domenica 14 giugno 2020

Curon (Stagione 1)

Finalmente una Serie TV italiana dalle tinte Horror/Dark, e quindi non potevo proprio perdermi il nuovo prodotto di Netflix, "Curon". Certo, visto che il Trailer non mi aveva proprio convinto, ero preparato al peggio. E forse questo mi ha aiutato parecchio nel giudizio finale arrivato dopo questi 2 giorni di visione dei 7 episodi totali di questa Prima Stagione
Ma di cosa parla esattamente "Curon"? Siamo ovviamente nella splendida cornice di Curon Venosta, il piccolo paese in provincia di Bolzano col suo caratteristico campanile che spunta dal lago di Resia, lago artificiale che nasconde nelle sue profondità l'antico borgo di Curon, spostato poi più a monte. Qui, insieme ai suoi due figli gemelli diciassettenni Daria e Mauro, torna Anna, una donna milanese che aveva abbandonato il suo paese nativo proprio 17 anni prima. Suo padre Thomas, nonno dei ragazzi, non vede però di buon occhio questo ritorno, e accetta malvolentieri di ospitarli nel tetro albergo di sua proprietà. Neanche il tempo per i giovani ragazzi di ambientarsi, e Anna scompare misteriosamente. E sarà proprio la ricerca che i suoi giovani figli intraprenderanno, che farà scoprire loro i segreti e i misteri che circondano il paese montano.
Qualcosa di davvero oscuro, infatti, si aggira e si respira a Curon. Scopriremo così che le leggende che si raccontano sul campanile in mezzo al lago, forse non sono poi così campate in aria. 

La storia riesce a incuriosire, anche se gli ultimi 2, forse 3 episodi gli fanno perdere forza e credibilità. Una credibilità, c'è da dire, che al di là degli aspetti paranormali vacilla pericolosamente su quelli più che normali. Alcune cose non tornano, e credo che questa sia una pecca davvero importante laddove, trattandosi alla fine di un soggetto originale, si poteva tranquillamente adattare alcune circostanze a una storia più credibile e con meno sbavature. Non mancano però problemi neanche nella parte più "fantastica" della Serie, a cominciare dall'accettazione di certe "sconvolgenti verità" da parte dei protagonisti in maniera del tutto naturale, per poi continuare come se nulla fosse verso un certo tipo di intervento diretto, senza chiamare in causa "forze" più terrene ma decisamente più a portata di mano, fino ad arrivare a un finale che ci fa porre più di qualche domanda, soprattutto sul ruolo e sulla natura di certi personaggi di cui non vi voglio svelare nulla. Domande che, certo, potrebbero trovare risposta in una Seconda Stagione. Forse.
Per concludere: non siamo di fronte a un capolavoro come "Twin Peaks" (richiamo inevitabile per alcuni importanti aspetti della storia e dell'ambientazione), o a Serie che ci hanno inquietato e fatto scervellare come "Dark" o "(altro richiamo inevitabile), ma a un prodotto Made in Italy diverso dal solito, che mi ha incuriosito e divertito. E se di errori e difetti ce ne sono eccome, allo stesso tempo non possiamo negare che errori e difetti esistono e persistono anche in altre Serie TV ben più blasonate ("Stranger Things", parlo mica di te?). 
Prove degli attori al di sopra delle aspettative, ambientazione suggestiva (forse avrebbe meritato una regia un po' più attenta), e una storia che con qualche particolare in più avrebbe reso meglio, rendono "Curon" un prodotto davvero interessante, e a cui va dato sicuramente uno sguardo.
(VOTO: 6,5 - Ombre di Paese)

5 commenti:

  1. Il primo in una serie televisiva italiana a ispirarsi a Twin Peaks è stato il maestro Avati in "Voci notturne".
    Anche se il meglio lo ha dato quando ha seguito le proprie ispirazioni cinematografiche.
    Hai mai visto voci notturne?

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  2. Concordo su tutta la linea.
    Vedi, anche le serie citate da te hanno appunto dei difetti, come dici. Ma perché NON ci pensiamo? Perché ci godiamo la serie e basta?
    Evidentemente, in Curon manco il patto tra ideatore e spettatore, quello che dice: oh, qui può essere illogico, fa parte del gioco.

    Moz-

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  3. @Riky sai che ne avevo solo sentito parlare? Quindi me la consigli?

    @Miki sì, credo sia proprio quello a mancare. Però sai, ultimamente devo ammettere che anche sulle grandi serie straniere comincio a soffrire certe cose... una cosa che in effetti in passato non mi accadeva. Non so... spero sia dovuto all'esser diventato più obiettivo! :D

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  4. Sono molto incuriosito, perché conosco la storia di quel paese (qualche anno fa al festival di Trento ho visto un doc), e l'ambientazione mi piace molto. Capisco però le tue "critiche", spero di riuscire a vederlo e dirti meglio cosa ne penso.

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  5. Sì, guardalo, anche perché alla fine sono 7 episodi che durano i canonici 40/50 minuti. Alla fine, ripeto, ne vale comunque la pena.

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