domenica 3 giugno 2012

Noi che... (ma anche no!): La Musica

Noi che... avevamo walkman e musicassette...
Ma anche no!
Cominciamo con ordine, ed elenchiamo tre aspetti per i quali no, non mi manca per niente il periodo della mia infanzia e prima adolescenza, quello delle musicassette e dei primi cd:
Le Musicassette: Ricordo ancora l'immagine del nastro marrone fuori dalla Musicassetta, il tentativo di evitare la tragedia prendendo la prima biro o matita nei paraggi e, con precisione e lentezza, infilarla nella rotellina della MC per riavvolgere il nastro. E se il nastro si riavvolgeva male, si piegava su se stesso in una sorta di immagine tridimensionale che mi ricordava alcune teorie sullo spazio-tempo... beh, allora erano guai.
E che dire della ricerca di questa o quella canzone? Oggi è semplice: che sia su un lettore portatile o al computer, basta scorrere l'elenco delle canzoni e scegliere la preferita. Con le MC no. Ricordo il nervosismo col quale schiacciavo freneticamente i tasti FF o REW, in un'alternanza spasmodica e snervante con il tasto Play. FF - Play... no; FF - Play... non ancora; FF - Play... no, l'ho saltata! REW - Play... troppo indietro! Vabbè, lasciamo perdere...
Poi, il giorno dopo avevi voglia di riascoltare la MC da capo, ma te la ritrovavi con il nastro verso la fine... e allora eccoci nel mitico atto del riavvolgimento del nastro, che a volte ti faceva perdere più tempo di quello che avresti speso ascoltando metà MC. E che dire se lo stereo con le Musicassette lo avevi in macchina? Lì, se stavo guidando, la ricerca della canzone me la scordavo, e mi affidavo al lento scorrere delle tracce...
L'acquisto dei CD: Oggi trovi cd dappertutto. Tralasciando per un attimo la musica digitale, ormai il cd materiale lo trovi ovunque, dall'edicola al supermercato. Quando ero piccolo trovare una MC (o ancor peggio un CD) era un'impresa. Ricordo il mio negozio di musica di fiducia, a una quindicina di chilometri da casa mia. Si trovavano gli album degli artisti più famosi, ma nel momento in cui viravi su qualcosa di più originale, arrivava inevitabile il "Eh, bisogna ordinarlo...".
E ordiniamolo. Solo che se andava bene il CD arrivava dopo una o due settimane; se andava male ti sentivi il tizio dire "Eh, non si trova...". Si è perso? È stato rapito? Non vuole arrivare? Vabbè...
Oggi, grazie alla musica digitale, trovo qualsiasi cosa. Abbiamo la possibilità di espandere i nostri orizzonti musicali oltre ogni limite, arricchendoci in maniera straordinaria. Ecco perché quando vedo gente che ascolta solo e soltanto ciò che ci passa la radio, provo una profonda tristezza...
I Concerti: che concerti ci sono questa settimana? Anche il dodicenne, oggi, si collega a internet, gira qualche sito di musica o quello dell'artista preferito, e si fa un bel programma sui concerti ai quali potrebbe andare.
Quando ero dodicenne io, invece, gli unici concerti dei quali venivo a conoscenza erano quelli in zona, grazie ai "manifesti" affissi per le feste patronali. Quindi ero abbastanza informato sulle date del Giardino dei Semplici o di Gianni Nazzaro, ma avevo qualche lacuna riguardo i tour di artisti che nemmeno conoscevo, per il semplice fatto che non potevo conoscerli: la musica più o meno era quella che ti propinavano radio e tv. Punto.
Insomma, farsi una certa cultura musicale a quei tempi non era semplice.
Ecco allora che, se il buon lampadato di Rai Uno parlandomi di musica venisse a dirmi, con faccia malinconica, "Eh, noi che...", gli risponderei con tutto il cuore: Ma anche no!
Viva la Musica.

2 commenti:

  1. il contraltare della cosa è che oggi per molti ragazzi sembra esistere SOLO la musica, neanche fosse una religione suprema e non una delle tante belle e interessanti cose della vita... non solo non leggono, ma ormai persino i film gli paiono opere troppo intellettuali e sorpassate...

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  2. @EVELIN: Già... che ricordi! :D Un salutone

    @Zio Scriba: Hai ragione, e fa abbastanza impressione vedere certe scene. Non so cosa aspettarmi per il futuro, a questo punto...
    Ciao!

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