domenica 9 dicembre 2012

Oceani di Tè

Col paesaggio innevato, oggi pomeriggio un bel tè caldo ci stava proprio bene. Ed ecco che mi è tornato alla mente il "Tè della mia infanzia", un incubo bollente che per anni mi ha tenuto lontano dalla bevanda.
Ricordo mia madre preparare il tè più o meno in questa maniera:
Enorme pentola colma di acqua, portata fino all'ebollizione. A quel punto, una miriade di bustine di "Tè Star" (era sempre quello!) all'interno. Appena il colore si faceva il più scuro possibile, via le bustine, ed ecco la mega tazza. Sì, ricordo benissimo la tazzona gigante di tè bollente, che quasi poteva fungere da termosifone per l'intera stanza. Quattro, cinque cucchiaini di zucchero non bastavano per addolcire il tutto. Di fronte a un oceano scuro e bollente di quella portata, mi arrendevo... e mi fermavo dopo qualche cucchiaino o, se proprio trovavo il giusto coraggio, qualche sorso, con conseguente ustione alla lingua.
Col tempo, quando temerariamente mi sono riavvicinato alla bevanda, ho scoperto che il tè viene servito in maniera leggermente diversa. E a quel punto, ricordando i pentoloni, il calore, e i tazzoni, mi sono chiesto perché mai a mia madre non sia venuta mai l'idea di usare quel "Servizio da tè" esposto lì in cristalliera, con tazze della giusta dimensione. Beh... sì, la risposta effettivamente sta proprio nella domanda. Immagino già mia madre fare cenno di no con la testa e dire: "E che ci fai con quelle 'tazzolelle'? Sono troppo piccole... che ti bevi?"
Tè, mamma... tè... :-)

2 commenti:

  1. E pensare che l'ultimo Tè l'ho bevuto proprio a casa tua! E non solo era gigante, bollente e Star... ma era anche deteinatooooo! Che te lo dico a fà uahahahahah

    RispondiElimina
  2. Intendi l'ultimo tè "così"...
    E chi se lo scorda... :D

    RispondiElimina