venerdì 22 marzo 2024

Tullio Avoledo - L'Anno dei Dodici Inverni

Non avevo mai letto nulla di Tullio Avoledo, ma quando in libreria mi è capitato tra le mani il suo "L'Anno dei Dodici Inverni" sono stato letteralmente rapito dalla descrizione della storia. Tutto comincia nel gennaio del 1982, quando due giovani genitori ricevono la visita di Emanuele Libonati, un vecchio giornalista che fa loro una proposta molto particolare: fargli visita una volta l'anno per seguire la crescita della loro neonata figlia Chiara, nata il 25 dicembre, per includerla in un progetto editoriale riguardante dei bambini nati nel giorno di Natale. Il giornalista, quindi, si presenterà alla porta di casa di Emilio ed Esther ogni anno, diventando così una sorta di amico di famiglia. Ma chi si nasconde dietro quell'uomo? E qual è in realtà il suo scopo? Presto, infatti, capiremo anche noi che dietro quelle visite c'è qualcosa di molto, molto più grande di una semplice inchiesta giornalistica. E sarà un viaggio davvero fantastico...

E questo viaggio mi è piaciuto tantissimo. Avoledo crea una storia tanto semplice quanto complessa. Importanti saranno alcuni dettagli della prima parte della storia, quella delle visite, che verrà seguita da altri salti in avanti (e non solo) che ci sveleranno pian piano tutto il quadro d'insieme. Una grande e toccante storia d'amore, in fondo, a forti tinte fantascientifiche; ma c'è anche dell'altro...  
Il tutto, poi, sarà anche un'occasione per respirare l'atmosfera degli anni '80 attraverso i grandi eventi che li hanno segnati.
Molto intrigante l'ultima parte della storia, che ci regalerà un'ipotesi futuristica davvero particolare, che se da una parte è, ad oggi, molto vicina ai nostri giorni (il libro è stato pubblicato nel 2009), non lo è per quanto riguarda le caratteristiche (fantastico l'omaggio a un grande scrittore di fantascienza che non vi svelerò); e questo, si sa, è il rischio di scrivere fantascienza ambientata in un futuro prossimo. 
Insomma, un libro davvero bello e scritto a mio parere divinamente. 
Ultimo appunto: possibile che in tutti questi anni nessuno abbia pensato di farci un film? Possibile che si portano al cinema storie banali, stucchevoli, scontate, e non un'opera del genere? Forse, più semplicemente, non è ancora successo perché questo libro non è arrivato a registi internazionali; qui in Italia, infatti, i grandi cineasti sono troppo impegnati a portare al cinema le solite storie da mille pippe mentali di famiglie isteriche e drammi pseudo-esistenziali. 
VOTO (da 1 a 5): 📗📗📗📗📗 - L'Amore oltre il Tempo

4 commenti: