venerdì 12 marzo 2021

(Tele)Cronache Italiane

Martedì sera, su Canale 5, ho assistito all'ennesimo spettacolo indecoroso tutto italiano durante una partita di Calcio. E no, non sto parlando dell'eliminazione della Juventus dalla Champions League; lì siamo ancora nel naturale svolgersi degli eventi. Sto parlando invece della telecronaca di Pardo e Serena. Mio dio, ragazzi, io capisco che si è italiani e bisogna anche un po' parteggiare per le squadre del nostro Paese, ma qui si tratta di qualcosa che va al di là del simpatizzare per una squadra, o meglio sperare (lecitamente) che passi il turno una squadra italiana (in questo caso la Juventus) piuttosto che una squadra straniera (in questo caso il Porto). Qui, infatti, si tratta di negare l'evidenza, la realtà, di inventare cose che non esistono. Rigori fischiati a favore della squadra "avversaria" fatti apparire, anzi descritti, non solo come inesistenti, ma addirittura come falli procurati alle spese di chi il fallo (evidentissimo) l'ha provocato. E, manco a dirlo, dall'altra parte vedere tocchi che, le immagini sono chiare, non ci sono.

Allora, ripeto: capisco che c'è da simpatizzare per la squadra italiana in campo (si è sempre fatto), ma quando si è professionisti, ci si aspetterebbe anche un servizio all'altezza. Se sei chiamato a descrivere una partita di calcio, devi descrivere un fallo da rigore, una simulazione, o una cagata commessa dalla squadra per cui fai il tifo. Poi, magari, ci sta se ci aggiungi un "purtroppo", un "ahimè". Ma se è rigore per il Porto, è rigore per il Porto. Ahimè. Chiaro? Se la scarpetta del difensore in divisa blu non tocca quella dell'attaccante in divisa bianconera, il tocco non c'è stato. Purtroppo. Mi sono spiegato?
La gente da casa, oltre al fatto che quella partita la sta vedendo da sé, e non soltanto ascoltando, credo che si aspetti da questi professionisti del pallone un minimo di obiettività. Insomma, dimostra di essere felice ed esulta pure se segna Chiesa (senza urlare come una sirena, altrimenti si sfora nel ridicolo), ma non starmi a ripetere mille volte che il rigore del Porto non c'era, e che, anzi, magari è proprio l'attaccante portoghese a far fallo sul povero Demiral. Perché, ribadisco il semplice concetto, voi siete dei telecronisti, e il vostro lavoro è raccontare ciò che la gente sta vedendo, non inventare situazioni che evidentemente non esistono. Per quello ci sono tanti altri professionisti che, solitamente, prima dei loro lavori mettono in bella vista cose tipo "Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione dell'autore e non sono da considerarsi reali".
Martedì scorso a Torino, invece, tutto reale. Checché ne dicano Pardo e Serena.

4 commenti:

  1. Rimpiango il mitico Pizzul..anche lui tifsva le italiane, ma con stile asciutto e sobrio. Io non sopporto proprio queste telecronache moderne, piene di iperbole e di toni alti.
    Peccato perché Serena poi lo stimavo molto come seconda voce..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande Pizzul... che proprio una settimana fa festeggiava il compleanno. No, non ce ne sono più di telecronisti così. Le telecronache di oggi sono davvero imbarazzanti... tutto fumo. E sapessi quanto mi danno fastidio certe differenze nelle esultanze di gol anche in casa nostra, per esempio tra un gol di Lukaku o uno di, che so... un Soriano qualsiasi. Vergognosi.

      Elimina
  2. Io ho visto su SKY.
    Ho già scritto che come allenatore al posto di Pirlo avrei superato il turno.
    Il "maestro" ha fato tanti errori e Ronaldo era il 12° uomo del Porto.
    Uno schifo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un "Maestro" soltanto per i giornalisti italiani, che hanno pompato il nome di Pirlo fin dal primo annuncio. Che tristezza...

      Elimina