È terminata anche la quarta stagione della fortunata Serie TV "True Blood". Finalmente, direi.
Delle quattro stagione finora realizzate, questa quarta è stata, a mio parere, la più deludente e noiosa. Il Grande Cattivo della stagione si è rivelato una donna di mezza età in crisi esistenziale per la sua triste adolescenza, e che per il suddetto motivo ingaggia una lotta con i Vampiri a colpi di formule in latino e riti all'apparenza terrificanti. No, non ci siamo...
Chiusa la storyline principale, restano le secondarie, alcune interessanti, altre da dimenticare.
Il finale è come sempre aperto, anzi, apertissimo. Non mi piace spoilare, e quindi resterò sempre sul vago.
Parlando del finale, appunto, troviamo l'ennesima morte a effetto, ma quando ci sono di mezzo Vampiri, Spiriti e altri soggetti, il significato di Morte perde notevolmente spessore.
In questa quarta stagione, comunque, c'è da capire a mio parere l'effettiva importanza del personaggio principale, la nostra amata Sookie Stackhouse (Anna Paquin). Ruolo da attrice di soap opera, direi. Bill ed Eric se la contendono in un finale degno delle migliori telenovelas sudamericane. Come andrà a finire? Immaginatelo...
Nel finale c'è un ritorno che promette bene per la quinta stagione, ovviamente lasciato lì, senza un qualsiasi altro riferimento o elemento. "Ciao, rieccomi qui... un po' cambiato". Punto.
Tra qualche buona battuta e qualche ottimo spunto per ciò che sarà (si spera) la quinta stagione, questo quarto capitolo di True Blood lascia sinceramente poco o nulla. Tante storie accennate e chiuse, o lasciate semplicemente cadere nel vuoto. Una stagione incompleta sotto molti punti di vista, e che, a una visione più approfondita, potrebbe addirittura essere saltata quasi in toto.
Le Streghe sono tornate. Ma se ne sono andate subito, senza lasciare alcun segno.
(VOTO: 4 - Alla Stagione 4)
(VOTO: 7,5 - Alla Serie)
(VOTO: 4 - Alla Stagione 4)
(VOTO: 7,5 - Alla Serie)
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