Il 7 ottobre è un giorno particolare. In questa data, infatti, a distanza di 10 anni l'uno dall'altro, ci lasciavano due grandi, grandissimi artisti.
Augusto Daolio, leader dei Nomadi, ci lasciò il 7 ottobre del 1992. Il mio amore per il suo gruppo è stato davvero smisurato. Ho seguito decine e decine di concerti dei Nomadi in lungo e in largo per l'Italia intera, e il mio unico rimpianto riguardo il gruppo di Beppe Carletti è stato proprio quello di non aver mai visto un loro concerto con Augusto. Ho conosciuto i Nomadi nel 1994, due anni dopo la sua morte, e li ho conosciuti grazie a una Musicassetta che mi fece letteralmente innamorare, e che aveva proprio quella voce: "Contro", del 1993, ultimo album (postumo) dei Nomadi con alla voce Augusto.
Mai visto, mai conosciuto, eppure l'ho sempre sentito vicino. Per me Augusto ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, davvero tanto. E se non lo conoscete, andate subito a scoprire chi era. E non fermatevi alla voce, ci mancherebbe. Perché Augusto Daolio era un Artista nel vero senso della parola: Musica, Scrittura, Pittura, Scultura. Ci manchi tanto, Ago...
Così come ci manca Pierangelo Bertoli. Scomparso esattamente 10 anni dopo Augusto, il 7 ottobre del 2002, per quanto riguarda lui ho avuto addirittura la possibilità di andare a vederlo dal vivo. Era un'estate di parecchi anni fa, e in una frazione del mio paese d'origine, ecco che "Il Cantante della Festa", quello che si esibiva il lunedì sera dopo il weekend della Festa del Santo Patrono, era proprio lui, Pierangelo Bertoli. Ma ero piccolo, capivo poco o nulla di Musica, e allora, figuriamoci... "Ma chi è 'sto Bertoli?! E chi poteva mai venire alla Festa di 'sto paese del cavolo?! Sconosciuti!". Che peccato...
Stava per succedere la stessa cosa con Ivan Graziani, non ricordo se prima o dopo, ma il caso volle che Graziani si esibì alla festa della mia frazione, e allora, insomma... "Non lo conosco, sarà sicuramente il solito cantante con l'orchestrina, ma sto qua, perché non farmi un giro...". Un palco, un uomo, una chitarra: me ne innamorai perdutamente.
Con Augusto e Pierangelo, invece, non ebbi la stessa fortuna. Grandi rimpianti giovanili, troppo giovanili. E questo mitiga un po' la delusione. Ma, ancora oggi... che peccato quel concerto di quel tizio sconosciuto alla frazione lì accanto...
Ciao Ago, ciao Pierangelo, e grazie di tutto...
Con Augusto e Pierangelo, invece, non ebbi la stessa fortuna. Grandi rimpianti giovanili, troppo giovanili. E questo mitiga un po' la delusione. Ma, ancora oggi... che peccato quel concerto di quel tizio sconosciuto alla frazione lì accanto...
Ciao Ago, ciao Pierangelo, e grazie di tutto...
Io invece i Nomadi sono riuscito a vederli/sentirli proprio con Daolio, qualche anno prima che morisse. Tanta gente, veramente pieno, nel paesello vicino al mio, nel paesello dove sono nato quasi 50 anni fa. Come passa il tempo... grandi artisti, Bertoli e Graziani mi mancano dal vivo.
RispondiEliminaQuanto ti invidio Diego... i concerti con Augusto, da quello che ho visto e da quello che mi hanno raccontato, erano davvero delle feste straordinarie...
EliminaIvan Graziani lho visto dal vivo dopo aver visto un maxi concerto dei Pooh immersi tra fumi e raggi laser come cantava Battiato. Beh, Ivan non aveva nulla di tutto ciò e nemmeno il pubblico oceanico dei quattro ben più organizzati, ma ti assicuro che su quel piccolo palco ha saputo fare un grande show che ricordo tuttora con grande piacere. Purtroppo anch'io non ho mai visto Augusto dal vivo e nemmeno Bertoli.
RispondiEliminaInfatti, come ho scritto, Ivan Graziani colpì tantissimo anche me, che ero solo un ragazzino. Niente effetti speciali e folle, ma con quella chitarra in mano... mitico!
EliminaDue grandi.
RispondiEliminaDaolio ha anche il mio nome.
Un nome una garanzia! :D
EliminaAutori che hanno scritto pagine straordinarie della vera canzone italiana!
RispondiEliminaA trovarne oggi. Direi impossibile, ahimè...
EliminaHai citato tre grandissimi autori della musica italiana. Augusto era l'anima dei Nomadi, un artista poliedrico, eccezionale con una voce stupenda. Io ero piccola quando lo ascoltai per la prima volta in una musicassetta di mio padre. Fui ammaliata dalla sua voce. Bertoli anche lui un grande, Ivan Graziani, uno dei pochi esponenti della scena rock in Italia, paese in cui la musica rock non hai mai avuto un grande spazio. Ma Graziani era bravissimo, anche lui dotato di una bella voce. Mi sono innamorata di lui quando trovai in casa mia un cd intitolato " Il rock italiano" e tra i vari brani c'era " Il chitarrista", una canzone bellissima. Peccato che molti giovani non li conoscano.
RispondiEliminaSì, un vero peccato che i giovani siano concentrati su roba tipo trap, rap e musica uscita da Amici e compagnia bella. Tre artisti straordinari, che andrebbero studiati a scuola. Anch'io i Nomadi (proprio con Augusto) li ho scoperti con una MC... che tempi! Grande canzone "Il chitarrista", una delle mie preferite di Ivan ❤
EliminaIndimenticabili!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Tre grandi esponenti della Storia della Musica Italiana! Un saluto a te ;)
EliminaCiao Guido .
RispondiEliminaCome ti ho già scritto ho un best dei Nomadi con le loro canzoni degli anni 70 più che altro.
Di Pierangelo Bertoli ho Certi momenti che presi più che altro per il duetto con la Mannoia in Pescatore.
Non ci ho pensato ma sai che credo veramente di avere ancora in vita tutti quelli che ho visto nei concerti , per ora.
O che comunque mi piacciono.
Ciao
Lunga vita a loro, allora! :D
EliminaComunque bellissima la versione di Pescatore con la Mannoia... ❤