L'ultima lettura dell'estate scorsa è stata "Il Circo della Notte", di Erin Morgenstern. Attirato soprattutto dalla copertina e dal titolo, la storia ("Il Circo arriva inaspettato. Nessun annuncia lo precede... Spunta così, semplicemente, dove ieri non c'era") mi ricordava anche un po' il bellissimo "Il Popolo dell'Autunno" di Ray Bradbury.
La storia in questione però ci parla (o ci dovrebbe parlare) di una sfida tra giovani Maghi, Celia e Marco, arruolati e addestrati da due particolari personaggi, con sullo sfondo un Circo molto particolare. E questa storia inizialmente sembra partire bene, anche se c'è da dire che all'inizio si rischia di andare un po' in confusione con i salti nel tempo che vengono fatti, e che secondo me potevano essere gestiti meglio. Con un po' di attenzione, però, questo è un problema risolvibile. Quello che non si risolve, invece, è ben altro...
Per una buona prima parte del libro la storia sembra intrigante e originale, ma con lo scorrere delle pagine tutto comincia a perdersi, per poi farlo clamorosamente nella parte finale, che non solo non mi è sembrata all'altezza di quanto avevo sperato di trovare dopo aver letto la prima parte, ma che mi ha dato anche l'impressione di esser stato buttato un po' lì; come del resto buona parte dei misteri accennati e proposti (e lasciati in sospeso), per non parlare della "sfida" tra i due Maghi, che inizialmente sembrava essere (e che a mio parere doveva essere) il vero cuore della storia, e che invece si va a perdere tra un bacio e l'altro (scontata e noiosa la virata romantica). Peccato...
L'idea che mi sono fatto dopo aver girato l'ultima pagina è che l'autrice, a un certo punto, non sia riuscita a gestire tutta la carne messa sul fuoco fino a quel momento. Ma è proprio questa, secondo me, la differenza tra un buon libro (o un capolavoro) e un libro, perché siamo un po' tutti capaci di sedurre il lettore con storie intriganti, misteriose, curiose... ma poi bisogna sapere gestirle e chiuderle con un finale all'altezza. Questo, ripeto, a mio parere non è successo con "Il Circo della Notte".
Alla fine la storia non mi ha lasciato praticamente nulla (ancora mi sfugge, a essere sincero, il senso di tutto), e non ho provato alcuna empatia con i personaggi che scorrevano via lungo le pagine.
In tutto ciò c'è anche qualcosa (poco) di buono: bella infatti la parte riguardante gli intermezzi in seconda persona che descrivono il Circo, e come va a concludersi (svelandoci il Narratore). E sarebbero stati molto interessanti, se fossero stati caratterizzati e sviluppati meglio, alcuni personaggi della storia.
Bella, come dicevo all'inizio, anche la copertina. Ma anche qui: avevo pensato che all'interno ci fosse qualche illustrazione, ma quella che troviamo tra un intermezzo/capitolo e l'altro (neanche poi chissà cosa, come potete vedere nelle immagini sotto) è sempre la stessa. Anche in questo si poteva fare decisamente meglio...
(VOTO: 5,5 - Magica Confusione)
Questo libro l'ho letto in inglese un po' di anni fa. C'era stato un marketing dell'accidente, sembrava dovessero farne anche il film. Le mie aspettative erano elevate. E invece no. Ho avuto la tua stessa impressione, una storia proprio loffia e priva di ispirazione e fantasia.
RispondiEliminaEsattamente. Non ricordo l'uscita di qualche anno fa con relativo marketing, ma le mie aspettative erano comunque alte. Una delusione totale.
EliminaFilm? Uno dei pochi casi in cui bisognerebbe sperare che regista e sceneggiatori ci mettessero tanto, tantissimo di loro...
Il lemma *loffio* è pienamente meritato. Bisogna fare film che non rappresentino una delusione per lo spettatore.
RispondiEliminaPrima di tutto libri, in questo caso. Poi magari si potrebbe passare ai film, appunto...
EliminaCe l'ho in lista da tanto, specie adesso che è uscito in edizione economica, ma le recensioni lette in giro mi avevano messo un allarme che anche tu confermi.
RispondiEliminaAd oggi non mi sento di spendere 15 Euro per questo libro, ma se lo trovassi in una bancarella probabilmente lo comprerei.
Prima o poi mi piacerebbe leggerlo.
A proposito di Bradbury, hai mai letto il suo racconto I siamesi?
Sono convinto ti piacerebbe moltissimo visti i tuoi gusti.
Sì, non vale la pena prenderlo nuovo. Una lettura per curiosità ci sta, ma gli darei una priorità molto bassa...
EliminaMa sai che di Bradbury ho letto tanto (anche la raccolta "100 racconti"), ma "I Siamesi" no? Ho visto che è nella raccolta "Omicidi d'Annata". Mi hai messo parecchia curiosità su un autore che amo tantissimo. Quindi... provvederò :D