Un padre che per punire la propria figlia quindicenne, rea di aver parlato male su Facebook dei modi in cui viene trattata in famiglia, spara nove colpi al suo notebook è abbastanza inquietante. Ancor di più lo è la cornice e la preparazione della messa a morte del povero computer della ragazzina.
L'americano Tommy Jordan (e ditemi se già il nome non fa la sua parte da pistolero) piazza una sedia nel suo giardino in North Carolina, una telecamera davanti alla sedia su cui si siede e inizia il suo show, degno del più feroce cittadinarmato americano. Rilegge il post della figlia, stampato su un foglio di carta, sottolinea i passaggi più belli e, dopo aver espresso la sua insindacabile opinione con tanto di accartocciamento del foglio nella mano, impugna telecamera e pistola ed esegue la condanna a morte del notebook. Nove colpi. Probabilmente il buon Tommy, camicia, jeans e cappello da cowboy, voleva assicurarsi che il computer non potesse essere più rianimato. Con la tecnologia non si sa mai...
Oltre 21 milioni di clic per il Walker Ranger della North Carolina.
Oltre ad auspicarmi l'intervento di qualcuno (un padre che dà lezioni simili, non credo sia mentalmente in grado di crescere e formare chicchessia), spero che la figlia non recepisca a pieno gli insegnamenti del padre; educata in questo modo, infatti, come potrebbe prenderla quando vedrà su facebook il padre parlare male dei suoi post?
Nove Post su Facebook. Speriamo.
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