In un periodo come questo fa un particolare effetto vedere pubblicata quest'antologia di racconti che parlano della clonazione di un certo personaggio politico. Quando all'interno del libro c'è anche un tuo racconto, l'effetto in parte diventa meno disturbante.
È uscita da un paio di mesi, finalmente, "La Notte in cui fu clonato il Presidente", una delle antologie più tormentate in fase di pubblicazione della storia della piccola Editoria. Le polemiche di solito fanno bene, ma non so fino a che punto l'abbiano fatto stavolta. Il libro doveva essere pubblicato molto tempo prima, con un titolo diverso ("La notte in cui fu clonato Berlusconi"), e con contenuti leggermente diversi. Il mio racconto "Il Clone Coglione" (e tutti gli altri), per esempio, in fase di pubblicazione è stato modificato nei nomi, sostituendo, tra gli altri, Andreotti con Paperotti e Berlusconi con B. Un po' il racconto ne ha perso. Ma l'antologia, a cura di Claudio Comandini ed edita dalla Edizioni Noubs, a mio parere merita, perché è divertente nella sua macabra visione futuristica: un nuovo Berlusconi per un'Italia che sembra non poterne fare a meno.
Per quanto riguarda il presente, speriamo soltanto di essercelo levato dalle urne. Non sarebbe poco.
Nessun commento:
Posta un commento