che novità!), gli italiani e quel poco di politica che è rimasta in Italia, farebbe di tutto, persino rivolgersi alla Corte di Strasburgo, quella per i Diritti Umani. Sì... proprio così. Questi personaggi avranno la faccia tosta di presentarsi davanti alla Corte di Strasburgo per chiedere... cosa?
"Il nostro Leader è stato condannato a 4 anni di reclusione anche in terzo grado, e per questo, signori della Corte, vi chiediamo che Berlusconi continui a fare i suoi porci comodi e si ricandidi ancora una volta alla guida del nostro Paese!".
Sperando nell'intelligenza e nella naturale evoluzione delle cose, a quel punto ci si aspetterebbe una grande, grossa risata dei Giudici di Strasburgo, con un bel "Ma andate a cagare! E non fateci perdere tempo!" come appendice. La faccia tosta di questi signori non ha davvero limiti. A difesa del loro leader ripetono sempre la solita canzone: "Ma è stato eletto da milioni di italiani!". Ok, mi ripeterò... ma allora fatemi capire, geniali pidiellini, se domani il buon Silvio se ne andrà in giro a fare rapine in banca e a sfasciare auto parcheggiate... non dovremmo arrestarlo perché è stato eletto da milioni di italiani? Che poi... di questi milioni ne vogliamo parlare? No, meglio di no. Non ne vale la pena.
Negli ultimi post dedicati alla condanna di Silvio mi ero lasciato comunque un limite (ah, povera Italia!), parlando di un qualcosa di fantascientifico tirato fuori dai rispettabilissimi esponenti del Popolo della Libertà (anche per i pregiudicati). E così è stato. Incredibile...
In definitiva, ci troviamo immersi in una melma politica da cui è difficile uscirne. Un esponente politico viene condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione, e invece di prenderne atto e defilarsi, il pregiudicato e i suoi scagnozzi, senza alcuna vergogna, si appellano alla Corte dei Diritti Umani e a cavilli che parlano di retroattività o mancata tale nella decadenza da politico. E la decadenza dell'uomo, della sua dignità, del suo onore, dove la mettete?
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