Mi ritengo un fan di vecchia data di Black Mirror. Vidi la Prima Stagione in inglese sottotitolata, quando in Italia non la conosceva praticamente nessuno. E ovviamente me ne innamorai subito. Da allora, di immagini attraverso quello specchio nero ne sono passate, e sembrerà banale dirlo, ma andando avanti con le Stagioni abbiamo assistito a un lento e inesorabile calo di qualità e originalità della Serie. Ma se pensavamo di aver toccato il fondo con la Stagione 5, la sesta ci ha invece fatto capire che quel fondo era ancora ben lontano dall'essere raggiunto...
Ma andiamo con ordine, come sempre senza spoiler:
Partiamo quindi col dire che dei 5 episodi di questa sesta Stagione, quelli alla Black Mirror sono soltanto due: il primo, "Joan è terribile", e il terzo, "Beyond the Sea".
In "Joan è terribile", infatti, troviamo una chiara denuncia all'uso malsano della tecnologia, dei social, dei media e dei contratti legati a tutto ciò. Insomma, esattamente ciò che ci aspetteremmo di vedere in un episodio di questa Serie. Un episodio che ci racconta la storia di Joan, una normalissima donna con una normalissima vita lavorativa e sentimentale, che suo malgrado all'improvviso si ritroverà protagonista di una Serie TV che va in onda giornalmente sulla piattaforma di streaming Streamberry (che ovviamente richiama nella scritta e nei colori Netflix, e che tornerà anche più avanti). Ciò che viene raccontato a fine giornata negli episodi di questa personalissima Serie TV (visibile a tutti gli abbonati della piattaforma), e che vedono Joan interpretata dall'attrice Salma Hayek, è in definitiva il resoconto della sua giornata. Ecco che allora la cosa diventa decisamente inquietante e problematica per la donna. Ma come si piò spiegare una cosa del genere? L'episodio alla fine ci svela un po' tutto, anche se rischia più volte di attorcigliarsi su se stesso, riuscendo comunque alla fine a venirne fuori in maniera più o meno convincente (ma mai del tutto). Qualche perplessità arriva soprattutto per la scena finale, che lascia molti dubbi sulle conseguenze nella vita dei protagonisti dopo tutto ciò che è avvenuto fino a quel momento. Insomma, forse un finale sbrigativo e per certi versi incompleto...
Riguardo "Beyond the Sea", (un vero e proprio film vista la durata) forse è l'episodio più riuscito della stagione, anche se non mancano difetti, a cominciare da una certa prevedibilità: non bisogna fare chissà quale sforzo per capire cosa succederà da un certo punto in poi. Ma almeno qui l'idea di Black Mirror, così come nel primo episodio, c'è: in una sorta di realtà alternativa alla nostra degli anni '60, Cliff e David sono due astronauti impegnati in una missione spaziale che durerà per anni. La soluzione alla mancanza dei due sulla Terra per tutto quel tempo, comunque, sembra essere stata trovata grazie alla creazione di due androidi in cui, a intervalli più o meno regolari (durante il loro riposo) i due possono riversare la loro coscienza per poter così stare con le loro famiglie. Ma una notte, sulla Terra, qualcosa va storto, e allora le cose cambiano in maniera radicale, sia sulla Terra che nello Spazio...
Da segnalare una splendida prova di Aaron Paul.
Seppur questi due non risultano essere episodi clamorosi, come detto tutto rientra nell'ottica e nell'idea generale della Serie, senza tradirne l'identità. I veri problemi, dunque, arrivano con i restanti tre episodi:
"Loch Henry", infatti, è in definitiva un ottimo episodio thriller, che vede una coppia di giovani studenti di cinema, Davis e Pia, in visita alla madre vedova del ragazzo, nella cittadina scozzese di Loch Henry, prima di affrontare le riprese di un documentario. I due andranno anche a trovare un amico barista di Davis, che racconterà a Pia di come la cittadina sia andata progressivamente morendo a livello di turismo, per colpa di un episodio macabro avvenuto qualche anno prima, e che ha visto protagonista anche il padre di Davis. Comincerà così per i due una vera e propria indagine su quella storia che, tassello dopo tassello, si completerà e verrà finalmente a galla in tutto il suo macabro e complesso ingranaggio. Storia interessante, dunque, ben girata e con un buon finale, ma... dov'è Black Mirror? Cosa diavolo c'entra questo episodio con il senso della Serie TV? Nulla. Assolutamente nulla. Preso a parte, "Lock Henry" potrebbe essere catalogato come un buon thriller con dei buoni colpi di scena. Punto.
