Amo i libri, anche a livello materiale. Tratto sempre bene i libri che leggo, sto attento alla copertina, mi piace il profumo unico delle pagine, cerco sempre un bel segnalibro. Quando ci sono libri di saghe, poi, mi piace tenerli in libreria uno accanto all'altro, dal primo all'ultimo, così che siano belli da vedere nella loro progressione. Ma spesso la speranza di un’accuratezza nell'artwork dei volumi è pura utopia. Le Case Editrici di solito pensano a stampare il libro senza perdere tempo in inutili (e semplicissimi) dettagli, magari sfruttando l’onda del successo del precedente volume, e il risultato spesso è alquanto deludente. Guardando nella mia libreria mi sono saltati subito all'occhio due esempi chiari:
Nel primo, i tre volumi del Fantasy di Licia Troisi, "Cronache del Mondo Emerso", "Le Guerre del Mondo Emerso", e "Leggende del Mondo Emerso", messi uno accanto all'altro sembrano creare un bell'effetto. Peccato ci si perda in piccoli particolari, che alla fine stonano. Tutti e tre i volumi, infatti, differiscono in qualcosa:
I primi due portano il nome dell'autrice sopra il particolare della copertina; il primo ha il sottotitolo "La Trilogia Completa" semplice, mentre il secondo e il terzo lo riportano "immerso" nell'effetto oro; infine, una farfalla stilizzata è presente soltanto nel terzo volume, sopra il dettaglio della copertina laddove nei primi due c'era il nome della Troisi. Complimenti alla Mondadori... devono essersi impegnati parecchio per trovare questa straordinaria combinazione di dettagli sballati. Eppure bastava davvero pochissimo... semplicemente dare uno sguardo al volume precedente e copiarne la disposizione di titoli e autrice. O no?
Il secondo caso è quello di “1Q84”. Qui, oltre a ritrovarci “Libro 1 e 2” in un volume, e “Libro 3” in un altro, quando li mettiamo uno accanto all'altro nella nostra bella libreria troviamo un errore grossolano e davvero brutto da vedere: la didascalia che ci annuncia che tipo di “Libro” stiamo per prendere è presente soltanto nel secondo volume, il “Libro 3”... mentre nel primo volume manca del tutto.
A non sapere che Libro 1 e 2 sono uniti, ci si troverebbe di fronte a un "Libro 3" e a uno soltanto dei primi due volumi, 1 o 2... a sorpresa. Davvero incomprensibile.
Insomma, particolari. Ma ampiamente curabili e produttivi.
Un caso opposto, invece, riguarda la saga “Il Gioco Proibito”; non mi è piaciuta per niente, ma quando i tre volumi vengono piazzati in libreria uno accanto all'altro l’effetto è carino. Ci vuole poi così tanto?
Per volumi che vengono pubblicati nel giro di pochi anni questo problema, se si lavorasse bene e con amore del proprio mestiere (e un mestiere che riguarda i libri si deve amare per forza), non dovrebbe assolutamente esistere. Comprensibili e diversi, invece, sono i casi di volumi che escono a distanza di molti anni l'uno dall'altro, e subito mi viene in mente la bellissima saga de “La Torre Nera” di Stephen King, che dal primo al settimo vede un intervallo di ventidue anni, per poi ritrovarsi otto anni dopo con un ottavo volume. Ecco, qui il problema della differenza nell'artwork è comprensibile, e spesso è ovviata dalla ristampa dei volumi. Al riguardo mi auguro che, quando uscirà la versione tascabile dell’ottavo capitolo della Torre, “La Leggenda del Vento”, ci si rifaccia all'artwork dei sette precedenti usciti in una nuova edizione l'anno scorso. Alla Sperling, quando verrà il momento, un consiglio per i curatori del volume: andatevi a vedere uno a caso dei precedenti sette volumi e copiatene caratteri e grandezza. Tutto molto semplice.
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