L'anno scorso nella nostra vacanza nel Salento ci siamo imbattuti in un piccolo borgo del leccese, una frazione di Vernole chiamata probabilmente Acaya. Probabilmente.
Il piccolo centro, oltre a essere molto caratteristico vista la sua particolare struttura (chiuso tra le mura e con un bel Castello proprio all'entrata), mi si presentò praticamente deserto in un'assolata mattinata di agosto. L'impatto fu molto suggestivo; mi aspettavo infatti da un momento all'altro la comparsa di qualche tumbleweed (le sterpaglie rotolanti dei deserti americani) e di un coyote ululante. Mi ritrovai invece a confrontarmi con il mistero legato al suo nome.
Il buon Roberto Giacobbo si chiederebbe, serio e misterioso: come si chiama in realtà questo posto che sembra lontano anni luce dalla nostra realtà? Acaja? Come ci suggerisce quello straordinario prodigio della tecnologia probabilmente portato sulla Terra da intelligenze extraterresti chiamato Tom Tom?
Oppure Acaia, come ci mostra questo cartello di origini sconosciute situato all'inizio del piccolo e misterioso centro leccese?
O forse ancora Acaya, così com'è segnato su questa inquietante brochure che ci descrive l'oscuro Castello che domina il paese?
Intanto Wikipedia sembra essere certo che il vero nome sia proprio quest'ultimo; ma viste le prove che ho raccolto sul campo, possiamo esserne davvero certi?
Beh, in attesa che Giacobbo ci faccia per davvero una puntata di Voyager (tra tutti gli pseudomisteri che ci presenta nella trasmissione questo sarebbe senza dubbio uno dei più credibili e reali), il mistero resta, e io a fine agosto tornerò in zona per provare a risolverlo.
Nessun commento:
Posta un commento