sabato 20 aprile 2013

Politically Zombie

Sono felice (diciamo...) di poter ribadire ancora una volta di non aver votato per il PD. Perché? Perché sono di Sinistra. Il Partito di Bersani non mi rappresenta, non rappresenta la mia idea e, credo, quella di tutte le persone che si ritengono per davvero di Sinistra. Non posso dire di aver votato serenamente per SEL, vista l'alleanza con il PD, ma sono realista, e diversamente non credo si potesse fare.
Fin dalla nascita del Partito Democratico, proprio durante il primo discorso di Veltroni, affermai mestamente che quel partito nascente rappresentava la morte della Sinistra italiana. A distanza di qualche anno (anche se non serviva arrivare ai giorni nostri) la mia ipotesi si rivela azzeccata; e c'è poco da essere felici, ovviamente. 
Il PD in questi giorni ha avuto la (in)capacità di non portare al Colle una persona rispettabile e, direi, molto vicina al Centrosinistra come Stefano Rodotà. Ancora una volta il Partito di Bersani ha cercato di accontentare un Centrodestra che, a parti invertite, non avrebbe usato di certo la stessa molle e smidollata disponibilità. Prima la scelta di Marini, poi quella sciagurata di Prodi, infine, proprio in queste ore, la convergenza su un Napolitano Bis, il primo Presidente della Repubblica ad accettare un secondo mandato. Il Centrodestra tira un sospiro di sollievo, ma non solo; se prima, con la possibile elezione di Marini, Berlusconi & Co. avrebbero potuto dire di aver avuto un accordo col PD, adesso, dopo il  maldestro tentativo di ieri di portare Prodi al Quirinale, si ritrova ad avere un Presidente della Repubblica sì gradito, ma allo stesso tempo la possibilità di poter affermare che il Centrosinistra non ha mantenuto accordi e parola, di aver provato a fare tutto da solo (però con Prodi... Rodotà no, eh?). In più, si ritrova anche con un Centrosinistra distrutto, con un PD morto (si passa a Renzi? Sì, ok... infatti ho detto morto) e un Movimento 5 Stelle probabilmente fuori, visto l'asse Napolitano-Governissimo (magari con Amato Presidente del Consiglio). Insomma, il PD è riuscito a confezionare una strepitosa Campagna Elettorale per il PdL alle prossime elezioni. Bersani e compagni (sì vabbè... compagni!) avrebbero fatto prima ad aggiungere una bella "L" al loro simbolo, e si faceva prima.
Ricapitolando: caro Bersani dimissionario, perché il PD non ha votato, come richiesto anche da SEL, per Rodotà? No, non venitemi a dire "...perché non è gradito a tutti i Partiti...", perché, oltre al fatto che non mi sembra che il nome di Prodi sia gradito a tutti i Partiti (forse pure di meno), un PD che si fa questi scrupoli di fronte a un Centrodestra del genere, merita davvero di sparire da ogni angolo dell'Universo. Per una volta mi accodo alle richieste di Grillo: andate a casa, chiudetevi a chiave e non uscite mai più.
Ah, poi Rodotà era pure un po' troppo anziano: 80 anni sono un po' troppi, giusto. Ecco perché il nome nuovo del PD è quello dell'87enne Napolitano. Si vede che, tra le tante deficienze dell'ex Partito di Bersani, c'è pure quella matematica.
Bene, prepariamoci quindi a vivere ancora una volta in una delle fasi più buie della storia del nostro Paese. Ci voleva. 
Non sono mai stato un sostenitore di Grillo, ma stavolta mi pare che il comico genovese aveva fatto una proposta seria e responsabile con Rodotà Presidente, con in più un'apertura a un possibile Governo dopo l'elezione di Rodotà al Colle. Insomma... cosa si voleva di più stavolta? Proposta seria, forte e di Sinistra, e apertura al Governo. Davvero un suicidio incomprensibile, quasi surreale...
Per finire, mi fa rabbia constatare che, probabilmente, dopo tutte le speranze affidate a Grillo per un nuovo corso politico, tra qualche giorno ci ritroveremo così: Napolitano Presidente della Repubblica e Governissimo (con Amato?!) di larghe intese, con un PD capeggiato da Renzi (se Bersani rappresenta la morte della vecchia Sinistra, Renzi rappresenta quella della nuova). Ehm... esagero se dico che siamo messi peggio di prima?
Sì, stavolta sono d'accordo con Grillo: siamo davvero alla morte dei Partiti. Il problema è che questa politica non si ferma nemmeno davanti alla morte, e a una Politica Morente ne seguirà senza dubbio una Morta Vivente; Politically Zombie.

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