A luglio è arrivato il bis dell'Albo numero 418. Un'operazione, quella del "bis", che ha riguardato anche altri personaggi dell'Universo Bonelliano: Tex, Zagor, Nathan Never e Dragonero...
L'Albo 418 Bis, "Qwertyngton", si va a posizionare quindi tra i primi due Albi della Trilogia dedicata alle canzoni di Vasco Rossi, ed è una storia completa davvero niente male.
Il nostro Indagatore dell'Incubo verrà ingaggiato dalla madre di una ragazza, Jennifer, che sembra essere scomparsa. Per cercare di ritrovarla, Dylan e Groucho partiranno alla volta di un paesino davvero particolare, a cominciare dal nome: Qwertyngton. E, una volta arrivati dopo aver affrontato una delle rotonde più complicate della storia stradale, ne vedranno delle belle...
"Qwertyngton" è un Albo totalmente surreale. La storia, o meglio, la cittadina nella quale si troverà il nostro Dylan, segue delle regole davvero particolari, e la bellezza di questo Albo sta tutta in questo. Alcune trovate di Vanzella sono fantastiche, e ben presto ci ritroveremo a respirare le atmosfere che molti anni fa ci ritrovavamo spesso a respirare leggendo un classico Albo di Dylan Dog. C'è poco sangue, a Qwertyngton, ma ciò non va a compromettere la bellezza di una classica storia dell'orrore e dell'assurdo. Così, tra un'assurdità e l'altra, l'Old Boy dovrà scegliere se fuggire via da un posto del genere (ma non sembra essere per niente facile), o scendere a patti con la cittadina.
Belle e luminose le tavole di Genovese, buona anche la copertina di Cavenago, che ci mostra un Dylan rassegnato (o forse tranquillo) seduto sul suo maggiolone distrutto con sullo sfondo l'accogliente cittadina in cui si svolgerà la sua ennesima, assurda avventura...
(VOTO: 8 - Attenti alle Rotonde)
Un otto meritato.
RispondiEliminaStavolta sì!
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