Ne siamo sommersi. Foto ovunque. Su Facebook praticamente non vedo altro (oltre ai soliti errori/orrori nei commenti che stanno letteralmente facendo a pezzi la nostra povera lingua).
Immancabile ovviamente il Selfie, da soli o in compagnia: oh, al decimo selfie uguale (perché nel 95% dei casi il contorno è inconsistente e resta in primo piano inevitabilmente la solita, stessa faccia) direi che la vostra faccia più o meno bella ce l'hanno più che presente i vostri amici e contatti. Basta, vi prego...
Le Vacanze poi vincono su tutto. Penso che a breve si comincerà ad andare in vacanza soltanto per pubblicare foto su Facebook:
«Allora, com'era Parigi?»
«Boh, scusa... non hai visto le foto? Aspè, aspè... guarda, qui eravamo sotto alla Tour Eiffel.»
«Sì, vedo... e dal vivo com'è? Alta? Bella? Di ferro?»
«Boh, scusa... non hai visto le foto? Guarda qua, sì, sembra abbastanza alta, rispetto a noi... guarda qui, Manu fa la smorfia! Qui invece sto con la maglietta del Paris Saint Germain...»
Foto al Mare, immancabili in questo periodo. Il costume ormai non lo si sceglie più per chissà quali pratici motivi, ma in base a come verrà in foto:
«Visto il mio nuovo costume?»
«No, non siamo state al mare insieme. Però sono curiosa, dai, fammelo vedere...»
«Sì, un attimo che mi collego a Face e... eccolo! Allora, ti piace? Oh, qui ho fatto la foto col marocchino che vendeva i pareo. E qua invece sto con una coppia che abbiamo conosciuto lì... aspè, come si chiamano... un attimo, vedo tra i contatti aggiunti ultimamente... sì, ecco, Giusy e Marco! Che simpatici... questa foto poi! Sto malissimo... non trovi?»
«Ma dov'era qui? Gallipoli?»
«Boh... aspè, che stupidotta che sei! Non hai visto che sotto la foto c'è il luogo dov'è stata scattata? È una figata, col GPS esce in automatico! Devi aggiornarti, tesoro!»
E che dire delle foto dei Matrimoni? Cristo... le foto dei matrimoni. Ormai oltre agli album fotografici dai prezzi da strozzinaggio puro dei fotografi ("Eh, però ti fanno pure il filmino con la colonna sonora! E che vuoi che siano 6.000 euro per un ricordo del genere?". Ti ci mando adesso o dopo il divorzio?!) ci sono gli album infiniti degli invitati. Ovviamente su Facebook. Un giorno, quando o se mi sposerò, all'entrata della sala del comune (o inverosimilmente della chiesa) e del ristorante farò un po' come i professori prima di un esame: «Ragazzi, cellulari e tablet qui, sul tavolo. Spegneteli e accomodatevi».
Altro classico: il Cibo. Qui ci sono cascato pure io, lo ammetto. Ma una cosa è fotografare e pubblicare un piatto particolare, un'altra è fotografare e pubblicare ogni piatto ingurgitato, con immancabili simpatici (simpaticissimi, guarda...) commenti: sai, so com'è fatto un würstel o, peggio, un boccale di birra.
Insomma, ormai si fotografa soltanto per Facebook.
«Com'è venuta?»
«Insomma...»
«Insomma?! Cazzo... è fantastica! Che c'è che non va?»
«Beh, sei venuto troppo piccolo, così non ti vedono bene.»
«Non mi vedono bene? Chi?!»
«Su Facebook. Magari pubblicandola non mi esce con la stessa risoluzione, e ti vedono piccolo piccolo... Mannaggia! Peccato non si possa più rifare adesso...»
«Mi vedono piccolo piccolo?! C'è un'eclissi solare al tramonto sul mare dietro di me, e si vede benissimo! E tu pensi che non sia venuta bene perché i tuoi cazzo di amici mi vedono piccolo piccolo?!»
Che poi, su tutto, dopo una certa soglia di foto regna sovrana la più grande verità sulle foto pubblicate su Facebook: al 99% dei tuoi contatti (l'1% è, se c'è, l'altro soggetto delle foto) di quelle foto non gliene frega un cazzo.
No, non c'è proprio limite al peggio...
O forse sì. Quasi quasi mi selfo il post...
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