venerdì 16 luglio 2021

A Classic Horror Story (2021)

Ero molto curioso di vedere questo film, disponibile dal 14 luglio su Netflix, e quindi ne ho approfittato subito. E devo dire che la mia curiosità è stata ben ripagata.
"A Classic Horror Story" è un film italiano, diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli; e proprio questo suo essere italiano, al di là del messaggio che il film stesso denuncia, sicuramente farà storcere il naso a molti spettatori che si credono cineasti de 'sta ceppa da tanto, troppo tempo. D'altro canto io, al contrario, se un film italiano risulta essere un buon prodotto, ne tesso le lodi addirittura in maniera esagerata. Ma io non sono un cineasta... 
La storia, così come ci fa subito capire il titolo, è davvero una classica storia dell'orrore: cinque persone partono per la Calabria con un camper condiviso. Durante il viaggio, nella notte, hanno un incidente, e il camper si schianta contro un albero. I cinque perdono i sensi, e si risvegliano al mattino in mezzo al nulla, con i loro cellulari che non prendano neanche mezza tacca, e, cosa più inquietante di tutte, sembra proprio che della strada che stavano percorrendo non vi è più traccia. Ma a dire il vero, nei pressi della nuova posizione in cui si trovano, qualcosa c'è: una misteriosa casa di legno che sembra abitata... 

Le basi del classico film horror ci sono tutte, dalle ambientazioni (stavolta tutte italiane) ai personaggi, dalle situazioni ai dialoghi. I registi giocano molto su questo aspetto, e il film così riesce a giustificare ogni sua (apparente) scontata evoluzione. Il tocco in più in questa storia dell'orrore è il folclore italiano (tutto sembra ispirarsi alla leggenda di Osso, Mastrosso e Carcagnosso, i padri delle Mafie), splendidamente portato in scena attraverso maschere, costumi e rituali davvero d'impatto. Il film scivola via molto piacevolmente, anche se forse un po' carente in fatto di violenza, fino ad arrivare al cuore, al senso di tutta la storia, che, se da un verso mi ha lasciato un po' deluso perché qualcosa avevo intuito (ma il problema sono io: penso troppo), dall'altra ci regala comunque qualcosa di originale, e che riesce a chiudere il cerchio in maniera decente, senza pensare (o urlare) la solita frase che ormai sempre più spesso pensiamo (o urliamo) alla fine di un film horror: "Che cagata!".
"A Classic Horror Story", checché ne dicano i grandi cineasti italiani di cui accennavo poco sopra, non è una cagata. È un buon film di genere, girato e recitato bene, con qualche buona trovata, anche originale, e con una cura del dettaglio degna delle produzioni più importanti.
Ah... non perdetevi la scena dopo i "titoloni" di coda!
(VOTO: 7+ - Spaghetti Horror)

10 commenti:

  1. Ahahah!!!
    Quando ho visto per la prima volta Fabrizio ho pensato: Madonna questo pare il sosia di Brunetta da giovane…!!!!
    È già sta cosa fa paura😂
    Che dirti meglio il trailer del film.
    Carino ma niente di più.
    Il film è tutta una scopiazzata dichiarata di altri film ( americani me pare) e per certi versi assomiglia molto a “Quella casa in fondo al bosco” come struttura .
    Certo non sarei bravo a dirti tutti i titoli che omaggia ma il fatto di sapere di “ già visto “ mi delude un pochino.
    La prima parte l’ho trovata un po’ noiosa in verità.
    Però è un buon film italiano , non so se è un opera prima dei due registi, e non vorrei cadere nella solita frase fatta ..perché è italiano allora bisogna trovarci per forza dei difetti…se l’avessero fatto gli americani allora sarebbe un capolavoro..no non ci casco!
    Vorrei continuare ma non vorrei spoilerare troppo a chi decidesse di vederlo.
    Una cosa ho notato che certi personaggi sono estremizzati nel loro essere italiani , vedi l’uso dei dialetti ( anche qua mi tengo per non spoilerare) mentre la final girl a mio avviso ricalca una bellezza ( e’ bellissima ) e un atteggiamento all’americana.

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    1. I Richiami e le scopiazzature erano prevedibili perché ampiamente annunciati :D C'è anche qualcosa di "Quella Casa nel Bosco", infatti ;)
      L'uso del dialetto non mi dà fastidio, anche perché, un po' come in "Gomorra", non è credibile che i protagonisti di una storia del genere abbiano tutti fatto una scuola di dizione... ;)
      Su Matilda Lutz poco da aggiungere... splendida ❤

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  2. Io non dico "che cagata" dopo averlo visto. Non lo guardo proprio! ;)

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  3. A classic horror story non ha nulla da invidiare a quella di certe pellicole statunitensi🙄

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  4. Sono curioso su questo film. Voglio trovare spazio per darci un'occhiata. Mi hai convinto

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    1. Ovviamente guardalo sempre nell'ottica del genere di film che sta guardando... 😅

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  5. Premettendo che a me il film è piaciuto e che alcune inquadrature sono davvero belle con delle immagini che incornicerei persino, mi ha fatto un po' sorridere la versione un po' stereotipata della 'Ndrangheta.
    Detto questo, un horror ambientato nella mia regione lo vedrò sempre volentieri. :-)

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    1. Hai perfettamente ragione, anche perché io l'argomento 'Ndrangheta, non per appartenenza geografica ma per lavoro, lo conosco molto bene. Ma gli si perdona, va ;)

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