Per non parlare di "Mazey Day", che alla fine risulta essere un semplice episodio di una qualsiasi Serie TV horror antologica: la paparazza Bo decide di abbandonare il suo lavoro dopo il suicidio di un personaggio famoso avvenuto per colpa di un suo servizio fotografico che l'ha travolto in uno scandalo. Qualche tempo dopo, però, tornerà a vestire i panni della fotografa acchiappavip per provare a scoprire che fine ha fatto l'attrice Mazey Day, scomparsa dalle scene. Ciò che scopriranno sarà qualcosa di terrificante, degno appunto di un classico, classicissimo episodio dell'orrore. Dunque, ancora una volta, alla fine dell'episodio siamo lì a chiederci cosa diavolo c'entri con Black Mirror tutto quello che abbiamo visto fino a quel momento, e la risposta è la stessa che ci siamo dati già dopo "Loch Henry": nulla.
Non solo: quest'episodio a mio parere è anche noioso e bruttarello in generale.
E passiamo all'ultimo episodio, "Demone 79": siamo nel 1979, e una commessa di un negozio di scarpe di origine indiana di nome Nina trova e attiva involontariamente un talismano, liberando così il Demone imprigionato in esso. Questo Demone, Gaap, le spiega così che se non farà esattamene ciò che le dice entro i successivi tre giorni, e che consiste ovviamente in qualcosa di orribile e profondamente ingiusto, sulla Terra si scatenerà un'apocalisse. Basta questa semplice descrizione della storia (a tratti divertente e anche godibile) per farci capire, ancora una volta, che pure questo episodio non ha nulla a che fare con Black Mirror.
In definitiva, se prendessimo a parte gli ultimi tre episodi di cui ho parlato senza sapere da che Serie TV siano stati pescati, a nessuno mai verrebbe in mente che possa trattarsi di episodi di Black Mirror. Insomma, ci troviamo di fronte a storie di omicidi, mostri e demoni. A storie, dunque, che non hanno nulla da spartire col mondo di Black Mirror che tutti conoscevamo, e che con questo, forse, in qualche modo ci preparano all'annuncio della fine di un format straordinario, e che con molta probabilità, come ci hanno dimostrato con quest'ultima Stagione, non ha più nulla da immaginare e raccontarci.
Un vero peccato.
VOTO (da 1 a 5): 📺📺 - Specchio Appannato
Ok non sarà più il Black Mirorr a cui siamo abituati, però gli episodi mi sono piaciuto lo stesso, ognuno completamente diverso. Loch Henry lo si vedeva nel menu di Steeamberry mentre Joan cercava qualcosa da vedere in tv. Forse questo vale per essere Black Mirror 😉.
RispondiEliminaSì, a me Loch Henry è piaciuto molto, ma di Black Mirror, a parte il richiamo che hai sottolineato (ce ne sono altri sparsi, ho letto), non ha nulla. Quello che dico è che 3 episodi su 5 potrebbero tranquillamente essere episodi di un'altra qualsiasi serie tv, mentre prima un episodio di Black Mirror era un episodio di Black Mirror. Non ci si poteva sbagliare.
EliminaCredo abbia iniziato a perdere colpi già da prima..
RispondiEliminaAssolutamente sì, ahimè...
EliminaAi tempi di "Rachel, Jack e Ashley Too" avevo cominciato ad avere dei seri dubbi... comunque questa serie me la sono persa per strada, ma ritengo che abbia dato dei momenti davvero notevoli (nei primi tempi). Non è facile stare sempre su certi livelli...
RispondiEliminaHa dato tantissimo, ci mancherebbe. Purtroppo adesso si è persa, temo perché non abbia più idee originali da presentare, come faceva un tempo...
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